ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08482

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 464 del 08/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/03/2021
Stato iter:
02/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2021
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/07/2021

CONCLUSO IL 02/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08482
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 8 marzo 2021, seduta n. 464

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 5 marzo, l'ambasciatore d'Italia in Ghana ha partecipato allo Stakeholders' Forum on Media and Migration;

   l'evento è stato organizzato nell'ambito del progetto «Empowering Young People in Africa through Media and Communication», promosso dal Dipartimento di studi sulla comunicazione dell'Università del Ghana;

   il progetto è stato finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e implementato in Ghana dalla branca locale dell'Unesco;

   dalla pagina Facebook dell'ambasciata italiana si legge che il progetto ha lo scopo di fornire informazioni di qualità sulle migrazioni, che si inserisce nella risposta delle Nazioni Unite per il Paese e che completa le attività poste in essere dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni;

   sulla locandina dell'evento si legge della possibilità di ascoltare informazioni da parte di persone ritornate dopo un periodo di migrazione e la possibilità di sapere come migrare in sicurezza;

   dato che tra le politiche delle Nazioni Unite rientra anche il Global Compact for Migration, che rivendica un vero e proprio diritto della persona a emigrare attraverso la sostanziale cancellazione della distinzione tra migrazione regolare e migrazione irregolare, minando alla base la possibilità per gli Stati sovrani di difendere i propri confini dall'immigrazione irregolare, occorre fare chiarezza su quanto segue –:

   quanto abbia contribuito l'Italia, in termini finanziari diretti e indiretti all'evento;

   quali siano stati i temi trattati nell'evento;

