ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08413

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 03/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 03/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • POLITICHE GIOVANILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08413
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   UNGARO e D'ALESSANDRO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le politiche giovanili. — Per sapere – premesso che:

   secondo gli ultimi dati Istat riferiti al secondo trimestre del 2020, in Italia il tasso di disoccupazione giovanile, nella fascia 15-24 anni, si attesta al 24,7 per cento mentre i Neet di età compresa tra i 15 e i 29 anni sono 2.157.000 (dai 2.003.000 del 2019), ovvero il 24 per cento del totale dei giovani della stessa età, donne per oltre la metà dei casi. Secondo Eurostat, nella fascia di età 20-34 anni, con il 27,8 per cento contro una media dell'Unione europea del 16,4 per cento, l'Italia è il Paese con il più alto numero di giovani inattivi («Neet») dell'Unione europea;

   la crisi economica ridurrà ulteriormente le opportunità di lavoro e formazione per i giovani e pertanto è compito del Governo farvi fronte valutando l'attuazione di un piano straordinario di attivazione rivolto ai giovani inattivi che preveda il pieno finanziamento di un periodo di lavoro e formazione presso le imprese, analogamente a quanto intrapreso da altri paesi europei. Un esempio virtuoso è dato dal Kickstart Scheme nel Regno Unito che prevede per i giovani Neet, o comunque giovani disoccupati non iscritti a nessun corso di studio o di formazione, la possibilità di svolgere un periodo di lavoro e formazione, presso le imprese, con contestuale erogazione di un ristoro economico. I giovani lavoratori sono selezionati dalle imprese in base alle loro esigenze, mentre il compenso per l'attività prestata sarebbe interamente a carico dello Stato;

   attualmente il programma «Garanzia Giovani» copre al massimo il 60 per cento del costo del lavoro dei giovani beneficiari e prevede il coinvolgimento di diversi attori e soggetti a bando di gara, una frammentazione che ostacola la celerità necessaria per fare fronte all'emergenza giovanile sopra descritta –:

   se il Governo non intenda adottare iniziative per mettere in campo, assieme alle regioni, un piano nazionale di emergenza per l'occupazione di giovani inattivi mediante il finanziamento di un periodo di lavoro e formazione presso le imprese completamente a carico dello Stato attraverso procedure semplici e dirette analoghe a quelle intraprese da altri Paesi europei.
(4-08413)