ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08488

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 465 del 09/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MASI ANGELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL TURISMO delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
06/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2021
GARAVAGLIA MASSIMO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/05/2021

CONCLUSO IL 06/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08488
presentato da
MASI Angela
testo di
Martedì 9 marzo 2021, seduta n. 465

   MASI, DORI, MANZO, DEL SESTO, SCANU, FARO, MARTINCIGLIO, DI LAURO, DE CARLO e IORIO. — Al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

   già a partire dal primo decreto cosiddetto «Rilancio» sono stati introdotti diversi sostegni economici per le realtà imprenditoriali e per i singoli lavoratori colpiti dalle restrizioni decise dal Governo per frenare i contagi da coronavirus;

   il comparto turistico ha beneficiato di molteplici interventi di sostegno atti a evitare la chiusura delle numerose realtà imprenditoriali di tale comparto, che genera il 6 per cento del prodotto interno lordo oltre a un ulteriore 6 per cento legato all'indotto; sono infatti state stanziate risorse pari a 7.381.250.00 nel solo comparto turistico; una cifra enorme che purtroppo non basta a garantire la sopravvivenza delle numerose realtà imprenditoriali attive in questo settore; la crisi di Governo ha bloccato l'iter del decreto «Ristori-quinques», ma intanto la nuova ondata della pandemia ha costretto fin dall'autunno molte realtà a stare chiuse o a non poter operare visti i perduranti divieti di spostamento fra regioni e la difficoltà degli spostamenti fra Stati; i vari decreti cosiddetto Ristori che si sono susseguiti nell'autunno e nell'inverno 2020 hanno tenuto conto solo di alcune categorie legate ai codici Ateco presenti negli allegati, riferendosi prevalentemente alle realtà chiuse dalle zone «rosse» ed escludendo diversi settori del comparto turistico; il Parlamento ha approvato lo scostamento di bilancio pari a 32 miliardi di euro, al fine di garantire un ulteriore decreto che sostenga le perdite delle imprese –:

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per sviluppare misure urgenti a sostegno del comparto turistico.
(4-08488)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 maggio 2021
nell'allegato B della seduta n. 502
4-08488
presentata da
MASI Angela

  Risposta. — Questo Ministero, dall'atto della sua istituzione, ha ben presente la rilevanza del comparto produttivo turistico, gravato dalla pandemia e che dobbiamo assolutamente rilanciare, considerato il pregio e l'eccellenza del turismo nazionale.
  A seguito dello scostamento di bilancio pari ad euro 32 miliardi, richiamato nell'atto di sindacato ispettivo in epigrafe, in data 22 marzo 2021 il Governo ha adottato il decreto-legge n. 41 del 2021 (cosiddetto decreto sostegno), recante numerose misure a favore degli operatori economici e dei lavoratori colpiti dall'emergenza sanitaria in corso.
  Preliminarmente, l'articolo 1 del decreto-legge riconosce un contributo a fondo perduto di importo non superiore a euro 1.000 per le persone fisiche ed euro 2.000 per le persone giuridiche, tra l'altro, a ciascun operatore economico titolare di partita IVA che svolga, nel territorio dello Stato, un'attività d'impresa, arte o professione.
  Quanto sopra a condizione che l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto a quello relativo all'anno 2019, e che i ricavi e compensi relativi al secondo periodo d'imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto in parola non siano superiori a euro 10 milioni.
  Con particolare riguardo agli operatori e alle attività del comparto turistico, il provvedimento citato prevede:

   all'articolo 2, l'istituzione nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze di un Fondo con dotazione iniziale di euro 700 milioni per il 2021 destinato alle regioni e le province autonome finalizzato alla concessione di contributi a favore degli esercenti attività di vendita di beni e servizi al pubblico nei comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici; Fondo da ripartire con successivo decreto del Ministro del turismo di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ed il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, di cui una quota sarà in particolare destinata a maestri e scuole di sci, alle condizioni ivi previste;

   all'articolo 10, un'indennità una tantum pari a euro 2.400 per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (compresi i lavoratori in somministrazione impiegati presso le aziende del settore) che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e l'entrata in vigore del decreto di cui sopra, purché in tale periodo abbiano svolto almeno 30 giorni di attività e non siano titolari di pensione, rapporto di lavoro dipendente o Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi).
   La stessa indennità è riconosciuta ai lavoratori a tempo determinato del settore turistico e termale, titolari, nel periodo anzidetto, di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato per la durata complessiva di almeno 30 giorni, e, nell'anno 2018, di uno o più contratti a tempo determinato o stagionale, per la medesima durata;

   all'articolo 38, comma 2, l'istituzione nello stato di previsione di questo Ministero di un Fondo con dotazione pari a 100 milioni di euro per il 2021, destinato al ristoro delle perdite subite dagli operatori di fiere e congressi a causa dell'annullamento, rinvio e/o ridimensionamento degli eventi.

  In ultimo, in merito alle misure di cui agli articoli 1, 2 e 10 sopra richiamati, è opportuno evidenziare che le stesse non concorrono alla formazione del reddito imponibile del percettore e, con specifico riguardo ai contributi sub articoli 1 e 2, gli stessi sono riconoscibili come crediti d'imposta, su richiesta del beneficiario.
  Quanto sopra non esaurisce in ogni caso l'impegno che questo Ministero ha espresso e ritiene di continuare a profondere, adoperandosi a favore di un comparto produttivo di così significativa rilevanza, che può e deve diventare il volano di una ripresa effettiva per consentire il rilancio delle eccellenze turistico-culturali del nostro territorio nazionale interno e costiero.

Il Ministro del turismo: Massimo Garavaglia.