ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08553

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 468 del 12/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08553
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Venerdì 12 marzo 2021, seduta n. 468

   SANDRA SAVINO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 21 febbraio 2021 è stata siglata l'intesa tra Governo, regioni e sindacati (Fimmg, Snami, e Intesa Sindacale) per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid;

   la citata intesa rappresenta in sostanza una cornice base entro cui si dovranno stipulare gli accordi specifici a livello regionale;

   tra le altre cose, l'intesa specifica che «la platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie, alle situazioni di cronicità, alla effettiva disponibilità di vaccini, nonché le modalità logistiche/organizzative per la conservazione e la somministrazione del vaccino» saranno disciplinate dagli accordi regionali: per quanto riguarda l'approvvigionamento delle dosi di vaccino, per ciascun medico di medicina generale «essa dovrà avvenire in tempi certi e in quantità tali da consentire ad ogni medico la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino, coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento»; e ancora si precisa che debba essere garantito «l'aggiornamento, in tempo reale, dell'anagrafe vaccinale»;

   l'accordo collettivo nazionale 23 marzo 2005 e successive modificazioni, che disciplina i rapporti con i medici di medicina generale, prevede nell'allegato D, relative alle «prestazioni aggiuntive», una tariffa nazionale di euro 6,16 per le «vaccinazioni non obbligatorie»;

   è notizia riportata da varie fonti di stampa che nei giorni scorsi la regione Friuli Venezia Giulia e i sindacati dei medici di base non hanno raggiunto un accordo per la firma dell'intesa che avrebbe dovuto disciplinare la partecipazione dei medici di famiglia alla campagna vaccinale nella regione;

   all'origine del mancato accordo ci sarebbe la richiesta avanzata dai sindacati di una tariffa di 32 euro, a fronte dei 6,16 stabiliti dal citato accordo collettivo nazionale, per ogni dose di vaccino inoculata;

   l'emergenza sanitaria in corso richiede l'impegno da parte di tutti, a partire dai medici di base, fondamentali per vaccinare gli anziani senza costringerli a lunghi spostamenti, che quindi è necessario coinvolgere nella campagna vaccinale a fronte di un giusto corrispettivo, adeguato a quanto stabilito a livello nazionale –:

   se il Governo non ritenga necessario assumere le iniziative di competenza affinché il contributo destinato ai medici di famiglia per la partecipazione alla campagna di vaccinazione anti-Covid sia omogeneo sull'intero territorio nazionale;

   se il Governo non ritenga necessario adottare le iniziative di competenza affinché la partecipazione dei medici di famiglia alla campagna di vaccinazione anti-Covid avvenga secondo criteri di efficienza e di economicità, anche alla luce della necessità di destinare le risorse pubbliche alle categorie economiche più colpite dalla crisi dovuta alla pandemia.
(4-08553)