ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08455

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 464 del 08/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: CAPPELLACCI UGO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/03/2021
Stato iter:
20/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/05/2022
ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/05/2022

CONCLUSO IL 20/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08455
presentato da
CAPPELLACCI Ugo
testo di
Lunedì 8 marzo 2021, seduta n. 464

   CAPPELLACCI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'istruzione, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che:

   nel territorio nazionale e, in particolare in Sardegna, sono numerosi i territori che non possono fruire di un'adeguata copertura dei servizi di telefonia mobile né di rete fissa a velocità adeguata alle esigenze delle famiglie e delle aziende;

   tale carenza è causa di nuove disparità tra le diverse comunità e tra persone, in particolare in un momento storico in cui la possibilità di connettersi alla rete è condizione indispensabile per esigenze legate al diritto alla salute e alla libertà di iniziativa privata in economia;

   nel caso della didattica a distanza, per esempio, si rischia una gravissima lesione dei diritti degli studenti, per via della limitazione della possibilità di accesso alle lezioni on line;

   emblematico è il caso del comune di Villaperuccio (provincia del sud Sardegna), dove il sindaco, a quanto consta all'interrogante, ha addirittura offerto la disponibilità a titolo gratuito degli spazi per l'installazione degli impianti per la diffusione del segnale, senza però ricevere risposte concrete dalle compagnie telefoniche –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda porre in essere al fine di garantire il diritto di accesso alla rete su tutto il territorio nazionale.
(4-08455)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 20 maggio 2022
nell'allegato B della seduta n. 698
4-08455
presentata da
CAPPELLACCI Ugo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento alla scarsa copertura dei servizi di telefonia mobile e di rete fissa a velocità adeguata in taluni territori, quale il comune di Villaperuccio, nella provincia del sud Sardegna e chiede che sia garantito il diritto di accesso alla rete su tutto il territorio nazionale.
  Nel merito, si ricorda che è in corso di attuazione la strategia italiana per la banda ultralarga, la quale ha l'obiettivo di sviluppare una rete in banda ultralarga sull'intero territorio nazionale per creare un'infrastruttura pubblica di telecomunicazioni coerente con gli obiettivi dell'agenda digitale europea. Il Ministero dello sviluppo economico attua le misure definite per la strategia nazionale anche attraverso la sua società in house Infratel Italia s.p.a. La
mission di Infratel consiste nel curare i programmi di infrastrutturazione del Paese, in particolare con riferimento allo sviluppo della rete di banda ultralarga e dei servizi pubblici di connessione wi-fi nella cornice della strategia italiana per la banda ultralarga.
  Il piano strategico per la banda ultralarga è stato avviato sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, inizialmente tramite il comitato per la diffusione della banda ultralarga (Cobul). Il Cobul, riunitosi il 5 maggio 2020, ha approvato l'avvio di un piano di incentivazione alla domanda di connettività a banda ultralarga in favore di famiglie, imprese e scuole, in tutte le aree del Paese, in linea con quanto previsto dalla Strategia italiana per la Banda Ultralarga, approvata con deliberazione del Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015.
  A partire dal 1° marzo 2021 è subentrato alle competenze del Cobul il comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd).
  In data 25 maggio 2021, il Citd ha approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga - «Verso la Gigabit Society», la quale definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea rispettivamente nel 2016, con la comunicazione sulla connettività per un mercato unico digitale europeo (cosiddetto «Gigabit Society»), e nel 2021, con la comunicazione sul decennio digitale (cosiddetto «Digital compass»). Con quest'ultima comunicazione la Commissione europea ha presentato la visione, gli obiettivi e le modalità per conseguire la trasformazione digitale dell'Europa entro il 2030.
