ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 464 del 08/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08453
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Lunedì 8 marzo 2021, seduta n. 464

   CUNIAL. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con l'articolo «Analisi delle cause e strategia di trattamento della "recidiva" di pazienti con nuova polmonite da coronavirus dopo la dimissione» pubblicato sul Chinese Journal of Tuberculosis and Respiratory Medicine, ad inizio 2020, gli autori dichiaravano che allo stato attuale, sequenziando tutti i 104 ceppi di 2019-nCoV isolati da diverse posizioni, l'omologia aveva raggiunto il 99,9 per cento e non c'erano prove per dimostrare che il 2019-nCoV fosse mutato. Tuttavia, la possibilità di mutazione in futuro non era esclusa;

   a luglio del 2020 viene pubblicato un articolo scientifico americano dal titolo «Analisi delle varianti dei genomi di SARS-CoV-2» dove i ricercatori avevano identificato 5.775 varianti genomiche distinte definendo che le varianti più comuni erano i sinonimi 3037C> T, P4715L e D614G nella proteina spike. I ricercatori avevano identificato sei cladi principali: D614G, L84S, L3606F, D448del e G392D e 14 sotto cladi. Per quanto riguarda i cambiamenti di base, la mutazione C> T era la più comune;

   al 22 dicembre 2020 alcune prove hanno consentito di definire alcune mutazioni SARS-CoV-2 con un effetto funzionale significativo nella proteina spike: ovvero la D614G emersa ad inizio dell'epidemia e diffusa rapidamente in Europa e in Nord America e la mutazione N439K emersa indipendentemente in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti. Queste mutazioni sono state associate agli anticorpi monoclonali (mAb) e alla neutralizzazione mediata dal siero policlonale;

   il vaccino Pfizer sperimentato dal 27 luglio 2020 in sei Paesi: Stati Uniti, Germania, Turchia, Sud Africa, Brasile e Argentina, è diventando il primo vaccino ad essere stato approvato o autorizzato da: Gran Bretagna (2 dicembre 2020), Canada (9 dicembre 2020), Fda americana (11 dicembre 2020) e Commissione europea (21 dicembre 2020). A seguire il vaccino Moderna, sperimentato dal 25 febbraio 2020 principalmente negli Stati Uniti, ha ottenuto le autorizzazioni da: Fda americana (18 dicembre 2020) e Commissione europea (6 gennaio 2021). Infine, il vaccino Astrazeneca, sperimentato dal 23 aprile 2020 nel Regno Unito, Brasile e Sud Africa, autorizzato da: Regno Unito (il 30 dicembre 2020) e Commissione europea (29 dicembre 2021);

   il 14 dicembre 2020 viene identificata una nuova variante di Sars-Cov-2 in Gran Bretagna. Questa variante denominata B.1.1.7 porta la mutazione N501Y nella proteina Spike. Il 22 dicembre 2020 quella in Sud Africa, denominata B.1.351 che porta le mutazioni K417N, E484K e N501Y nella proteina Spike e il 12 gennaio 2021 un nuovo lignaggio Brasiliano, denominato P.1 (discendente di B.1.1.28), contenente una costellazione unica di mutazioni E484K, K417T e N501Y nella proteina Spike;

   il 10 febbraio 2021 è stato pubblicato in pre-print, sulla rivista Nature, lo studio scientifico dal titolo «Anticorpi indotti dal vaccino mRNA contro SARS-CoV-2 e varianti circolanti», a firma di oltre 34 ricercatori nel quale si affrontano le mutazioni K417N, E484K o N501Y del SARS-COV-2. I ricercatori hanno sperimentalmente ottenuto le stesse mutazioni inserendo la spike del SARS-Cov-2 S nel virus della ricombinante della stomatite vescicolare (rVSV), e coltivandolo in presenza di anticorpi indotti dal vaccino [in modo da evitare i rischi per la sicurezza nella coltivazione del SARS-CoV-2, ndr], Gli autori hanno evidenziato che il loro emergere è avvenuto in risposta alla selezione immunitaria in individui con immunità non sterilizzante;

   a parere dell'interrogante da tale articolo si evince la correlazione tra vaccinazione e nuove varianti;

   con le interrogazioni, che qui l'interrogante richiama 4-08295, 4-06548, 4-07886 e 4-08056, si è trattata la prevenzione mediante vitamina C e D, melatonina, idrossiclorochina e adenosina –:

   se il Governo non intenda interrompere la campagna vaccinale, per una prevenzione vera e una cura vera mediante soluzioni anche farmacologiche ed esistenti sul mercato.
(4-08453)