ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/03/2021
Stato iter:
06/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2021
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/05/2021

CONCLUSO IL 06/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08502
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 10 marzo 2021, seduta n. 466

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'interrogante è venuto a conoscenza, attraverso una segnalazione di alcuni connazionali di Casablanca, che venerdì 5 marzo 2021 il console generale d'Italia, Pierluigi Gentile, avrebbe disposto la chiusura della Chiesa italiana di «Cristo Re», adducendo presunte motivazioni di sicurezza a seguito di un diverbio che sarebbe avvenuto davanti alla porta d'ingresso;

   la Chiesa e la Casa di Riposo soprastante sono state costruite negli anni '50 attraverso opere e donazioni della comunità italiana in Marocco, costituitasi nell'associazione «Umanitas»;

   queste proprietà, alla fine del protettorato francese, furono donate allo Stato Italiano per il fondato timore di confisca da parte delle autorità marocchine;

   la chiesa del Cristo Re è un punto di riferimento religioso e culturale per la comunità italiana a Casablanca. In quella sede gli italiani residenti nella città e gli anziani ospiti della sovrastante casa di riposo si riuniscono per raccogliersi in preghiera e venerare la Madonna di Trapani, simbolo della comunità italiana del Marocco;

   a seguito della chiusura disposta dal console generale l'esercizio del culto è stato impedito;

   esponenti della comunità italiana in Marocco lamentano l'ingiustificata ingerenza del console generale e riportano che il comportamento ha portato alla disgregazione dei legami all'interno della comunità –:

   quali siano le ragioni della chiusura della chiesa di Cristo Re a Casablanca;

   quali siano le intenzioni del Governo in merito alla riapertura della Chiesa del Cristo Re a Casablanca.
(4-08502)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 maggio 2021
nell'allegato B della seduta n. 502
4-08502
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — Lo Stato italiano ha acquistato nel 1935 il terreno di 2100 metri quadrati situato al n. 44 di Boulevard Abdel Moumen, sul quale è stato costruito tra il 1953 ed il 1957, con contributi della collettività e dei Ministeri degli affari esteri e dell'interno, l'immobile in cui hanno sede la chiesa di Cristo Re e i locali del CO.AS.IT (Comitato assistenza italiani). L'Amministrazione italiana ha dato in concessione alla Chiesa di Cristo Re, con decreto ministeriale n. 5513/0229 del 25.02.2014, i locali comprendenti la Chiesa e la canonica, nonché un piano seminterrato, sino al 31/12/2018.
  Alla data di scadenza della concessione (a canone annuo agevolato, calcolato in 1350 Dirham – pari a circa 127 euro – in considerazione delle finalità di rilevanza sociale per la collettività), il Consolato ha preso contatto con l'arcivescovado di Rabat, dal quale dipende la diocesi di Casablanca, al fine di avviare l'
iter amministrativo per il rinnovo della concessione e per reperire un nuovo religioso in grado di attendere ai bisogni spirituali della comunità italiana, essendo frattanto venuta meno la presenza continuativa del sacerdote italiano.
  L'arcivescovo di Rabat ha comunicato di non voler rinnovare la concessione, rinunciando così ai locali, che sarebbero stati restituiti all'amministrazione italiana.
  Scaduta la concessione, è venuta meno anche l'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, particolarmente rilevante per un luogo di culto aperto al pubblico. La successiva insorgenza dell'epidemia di COVID-19 e il conseguente divieto di assembramenti introdotto dalle Autorità marocchine (esteso anche ai luoghi di culto) hanno suggerito di escludere la tenuta di funzioni religiose, e comunque l'ingresso di estranei, a tutela della salute degli anziani ospiti dell'attigua casa di riposo, gestita dal Co.As.It.
  A seguito di due tentativi (uno del 27 febbraio e l'altro del 4 marzo) di introduzione nei locali e di prelevamento in un caso della statua della Madonna di Trapani, particolarmente venerata dalla comunità italiana, nell'altro di mobili ed arredi presenti all'interno, il Consolato generale ha disposto la chiusura e il cambio delle serrature dei locali della Chiesa, a tutela dell'incolumità del pubblico, della salute degli anziani ospiti della casa di riposo attigua e dei beni, affidati alla custodia del Console Generale, e ancora presenti nello stabile.
  Per quanto riguarda le intenzioni del Governo in merito alla riapertura della chiesa del Cristo Re a Casablanca, il Consolato generale è in contatto con l'arcivescovo di Rabat al fine di definire una soluzione che consenta la riapertura della chiesa e la prosecuzione delle funzioni religiose a favore della Comunità italiana, anche in assenza di un sacerdote ivi stabilmente residente.

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Marina Sereni.