  Gli obiettivi europei di trasformazione digitale si sviluppano intorno a quattro pilastri: le competenze digitali, la digitalizzazione dei servizi pubblici, la trasformazione digitale delle imprese, la realizzazione di infrastrutture digitali sicure e sostenibili. Tra gli obiettivi fissati dalla Commissione europea, vi è quello di permettere, entro il 2030, che tutte le famiglie dell'Unione possano beneficiare di una connettività Gigabit e che tutte le zone abitate siano coperte dalle reti 5G.
  Il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (Pnrr), approvato dal Governo il 9 aprile 2022, destina il 27 per cento delle risorse alla transizione digitale; di tali risorse 6,7 miliardi di euro sono destinati a progetti che costituiscono la strategia in parola, che si pone in continuità con la strategia originariamente varata dal Governo nel 2015.
  La strategia complessiva del Governo, dunque, oltre ad avere come obiettivo il completamento del Piano di copertura delle aree bianche e delle misure a sostegno della domanda già avviate (il Piano
voucher per le famiglie e per le imprese), prevede cinque ulteriori Piani di intervento pubblico per coprire le aree geografiche in cui l'offerta di infrastrutture e servizi digitali ad altissima velocità da parte degli operatori di mercato è assente o insufficiente, e si prevede lo sarà anche nei prossimi anni.
  Obiettivo della Strategia, come indicato nel Pnrr, è quello di portare la connettività a 1 Gbit/s su tutto il territorio nazionale entro il 2026, in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030.
  La Strategia si compone, quindi, di sette interventi, due dei quali già in corso e previsti dal piano strategico del 2015 (piano aree bianche e piano
voucher) e cinque piani approvati dal Consiglio dei ministri il 29 aprile 2021 nel quadro del Pnrr. Questi ultimi sono: piano «Italia a 1 Giga», Piano «Italia 5G», Piano «Scuole connesse», Piano «Sanità connessa», Piano «Isole Minori».
  Per quello che attiene specificamente al piano «Aree bianche», si rappresenta quanto segue.
  A seguito dell'autorizzazione della Commissione europea del 2016, relativa al piano aree bianche, è stata avviata dal soggetto attuatore Infratel Italia l'attività operativa che ha portato all'aggiudicazione di tre diverse gare, distinte per aree geografiche, alla società Open Fiber s.p.a., che è pertanto diventata il concessionario pubblico responsabile della realizzazione, gestione e manutenzione della nuova rete per un periodo di venti anni. In particolare, la terza gara ha riguardato le Regioni Calabria, Puglia e Sardegna e si è conclusa ad aprile 2019, a fronte di un bando emesso nel corso del 2018.
  L'obiettivo della strategia è quello di portare a termine, in un orizzonte temporale certo, il piano «Aree bianche» approvato nel 2015 dal Governo italiano. Tale piano è nato con l'obiettivo di portare internet veloce, nelle zone a fallimento di mercato, in 7.632 comuni, per un totale di circa 8,6 milioni di unità immobiliari, assegnando a tale intervento circa 2,8 miliardi di euro tra risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
  A seguito di quanto emerso nel corso della fase di progettazione definitiva degli interventi previsti dal piano, con il riscontro in campo delle unità immobiliari effettivamente presenti nelle aree bianche e dell'effettivo livello di copertura da parte degli operatori privati nelle medesime aree, vi è stata una revisione del piano, che ad oggi prevede 7.416 comuni, per un totale di circa 8,4 milioni di unità immobiliari, di cui il 74 per cento in modalità «
Fiber to the Home» - FTTH (circa 6,2 milioni) e il 26 per cento in modalità «Fixed Wireless Access» - FWA (circa 2,2 milioni).
  La concessione prevede inoltre che, a conclusione dei lavori, sia garantito il collegamento di tutte le sedi della pubblica amministrazione e di tutte le aree industriali ricadenti nelle aree bianche con reti abilitanti ai servizi a oltre 100 Mbit/s.
