ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08512

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: CARDINALE DANIELA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-ITALIANI IN EUROPA
Data firma: 09/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08512
presentato da
CARDINALE Daniela
testo di
Mercoledì 10 marzo 2021, seduta n. 466

   CARDINALE. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il Consiglio di Stato, con numerose ordinanze emesse negli ultimi anni (tra le quali, di recente, la n. 602/2021 e n. 626/2021, ha più volte accolto favorevolmente altrettanti ricorsi avanzati da medici che hanno richiesto l'accesso alle scuole di specializzazione medica tramite la graduatoria unica nazionale del Ministero dell'università e della ricerca;

   nei casi specifici ci si riferisce alla possibilità di accesso alle scuole di specializzazione medica per quei candidati che, nel rispetto della disponibilità e dell'ordine di graduatoria, hanno richiesto senza successo l'attribuzione di una delle borse di specializzazione rimaste vacanti, dunque giudicate «non intonse», ovvero parzialmente utilizzate da specializzandi poi trasferiti presso altre sedi;

   è opportuno sottolineare che le borse di specializzazione non «intonse», come ha ribadito il Consiglio di Stato nelle due sentenze di cui sopra, «non possono restare a priori non utilizzate se il loro uso può servire comunque a garantire un'ulteriore specializzazione in ambito medico, poiché l'ordinamento non vieta né di assegnare borse non intonse, né l'inutilizzabilità di quelle ottenute ma parzialmente fruite»;

   per i motivi di cui sopra e stando alle ordinanze del Consiglio di Stato, sono state disposte le iscrizioni dei ricorrenti alle scuole di specializzazione medica per cui era stata precedentemente avanzata richiesta, richiedendo al Ministero di procedere con l'assegnazione delle risorse non utilizzate;

   per quanto sopra riportato il Ministero dunque risultato più volte soccombente presso il Consiglio di Stato, anche se ad oggi risulta all'interrogante che non abbia effettivamente dato seguito alle ordinanze emesse;

   utilizzare le risorse non fruite, e dunque dare la possibilità ad altri medici di immatricolarsi presso le scuole di specializzazione medica di tutto il territorio nazionale, non andrebbe solamente a tutelare coloro che chiedono il rispetto dei loro diritti, ma potrebbe decisamente migliorare nel prossimo futuro l'offerta del Servizio sanitario nazionale, riducendo così la mancanza di specialisti ormai divenuto cronico in tutto il Paese;

   stando ad uno studio dell'associazione dei medici dirigenti Anaao - Assomed pubblicato nel 2019, infatti, dall'analisi delle curve di pensionamento e dei nuovi specialisti formati nel periodo 2018-2025, è previsto un ammanco di circa 16.700 medici. Le carenze più elevate si osservano in Piemonte e Lombardia al nord (2004 e 1921, rispettivamente), Toscana al Centro (1793 medici), Puglia, Calabria e Sicilia al Sud (1686, 1410 e 2251, rispettivamente);

   tale carenza, oggetto di discussione in maniera particolare nell'ultimo periodo a causa dell'emergenza sanitaria che sta tuttora investendo il nostro Paese e non solo, rischia di creare importanti ammanchi nella gestione medica del Servizio sanitario nazionale, riducendo di fatto l'efficienza dello stesso e causando un importante impoverimento della qualità dei servizi erogati;

   a quanto esposto si aggiungono i costi legali, a carico della parte soccombente in giudizio, che creerebbero un ulteriore aggravio per il bilancio pubblico dello Stato –:

   quali siano le motivazioni che spingono il Ministero dell'università e della ricerca a non dar seguito alle richieste dei candidati alle scuole di specializzazione medica in posizione utile per fruire delle borse di specializzazione non «intonse» e dunque, di fatto, alle relative ordinanze del Consiglio di Stato;

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere a loro tutela nell'immediato e al fine di garantire l'esecuzione delle numerose ordinanze che hanno visto il Ministero soccombere in sede di giudizio.
(4-08512)