ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 472 del 22/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: EHM YANA CHIARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLLETTI ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 19/03/2021
SIRAGUSA ELISA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/03/2021
SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/03/2021
SURIANO SIMONA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/03/2021
SPESSOTTO ARIANNA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 19/03/2021
TESTAMENTO ROSA ALBA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 19/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08656
presentato da
EHM Yana Chiara
testo di
Lunedì 22 marzo 2021, seduta n. 472

   EHM, COLLETTI, SIRAGUSA, SARLI, SURIANO, SPESSOTTO e TESTAMENTO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   da un articolo pubblicato il 4 marzo 2021 sul Fatto quotidiano «Uomini Eni alla Farnesina», si apprende di un protocollo d'intesa stipulato nel 2008 tra l'Eni e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;

   il protocollo pubblicato il 4 marzo 2021 sul quotidiano «Domani» evidenzia chiaramente un accordo tra l'Eni, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e la possibilità, per l'Eni, di inserire un proprio funzionario presso la Farnesina per un periodo ciclicamente rinnovabile di due anni e per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di inserire, in reciprocità, un proprio funzionario diplomatico negli uffici dell'Eni;

   tale protocollo intende favorire il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel settore dell'internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, tra cui, quello energetico e le rappresentanze consolari nel perseguimento di obiettivi di diplomazia economica attraverso azioni di promozione e per la formazione reciproca dei rispettivi dirigenti;

   l'articolo 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche», comma 7, prevede la possibilità che, sulla base di appositi protocolli d'intesa tra le parti, le amministrazioni pubbliche possano disporre, per singoli progetti, di interesse specifico delle amministrazioni stesse e con il consenso dell'interessato, l'assegnazione temporanea di personale presso imprese private;

   tale accordo è emerso chiaro nel report «Il Caso Congo. Gli affari dell'ENI nella Repubblica del Congo e i silenzi del Governo italiano» pubblicato nel mese di ottobre 2020 da «Re: Common»;

   il rapporto, nello specifico, intende portare alla luce gli affari del dittatore congolese, Denis Sassou Nguesso che, nel 2013, varò una direttiva sugli idrocarburi con il chiaro intento di sviluppare l'industria energetica locale incentivando l'ingresso delle società locali nelle concessioni petrolifere fino ad allora ...interamente in mano a multinazionali straniere;

   secondo quanto riportato «Nguesso stava dicendo a ENI e Total, le due oil major che da sempre si spartiscono le riserve dell'ex colonia francese, di cedere quote delle proprie concessioni una volta arrivate al momento del rinnovo»;

   nella direttiva Nguesso stabiliva che le quote dei giacimenti non venissero affidate alla società petrolifera statale congolese Snpc, ma a imprese locali private;

   al momento della firma della direttiva, in Congo era presente un'unica società privata che si occupava di estrazione di gas e petrolio, la «Africa Oil and Gas Corporation» – Aogc. La Aogc, fondata nel 2001 da Denis Gokana, consigliere di Nguesso, era nota per fungere, secondo il report, da conto corrente occulto della famiglia Nguesso;

   nonostante i fatti riportati, Eni diventa primo partner della Aogc e nel novembre 2013 il Congo rinnova all'azienda italiana 4 licenze per l'estrazione di petrolio e al contempo Eni cede parte di alcuni giacimenti in Congo proprio alla Aogc suscitando polemiche, tanto che parrebbe, secondo l'Espresso, che gli azionisti della Aogc fossero due pubblici ufficiali congolesi, Pongault e Bantsimba, e che questo creò un conflitto d'interessi da parte di Eni provocando le dimissioni del componente indipendente del consiglio d'amministrazione Eni Luigi Zingales;

   nel 2014, da notizie apprese a mezzo stampa, il Presidente del Consiglio pro tempore Renzi affermò: «L'Eni è oggi un pezzo fondamentale della nostra politica energetica, della nostra politica estera, della nostra politica di intelligence», frase che sollevò critiche da parte dell'opposizione di Governo –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e del report pubblicato da «Re: Common» e se non intenda chiarire i rapporti tra Eni, nella sua sfera di competenza, e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e se abbia intenzione di promuovere verifiche e iniziative in ordine ai fatti sopra esposti.
(4-08656)