  Per garantire la piena trasparenza sullo stato di avanzamento dei lavori, a partire dal 15 giugno 2020, le relative informazioni sono disponibili online sul sito
bandaultralarga.italia.it.
  La Sardegna è oggetto di interventi di infrastrutturazione pubblica nell'ambito del citato piano «Aree bianche».
  La società Infratel Italia, interpellata sulla questione sollevata dall'interrogante, specifica che nella regione Sardegna il piano BUL è attuato sia attraverso il modello «Diretto», in cui Infratel opera in qualità di stazione appaltante, sia attraverso il modello «a concessione», in cui Infratel opera in qualità di concedente.
  Secondo il modello diretto, Infratel segue direttamente le attività di costruzione della rete, consegna le infrastrutture realizzate (delivery) agli operatori, con diritto irrevocabile d'uso (modalità IRU), e si occupa della loro manutenzione.
  L'intervento pubblico per la regione Sardegna si rivolge a 296 comuni, da collegare in modalità Fttc, per un valore di 44.781.771 euro.
  Alla data del 28 marzo 2022 Infratel riferisce, con riferimento alle infrastrutture realizzate secondo il modello «diretto», il seguente stato di avanzamento dei lavori nella regione Sardegna:
  cantieri avviati in 287 comuni con 234.409 unità immobiliari;
  cantieri completati in 262 comuni;
  impianti di rete collaudati in 261 comuni;
  in fase di commercializzazione 235 comuni, tra i quali rientra il comune di Villaperuccio;
  228.912 unità immobiliari coperte.
  La società Infratel riferisce, inoltre, di aver registrato difficoltà operative nella fase di progettazione delle infrastrutture nei comuni di Marrubiu, Santa Giusta e Lodè, per via dell'attesa nella definizione dei termini di cessione dei cavidotti di proprietà di Italgas Reti, necessari per realizzare l'infrastruttura in fibra ottica a banda ultralarga.
  Secondo il modello a concessione, invece, Infratel è tenuta a verificare i documenti progettuali, monitorare i lavori e collaudare le opere pubbliche prima del loro affidamento in concessione.
  La società Open Fiber S.p.A. si è aggiudicata i tre bandi di gara del Piano BUL - Modello a Concessione e, dunque, è incaricata, in qualità di concessionario, di progettare, realizzare e gestire le infrastrutture di rete.
  Alla data del 28 marzo 2022 Infratel riferisce, con riferimento alle infrastrutture realizzate secondo il modello «a Concessione» il seguente stato di avanzamento dei lavori nella Regione Sardegna:
  87 comuni FTTH e 118 siti FWA avviati, per un totale di 52.907 unità immobiliari;
  61 comuni FTTH e 79 siti FWA completati;
  49 comuni FTTH e 10 siti FWA con collaudo positivo;
  in fase di commercializzazione 39 comuni;
  unità immobiliari collegabili: 638 unità immobiliari in FTTH e 1.407 in FWA.
  Per quanto riguarda specificamente il comune di Villaperuccio, come anticipato, per la parte relativa alla posa della rete in fibra ottica esso è stato oggetto di intervento secondo il modello «diretto» da parte della società Infratel. In particolare, in tale ambito, 506 unità immobiliari sono state collegate in modalità FTTC, con certificato di regolare esecuzione emesso in data 30 ottobre 2019. La consegna delle fibre ottiche all'operatore Tim, con diritto irrevocabile d'uso (modalità IRU), è avvenuta in data 29 novembre 2019, così rendendo disponibili ai cittadini i servizi di connettività a banda ultralarga.
  Sempre nel comune di Villaperuccio, attraverso il modello «a concessione» sarà inoltre possibile collegare ulteriori 75 unità immobiliari attraverso l'impianto in tecnologia FWA nel comune limitrofo di Santadi, attualmente in fase di realizzazione, di cui si prevede il completamento dei lavori nel 2022.
  Per ulteriori dettagli, si rimanda al Ministero per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, che presiede il comitato banda ultralarga, e alla consultazione del sito
bandaultralarga.italia.it.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico: Anna Ascani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

diritto alla salute