ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 10/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/03/2021
Stato iter:
06/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/09/2021
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/09/2021

CONCLUSO IL 06/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08507
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 10 marzo 2021, seduta n. 466

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da una ricognizione svolta dai promotori della Campagna «Ero Straniero» sono emersi numerosi ritardi e forti criticità circa lo stato di avanzamento dell'esame delle domande di emersione e regolarizzazione presentate da giugno ad agosto 2020 ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020 (decreto-legge «rilancio»);

   la situazione appare grave in tutti i territori, con pochissime eccezioni e con improbabili stime dei tempi di finalizzazione delle domande di anni se non decenni;

   al 31 dicembre 2020, sulle oltre 207.000 domande presentate dal datore di lavoro per l'emersione di un rapporto di lavoro irregolare o l'instaurazione di un nuovo rapporto con un cittadino straniero, in tutt'Italia erano stati rilasciati solamente 1.480 permessi di soggiorno, lo 0,71 per cento del totale;

   al 16 febbraio 2021 secondo i dati del Ministero dell'interno, solo il 5 per cento delle domande presentate sarebbe giunto nella fase finale della procedura, mentre il 6 per cento è nella fase precedente della convocazione di datore di lavoro e lavoratore per la firma del contratto in prefettura e il successivo rilascio del permesso di soggiorno;

   in circa 40 prefetture, secondo «Ero Straniero», non risultano nemmeno avviate le convocazioni e le pratiche sono ancora nella fase iniziale di istruttoria;

   tali numeri indicano che circa 200.000 persone sono ad oggi «sospese», in attesa di sapere se la propria domanda andrà a buon fine, permanendo nell'incertezza e nella precarietà;

   rispetto al secondo canale di accesso previsto dal decreto «Rilancio», secondo cui è il lavoratore a chiedere direttamente alla questura un permesso di soggiorno temporaneo in forza di precedenti esperienze lavorative nei settori interessati dalla misura, la situazione appare migliore: al 31 dicembre erano stati rilasciati 8.887 permessi di soggiorno temporanei su 12.986 domande presentate e di questi, 346 sono stati convertiti in permessi di soggiorno per lavoro;

   anche rispetto alla campagna vaccinale anti-COVID in corso nel nostro Paese è fondamentale che il maggior numero di persone in possesso dei requisiti venga regolarizzato il prima possibile ed esca dall'invisibilità, in modo da poter garantire una maggiore copertura della popolazione;

   la richiesta per un provvedimento straordinario di regolarizzazione per alcune categorie di lavoratrici e lavoratori è nata in particolare dalle associazioni di categoria allarmate per il rischio di uno «stop» al comparto agroalimentare dovuto al mancato arrivo di lavoratori stranieri stagionali durante il lockdown di marzo 2020; sarebbe paradossale a un anno di distanza, non portare a conclusione rapidamente le pratiche di emersione e regolarizzazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori che sono in attesa, insieme ai datori di lavoro, di firmare il contratto di assunzione, vanificando gli effetti del provvedimento straordinario di emersione;

   a parere dell'interrogante, sarebbe inoltre necessario prevedere una procedura di emersione che sia sempre accessibile e che dia la possibilità a chi si trova da anni nel nostro Paese ed è senza documenti, di regolarizzarsi a fronte della disponibilità di un contratto di lavoro o della presenza stabile sul territorio, come accade ad esempio in Germania o in Spagna, così da non dover più ricorrere ai seppur necessari – ma sempre insufficienti – provvedimenti straordinari per affrontare l'irregolarità;

   occorrerebbe infine, come propone anche «Ero Straniero», introdurre canali di ingresso per lavoro che facilitino l'incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, governando i flussi verso il nostro Paese, senza costringere chi migra a farlo attraverso rotte irregolari sempre più pericolose –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di consentire a quante più persone di portare a termine la procedura di regolarizzazione avviata ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, vivere in sicurezza e lavorare legalmente nel nostro Paese.
(4-08507)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 6 settembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 558
4-08507
presentata da
PALAZZOTTO Erasmo

  Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  In merito alle iniziative per velocizzare le procedure di emersione dei rapporti di lavoro irregolari prevista dal decreto-legge n. 34 del 2020, il cosiddetto «
decreto Rilancio», si deve preliminarmente evidenziare che tali procedure hanno incontrato varie difficoltà, la prima delle quali è rappresentata dalla complessità della gara europea, conclusasi soltanto a dicembre 2020 e protrattasi fino a metà gennaio 2021 per la presentazione delle domande.
  Altre difficoltà hanno inciso sulla veloce trattazione delle istanze, tra le quali quella dovuta agli adempimenti procedurali che investono più amministrazioni (prefettura, questura, ispettorato del lavoro, Inps), all'impossibilità tecnica di gestire la procedura esclusivamente in via telematica ed infine alla pandemia, che ha limitato la funzionalità delle strutture periferiche il cui personale ha dovuto ridurre gli appuntamenti con gli utenti.
  Il «
decreto Rilancio» ha introdotto due distinti procedimenti amministrativi da attivarsi, rispettivamente, presso gli sportelli unici per l'immigrazione delle prefetture e presso le questure.
  Riguardo alle procedure di regolarizzazione degli sportelli unici per l'immigrazione, si segnala che al 1° giugno 2021 risultano aver preso servizio complessivamente 721 lavoratori interinali sugli 800 previsti, mentre i restanti 80 andranno assegnati alle sedi di destinazione non appena saranno perfezionate le procedure di reclutamento a cura della società di somministrazione del lavoro.
  In particolare, alle prefetture di Milano e di Roma, che effettivamente presentano i maggiori carichi di lavoro, sono stati rispettivamente assegnati 25 e 22 lavoratori a partire dal 22 marzo 2021.
  Sulla tempistica di assegnazione hanno influito le numerosissime rinunce o dimissioni da parte dei lavoratori selezionati, che hanno comportato la necessità di scorrimento della graduatoria ai fini della individuazione delle altre unità disponibili.
  In relazione all'esito favorevole dell'attività istruttoria svolta dagli sportelli unici per l'immigrazione, ad oggi, sono pervenute alle questure, per il rilascio del permesso di soggiorno, 24.825 istanze, a fronte delle quali sono stati rilasciati circa 8 mila titoli di soggiorno.
  Invece, in relazione alla procedura meno complessa, da avviare direttamente presso le questure da parte dei cittadini stranieri in possesso di un permesso di soggiorno scaduto alla data del 31 ottobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno, si informa che, rispetto alle 11.830 istanze presentate, risultano rilasciati 9.735 titoli di soggiorno.
  Le questure, inoltre, hanno dovuto far fronte a ingenti carichi di lavoro connessi al rilascio dei permessi di soggiorno per i quali, pure, è stato necessario munirsi, con apposita gara, di personale interinale.
  A partire dal 14 giugno 2021 saranno distribuiti sul territorio nazionale 408 lavoratori interinali per la trattazione delle istanze di rilascio dei ricordati titoli. Al momento, sono già operativi 130 mediatori culturali di supporto nella trattazione delle istanze.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto di soggiorno

contratto

contratto di lavoro