ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08535

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 467 del 11/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 11/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/03/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/03/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08535
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Giovedì 11 marzo 2021, seduta n. 467

   FRATOIANNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   da un articolo pubblicato sui sito di Radio Popolare il 9 marzo 2021, si apprende che nell'hub della Asst Santi Carlo e Paolo di Milano diverse persone sarebbero state vaccinate contro il Covid-19 pur non avendone diritto;

   il sistema di prenotazione messo in piedi dalla Asst prevede l'invio di e-mail alle migliaia di persone che compongono l'intero personale sanitario e sociosanitario, interessato alla vaccinazione;

   in molti casi, queste e-mail sono finite nella disponibilità di persone che non avevano alcun diritto alla vaccinazione e in alcuni casi, le stesse persone sarebbero poi state effettivamente vaccinate;

   il giorno 8 marzo 2021 giornalisti di Radio Popolare si sono recati presso l'Ospedale militare di Baggio, insieme a una persona che era riuscita ad iscriversi per la vaccinazione senza averne diritto, attraverso un link ricevuto sul cellulare;

   nel modulo di prenotazione, la persona in questione non aveva inserito nessun altro dato se non il nome, il cognome e il codice fiscale e all'entrata non le è stato chiesto neanche di esibire un documento di identità;

   un attimo prima di aver somministrato il vaccino questa persona ha svelato la propria identità, rifiutando la somministrazione e spiegando che il loro era soltanto un tentativo per capire perché una persona che non ne ha diritto fosse stata inserita in quella lista;

   da questa inchiesta si apprende che le liste sono costruite dall'Asst e non sono controllabili sul posto;

   il direttore sociosanitario della Asst, Giorgio Cattaneo, contattato da Radio Popolare in merito ad eventuali accessi al vaccino di persone che non ne avevano diritto, ha ammesso l'esistenza di questi casi e i successivi controlli avrebbero accertato una media di tre casi alla settimana;

   emerge dunque che il link riservato al personale sanitario e socio-sanitario per prenotare la vaccinazione poteva essere utilizzato da chiunque;

   l'escamotage per inserirsi nelle liste esiste e sarebbe strettamente legato al sistema di prenotazione realizzato dalla regione Lombardia;

   potenzialmente potrebbero essere migliaia i casi non scoperti di persone vaccinate senza averne diritto;

   l'inchiesta condotta da Radio Popolare sulle «vaccinazioni facili» è una nuova dimostrazione per l'interrogante della gestione fallimentare della campagna vaccinale da parte della regione Lombardia, che si aggiunge al caso degli anziani e soggetti fragili non ancora convocati, vaccinazioni al personale sanitario non ancora concluse, novantenni avvertiti tramite sms a tarda sera per appuntamenti fissati la mattina dopo a decine di chilometri di distanza da casa, altri presenti negli elenchi non vengono avvisati e la loro dose rimane inutilizzata;

   i medici che hanno dato la disponibilità ad eseguire le vaccinazioni a domicilio ai loro pazienti non autosufficienti sono ancora in attesa di istruzioni;

   intanto, la regione ha annunciato un accordo con alcune strutture sanitarie private alle quali, dietro lauti compensi, sarà delegata una parte della campagna vaccinale;

   appare evidente all'interrogante che, dopo una disastrosa gestione della pandemia da parte della regione Lombardia, si è di fronte anche al fallimento di quella che dovrebbe essere la priorità assoluta: condurre una campagna vaccinale efficiente, in trasparenza e tempi rapidi;

   a parere dell'interrogante, il Governo dovrebbe seriamente valutare l'opportunità di procedere con il commissariamento della sanità lombarda, per il bene dei cittadini e delle cittadine di quella regione che non si meritano una situazione di simile caos –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda intraprendere affinché la campagna vaccinale in Lombardia venga gestita in modo efficiente, trasparente ed efficace;

   se il Governo non intenda valutare l'opportunità di adottare le iniziative di competenza per il commissariamento della sanità lombarda viste le numerose problematiche registrate sia nella campagna vaccinale che nella gestione della pandemia.
(4-08535)