ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08543

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 467 del 11/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: POTENTI MANFREDI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANTALAMESSA GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 11/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08543
presentato da
POTENTI Manfredi
testo di
Giovedì 11 marzo 2021, seduta n. 467

   POTENTI e CANTALAMESSA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in diverse interviste concesse ad aprile 2020, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho aveva avvertito circa il rischio che l'emergenza pandemica, senza adeguati aiuti alle imprese, avrebbe potuto aumentare le infiltrazioni mafiose nell'economia nazionale;

   da un'inchiesta pubblicata sul quotidiano «Il Tirreno» il 5 marzo 2021, a firma di Samuele Bartolini, si apprende che Aldo Cursano, presidente regionale di Fipe, la sezione ristoranti di Confcommercio, si è recato più volte alla procura di Firenze a segnalare quelli che vengono definiti «movimenti strani» avvenuti nel capoluogo toscano: «Il Covid – ha raccontato Cursano al giornalista Bartolini – ha portato intorno ai ristoranti personaggi strani. Prima venivano con paccate di soldi. Ora sono più guardinghi e mandano i commercialisti»;

   questi segnali preoccupanti avrebbero avuto anche un risvolto inquietante il 23 febbraio 2021, con l'esplosione, durante la notte, di un ordigno artigianale davanti alla saracinesca di una pizzeria in via Gabbuggiani a Firenze su cui sta indagando la direzione distrettuale antimafia di Firenze;

   nel maggio 2020 il nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza, coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha arrestato, tra Milano e Palermo, 91 persone ritenute vicine a due clan locali con varie accuse tra le quali quelle di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, ricettazione e riciclaggio; nella ordinanza cautelare in carcere il Giudice per le indagini preliminari ha scritto che «il blocco delle attività di tanti esercizi commerciali o di piccole e medie imprese ha cagionato una crisi di liquidità difficilmente reversibile per numerose realtà produttive, in relazione alle quali un interessato sostegno potrebbe manifestarsi nelle azioni tipiche dell'organizzazione criminale (...) suscettibili di evolversi in forme di estorsione o, comunque, di intera sottrazione di aziende» –:

   se e quali iniziative intenda porre in essere, per quanto di competenza, per rafforzare il monitoraggio e la prevenzione circa i pericoli di infiltrazione di tipo mafioso nelle attività produttive toscane.
(4-08543)