ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08645

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 471 del 19/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/03/2021
Stato iter:
02/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2021
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/07/2021

CONCLUSO IL 02/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08645
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Venerdì 19 marzo 2021, seduta n. 471

   CUNIAL. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 20 dicembre 2020, Israele da il via alla campagna vaccinale contro il Covid-19 con il vaccino Pfizer;

   il 9 febbraio 2021, si apprende, da greekcitytimes.com che Grecia e Israele concordano un «passaporto verde» per il turismo;

   il 18 febbraio 2021 sul quotidiano israelnationalnews.com, con l'articolo «Vaccinazioni in Israele: cifre impegnative sulla mortalità?» è stata pubblicata l'analisi del dottor Hervé Seligmann e dell'ingegnere Haim Yativ della facoltà di medicina delle malattie infettive e tropicali emergenti dell'Università di Aix-Marsiglia, che afferma che l'iniezione di Pfizer causa «una mortalità centinaia di volte maggiore nei giovani rispetto alla mortalità per coronavirus senza vaccino», mentre negli anziani causa maggiore mortalità per infarto e ictus. Gli autori affermano che «le vaccinazioni hanno causato più morti di quanto il coronavirus avrebbe causato nello stesso periodo» e che le pressioni delle autorità per vaccinarsi stanno causando «un nuovo Olocausto»;

   al 18 febbraio 2021 oltre 4,1 milioni di israeliani avevano ricevuto la loro prima dose del vaccino contro, mentre 2,8 milioni la seconda dose. Il Ministro della salute ha dichiarato che non ci saranno né obbligo né sanzioni contro coloro che non si vaccinano;

   il 19 febbraio 2021, su un articolo di ynetnews.com dal titolo «I bambini sono sempre più vittime di COVID», viene riportato il dato che mostra come a novembre 2020 si siano verificati 400 casi di coronavirus in bambini israeliani di età inferiore ai due anni ed, a febbraio 2021, quel numero era salito a 5.800;

   il 28 febbraio 2021, il Ministero della salute Yuli Edelstein ha lanciato ufficialmente il programma di «passaporto verde». Solo le persone che sono state vaccinate o si sono riprese dal coronavirus avranno diritto a uno di questi passaporti che sarà valido per sei mesi a partire da una settimana dopo la seconda dose. Il Ministro ha dichiarato che saranno riservate alcune aree aperte a tutti, ai non vaccinati;

   il 1° marzo 2021, Reuters afferma che gli sforzi vaccinali di Netanyahu sono una vetrina della sua campagna in vista delle elezioni nazionali del 23 marzo. Inoltre, si viene a sapere che Austria e Danimarca vanno verso l'alleanza con Israele per la produzione di vaccini di nuova generazione, e sono in attesa di vedere da vicino il rapido lancio del vaccino israeliano;

   sempre il 1° marzo 2021 76 medici di ogni ceto sociale in Israele, pubblicando una lettera, denunciano che le misure del Governo sono una pressione significativa sui cittadini affinché si vaccinino contro Covid-19;

   il 5 marzo 2021, gli avvocati di «People of Truth» hanno presentato una denuncia al Tribunale de L'Aja, la quale pare la stia esaminando, contro Israele, sugli esperimenti illegali sui cittadini israeliani, attraverso la Pfizer;

   il 7 marzo 2021 il JerusalemPost ha dato la notizia il Ceo di Pfizer non è potuto entrare in Israele perché non vaccinato. Già il 15 dicembre 2020 aveva dichiarato di non volersi vaccinare vendendo anche le proprie azioni della società come riportato nell'interrogazione n. 4-07541;

   l'8 marzo 2021, la stampa italiana riporta la notizia del passaporto di Israele come una vittoria per la riapertura delle attività economiche e viene annunciato il progetto del passaporto vaccinale per entrare in Sardegna;

   l'11 marzo 2021, l'attivista politica e artista, Dea, ha denunciato su ByoBlu che la strategia israeliana ha generato un apartheid vaccinale;

   a parere dell'interrogante, la politica israeliana è in palese violazione dei diritti umani ed occorre interrompere ogni relazione verso Israele fino al ripristino degli stessi –:

   ove quanto esposto in premessa risulti confermato, quali iniziative politico-diplomatiche il Governo intenda assumere al riguardo.
(4-08645)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 luglio 2021
nell'allegato B della seduta n. 534
4-08645
presentata da
CUNIAL Sara

  Risposta. — Con quasi 5,4 milioni di persone vaccinate su una popolazione totale di circa 9 milioni di persone, Israele è ormai prossimo all'obiettivo della vaccinazione di tutta la popolazione adulta (i minori di 16 anni sono infatti circa 3 milioni). Grazie a un'efficace campagna vaccinale (e a una convinta partecipazione dei cittadini) nonché a stringenti misure di contenimento per evitare la diffusione dei contagi (quali la chiusura temporanea dell'aeroporto di Tel Aviv), Israele è il primo Paese al mondo per numero di vaccinati in relazione al numero di abitanti. Le autorità israeliane hanno inoltre avviato la vaccinazione di circa 200.000 palestinesi trans frontalieri che lavorano e si recano quotidianamente in Israele.
  In quest'ottica, gli israeliani auspicano di poter presto arrivare ad un riconoscimento internazionale dei certificati vaccinali e di guarigione, oltre che di «
green pass» per permettere alle persone vaccinate e guarite di spostarsi. Ciò anche per consentire una ripresa graduale e controllata dei voli da e per Israele in vista della stagione estiva.
  Con riguardo all'Italia, sin dall'inizio della pandemia la cooperazione con Israele si è notevolmente intensificata attraverso l'istituzione di un tavolo bilaterale tra i rispettivi Ministeri degli esteri e della salute, per la condivisione di dati, informazioni e strategie sulla gestione della pandemia, collaborazione che si è rilevata estremamente utile andando ad approfondire la già eccellente cooperazione scientifica bilaterale. Ai sensi della vigente normativa italiana, il Paese è inserito nella lista C, per cui, dal 16 maggio e fino al 30 luglio 2021, a chi viaggia da Israele ed entra in Italia non è richiesto di sottoporsi a quarantena ove presenti un test Covid-19 molecolare o antigenico negativo effettuato entro 48 ore dall'ingresso.
  Con riguardo ai vaccini, le autorità israeliane hanno smentito categoricamente qualsiasi correlazione diretta, salvo circostanze eccezionali, tra inoculazione delle dosi e mortalità mentre sul ricorso alla Corte dell'Aja da parte del gruppo no-vax israeliano «
Anshei Emet» (People of Truth) non risultano al momento sviluppi giuridici.
La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Marina Sereni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

passaporto

malattia