ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08387

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08387
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   CARETTA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   come noto, le autorità della Commissione europea hanno integrato il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato in data 28 gennaio 2021, prorogando la misura fino al 31 dicembre 2021, aumentando – tra gli altri – il tetto dei sussidi erogabili alle aziende da 800.000 euro a 1.800.000 euro per azienda e il tetto per la copertura dei costi fissi da 3.000.000 euro a 10.000.000 euro e prevedendo la possibilità di convertire strumenti rimborsabili in contributi a fondo perduto;

   a dicembre 2020, nel corso delle interlocuzioni tra Commissione e Stati membri per l'ampliamento del quadro temporaneo, il Governo tedesco ha notificato, in data 4 dicembre 2020, un aiuto di Stato equivalente a 642 milioni di euro per le perdite subite dal comparto fieristico da marzo a dicembre, rimborsate nella loro totalità;

   il comparto fieristico ha subìto perdite di fatturato a causa dell'emergenza da COVID-19 pari al 70-80 per cento del loro fatturato annuo e, nel caso dell'Italia, è stata stimata l'erogazione di circa 408 milioni di euro a fondo perduto a tutela del comparto fieristico, dei quali – secondo stime dell'Aefi (Associazione enti fieristici italiani), solo il 4 per cento è arrivato concretamente nelle casse delle società fieristiche;

   tale ritardo nell'erogazione delle risorse, come emerso anche a mezzo stampa, è da imputarsi alla mancata emanazione delle necessarie normative attuative (ad oggi, infatti, mancano oltre 500 decreti attuativi delle misure straordinarie emanate dal precedente Esecutivo);

   il ritardo è tuttavia da imputarsi anche alla normativa europea in materia di aiuti di Stato e regime de minimis, in quanto anche nonostante l'aumento del tetto dei sussidi erogabili alle aziende a 1,8 milioni di euro, nel caso dei principali poli fieristici italiani (Milano, Bologna, Rimini-Vicenza e Verona), nel 2020 sono state viste perdite per oltre 550 milioni di euro, compensate da 4 milioni di indennizzo;

   come evidenziato anche in precedenti atti di sindacato ispettivo e da più fonti di stampa nazionale, il Governo federale tedesco è riuscito ad ovviare al plafond degli aiuti di Stato, mediante dimostrazione e riconoscimento del COVID-19 come calamità naturale, e dunque riuscendo ad ottenere l'autorizzazione dei propri aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107(2b) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, anziché ai sensi dell'articolo 107(3b);

   le fiere sono, notoriamente, un efficace strumento di promozione industriale, basti in tal senso considerare che le oltre 50 manifestazioni realizzate da Fiera Milano nel 2019 hanno generato 17,5 miliardi di euro di export per le aziende espositrici italiane e ricavi per 46,5 miliardi di euro, oltre a 8,1 miliardi di euro di indotto sul territorio;

   a livello nazionale, il valore aggiunto dell'economia delle esposizioni si aggira a 60 miliardi di euro –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative intenda intraprendere per ottenere l'autorizzazione all'erogazione di aiuti di Stato a tutela dei comparti nazionali, e in particolar modo quello fieristico, in deroga al regime de minimis, anche secondo l'esempio di cui in premessa.
(4-08387)