   se il Governo non intenda, nel quadro degli obiettivi di politica estera e della gestione di flussi migratori, adottare iniziative, anche tramite occasioni quali quella di cui in premessa, per favorire la diffusione delle testimonianze di chi, a seguito di un periodo all'estero, è ritornato nel proprio Paese per creare nella propria patria quelle condizioni di lavoro e di sviluppo che non rendono più necessario intraprendere lunghi e pericolosi viaggi, anche irregolari, verso l'Europa.
(4-08482)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 luglio 2021
nell'allegato B della seduta n. 534
4-08482
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — L'evento «Stakeholders Forum on Media and Migration» svoltosi presso l'Università del Ghana il 5 marzo 2021 è stato organizzato nell'ambito del progetto regionale «Empowering Young People in Africa through media and communication».
  UNESCO ha realizzato questo progetto in Camerun, Costa d'Avorio, Ghana, Guinea Conakry, Mali, Niger, Nigeria e Senegal e l'Italia ha contribuito con un importo di 3 milioni di euro, approvato dal Comitato congiunto per la cooperazione allo sviluppo con Delibera n. 33 del 5 febbraio 2018, a valere sulle risorse del cosiddetto «Fondo per l'Africa». Il fondo è uno strumento finanziario volto a sostenere interventi per rilanciare il dialogo e la cooperazione tra l'Italia e i Paesi africani considerati prioritari per l'azione di contrasto ai flussi migratori irregolari. I fondi relativi a questo progetto sono gestiti dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS).
  Da parte italiana non sono stati sostenuti costi diretti per l'organizzazione del forum. Ciò nonostante l'organizzazione di eventi di sensibilizzazione come il forum costituisce una delle attività previste dal progetto, che mira ad affrontare le cause profonde delle migrazioni migliorando l'accesso alle informazioni e sviluppando la consapevolezza, la conoscenza e la comprensione dei rischi migratori nei Paesi africani cui è diretta l'iniziativa, anche attraverso la formazione dei professionisti dei
media locali. Si segnala a tal proposito che un forum analogo si era già svolto a Dakar il 17-18 novembre 2020.
  Tema centrale del forum di Accra è stato il ruolo dei
media nella riduzione del fenomeno delle migrazioni irregolari, grazie alla diffusione di informazioni corrette sulla questione migratoria e al rafforzamento delle capacità dei media locali.
  In apertura, il Ministro dell'informazione designato del Ghana, Kojo Oppong Nkrumah, ha sottolineato come la migrazione irregolare sia divenuta una questione politica «cruciale» che necessita di una risposta coordinata da parte di Governo, società civile e mondo accademico. Ha ricordato il buon esito degli interventi governativi messi in campo per ridurre l'emigrazione ghanese attraverso il deserto verso il Mediterraneo – passata da 5.756 persone nel 2016 a 497 nel 2018 – con azioni dirette a migliorare le condizioni di vita locali, l'educazione dei giovani e la creazione di posti di lavoro.
  Nel suo intervento, l'ambasciatrice Daniela D'Orlandi ha sottolineato come la migrazione irregolare rappresenti un fenomeno complesso e strutturale, che richiede di andare oltre l'approccio emergenziale e che necessita di soluzioni condivise. In questo contesto la comunicazione svolge un ruolo chiave nel fornire informazioni di qualità dirette specialmente ai giovani, in quanto la capacità dei
media è cruciale per il contrasto alla disinformazione e può avere un forte impatto sulle rotte migratorie. Proprio in quest'ottica, è stato sottolineato che iniziative di sensibilizzazione quali il progetto UNESCO «Empowering Young People in Africa through media and communication» possono rappresentare utili strumenti di consapevolezza, soprattutto per i più giovani.
  Concetti analoghi sono stati espressi dal rappresentante dell'UNESCO in Ghana, Abdourahamane Diallo, e dal Rappresentante dell'OIM in Ghana, Abibatou Wane, valorizzando l'apporto del progetto in termini di formazione di un giornalismo indipendente e d'inchiesta sui temi migratori, con particolare attenzione alla dimensione di genere. A tale proposito è opportuno ricordare che oltre 40 giornalisti ghanesi sono stati formati nel quadro del progetto in parola.
  Il forum ha infine ospitato le testimonianze di ex migranti irregolari rientrati in Ghana, tra cui quella dell'ex calciatore Pius Israel Esuboteng, il quale ha condiviso la propria traumatica esperienza nel deserto. Ha raccontato come abbia subìto un'amputazione in Libia, dopo avere camminato su una mina, e affermato pubblicamente che, se fosse stato informato delle prospettive cui sarebbe potuto andare incontro, non sarebbe partito.
  La cooperazione italiana è ben consapevole della rilevanza del fenomeno delle migrazioni irregolari nei Paesi africani. A tal fine, nell'ambito delle iniziative intraprese in tali Paesi per affrontare le cause della migrazione, la cooperazione pone l'accento non solo sulla realizzazione di interventi di sviluppo sociale ed economico e di lotta alla povertà, ma anche sul rafforzamento delle capacità di gestione dei flussi migratori e di contrasto alle migrazioni irregolari e alla tratta di esseri umani, anche attraverso campagne di sensibilizzazione dirette alle popolazioni maggiormente esposte al fenomeno. Questo per favorire, in collaborazione con le principali Organizzazioni Internazionali che operano in questo settore, una corretta informazione sui rischi di tratta, riduzione in schiavitù e violenza cui sono esposti i migranti irregolari durante il percorso.
  Appare utile ricordare, fra i progetti attivati in questo ambito e attualmente in corso nel continente africano con risultati incoraggianti, il «Programma Itinerante di Educazione, Informazione e Sensibilizzazione sulle Tematiche Migratorie in sei Paesi Africani - CinemArena». Si tratta di una campagna informativa capillare che è riuscita a raggiungere anche piccoli villaggi dei Paesi beneficiari facendo leva, attraverso lo strumento cinematografico e la condivisione di esperienze personali, su attività fondamentali di informazione sociale e divulgazione rivolte alle popolazioni più emarginate e maggiormente colpite dai flussi migratori. Lo scopo è proprio quello di rendere edotta la popolazione dei gravi rischi in cui si può incorrere (riduzione in schiavitù, tratta, violenze) e delle insidie di attraversare il deserto e il Mediterraneo.
  Il Ministero dell'interno, tramite il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, in collaborazione con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), dal 2016 finanzia la campagna informativa «Aware migrants», a sostegno degli sforzi del Governo italiano nell'affrontare il fenomeno della migrazione irregolare lungo le principali rotte migratorie dall'Africa occidentale/orientale che passano per il deserto e il mar Mediterraneo.
  Fra gli obiettivi specifici della campagna, realizzata in diversi paesi, tra cui Costa d'Avorio, Egitto, Ghana, Niger, Nigeria, Senegal e Tunisia, vi è quello di informare i potenziali migranti dei reali pericoli del viaggio e di come i trafficanti siano totalmente indifferenti alle condizioni di sicurezza; di informare correttamente l'opinione pubblica nei Paesi di origine e di transito sulle drammatiche condizioni di viaggio dei migranti; di sostenere iniziative di stabilizzazione delle comunità nei Paesi di origine e promuovere l'informazione su possibili alternative alla migrazione irregolare.
  Negli anni, la campagna ha contribuito a migliorare la consapevolezza sui rischi della migrazione irregolare, sui canali di migrazione regolare e sulle opportunità di sviluppo in tutti i Paesi
target. Tra i punti di forza del progetto rientrano l'adattabilità ai diversi contesti e il coinvolgimento delle comunità locali, riconoscendo un ruolo significativo ai molteplici attori locali nella decisione di migrare. Numerose sono state le attività di sensibilizzazione messe in atto: concerti, workshops, spettacoli, conferenze, proiezioni di film, partecipazione a festival, attività di networking tra giornalisti africani e italiani, registrazione e diffusione di video-testimonianze. Intensa è stata inoltre la collaborazione con attori locali, tra cui i professionisti dei media, artisti e influencer quali Kofi Kinaata (Ghana), Slam O' Féminin, Orchestre Jigeen Ni, Big Makhou, Sister LB e Coumba Gawlo (Senegal), Rokia Traoré (Mali), Julius Aghahowa (Nigeria) e ONG italiane che realizzano progetti di cooperazione e sviluppo nelle regioni interessate dalla campagna.
  Le attività si sono focalizzate in particolare sulla raccolta e diffusione delle testimonianze di migranti di ritorno, che hanno condiviso e trasmesso le loro storie alle comunità di appartenenza, raccontando i pericoli e le sfide affrontate durante il viaggio. Risorse inestimabili per la campagna, i migranti di ritorno, attraverso le loro voci, sono riusciti a veicolare in modo credibile molteplici messaggi sulla migrazione nel corso degli eventi di sensibilizzazione, degli incontri con i giovani e sui canali dei
media (radio FM, social media mirati e altro) raggiungendo, in modo capillare, le diverse aree soggette al fenomeno migratorio nei Paesi di origine.
La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Marina Sereni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione

OIM

ONU