ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08556

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 468 del 12/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 12/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/03/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/03/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08556
presentato da
LAPIA Mara
testo di
Venerdì 12 marzo 2021, seduta n. 468

   LAPIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   secondo le stime riportate dalla Società italiana di nefrologia (Sin Reni), associazione sul territorio nazionale impegnata nella valorizzazione della ricerca in campo nefrologico, in Italia circa 4,5 milioni di individui convivono con una malattia renale cronica ad uno stadio avanzato, mentre altri 50 mila sono pazienti in dialisi o che hanno subito un trapianto di rene;

   nonostante la diffusione delle malattie renali, ad oggi l'area specialistica di nefrologia si trova a dover fronteggiare diverse criticità, dovute tanto ad una scarsa consapevolezza dei problemi nefrologici quanto, soprattutto, alla scarsa considerazione di alcuni aspetti riguardanti la gestione della cura dei pazienti stessi, resa ancora più difficoltosa e rischiosa dall'attuale crisi sanitaria;

   in particolare, la frequenza con la quale i pazienti nefropatici devono recarsi presso gli ospedali in ambienti comuni per ricevere trattamenti di diverse ore, è motivo di aumento dei casi di contagio e di gravi effetti sul tasso di mortalità: un tasso di mortalità stimato attorno al 30-40 per cento rispetto al resto della popolazione (stime Sin Reni). Una prima risposta per contenere la diffusione del contagio e per tutelare i pazienti malati cronici renali, è stata data dai presidi ospedalieri che hanno predisposto sale dialisi separate per coloro che risultano positivi al Covid-19;

   nonostante ciò, la Società italiana di nefrologia ha ritenuto opportuno avanzare richiesta alle istituzioni preposte e al Ministero della salute, affinché si possa garantire ai pazienti malati cronici renali l'accesso prioritario alla somministrazione dei vaccini. La stessa società ha avviato, di concerto con l'Istituto superiore di sanità e a l'Aifa, alcuni studi sull'efficacia clinica dei diversi vaccini, ottenendo risposte incoraggianti che dimostrano come la vaccinazione dei pazienti nefropatici potrebbe drasticamente ridurre la mortalità degli stessi;

   per quanto riguarda la gestione dei pazienti nefropatici, già esposti come il resto della popolazione al rischio di contrarre il Covid-19, un rischio che aumenta se collegato alla necessità che gli stessi hanno di recarsi costantemente presso i centri specializzati per la cura delle loro patologie, va sottolineato un altro importante aspetto: ci si riferisce alla previsione che, per i prossimi anni il Servizio sanitario nazionale sarà invertito da una preoccupante carenza di nuovi medici specializzati nel settore. A quanto sopra si aggiunga il drastico crollo dell'attività di screening, avutosi durante questa emergenza sanitaria, attività necessaria per evitare tardive diagnosi di patologie renali croniche;

   intervenire per colmare tali carenze risulta particolarmente necessario, al fine di evitare un aumento di nuove diagnosi nell'immediato futuro, che avrebbero conseguenti ripercussioni non solo dal punto di vista sanitario e dunque sulla qualità della vita dei cittadini, ma anche dal punto di vista economico sui bilanci del Servizio sanitario nazionale;

   per quanto riportato, si ritiene dunque opportuno che garantire priorità ai pazienti nefropatici per la somministrazione dei vaccini, ed intervenire per attuare misure volte a scongiurare la progressiva diminuzione del numero di medici specializzati in tale ambito, possa essere oggi una soluzione efficace per aumentare le tutele nei confronti dei suddetti pazienti e garantire al Servizio sanitario nazionale una maggior efficienza nel trattamento e nelle cure di queste importanti patologie –:

   se il Ministro della salute, di concerto con il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, intenda adottare iniziative che favoriscano la somministrazione prioritaria del vaccino nei confronti delle categorie di cui in premessa;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare, in collaborazione con le regioni, per dare impulso all'attività di screening, al fine di sensibilizzare la popolazione alla diagnosi precoce delle malattie renali;

   se il Governo intenda assumere ogni iniziativa di competenza necessaria a promuovere ed incentivare la formazione di nuovi specialisti in campo nefrologico.
(4-08556)