ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08378

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/02/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 18/02/2021
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/02/2021
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/03/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 17/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08378
presentato da
MARAIA Generoso
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   MARAIA, DEL SESTO, VILLANI e FARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il responsabile tecnico della gestione rifiuti è una figura regolata dal decreto Ministeriale del 3 giugno 2014 n. 120, che si occupa dell'organizzazione nella gestione dei rifiuti nelle imprese e del rispetto della normativa. Tale ruolo può essere ricoperto sia da una figura interna, sia da un professionista esperto in consulenza;

   il responsabile, al fine di garantire il rispetto della disciplina e la tutela dell'ambiente, deve avere determinati requisiti. Questi afferiscono al titolo di studio e alle esperienze ed è prevista una verifica sulla preparazione del soggetto ed il suo continuo aggiornamento, mediante un esame a cadenza quinquennale;

   l'albo nazionale dei questori ambientali ha comunicato, mediante la circolare n. 13 del 9 dicembre 2020, che, in applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2020, le verifiche d'idoneità per responsabili tecnici rimangono sospese, causando disagi nelle attività delle aziende del settore in virtù dell'imprescindibilità di tale ruolo;

   il sistema di controllo tracciabilità dei rifiuti (Sistri), è stato il sistema informativo voluto dal Ministero dell'ambiente per monitorare i rifiuti pericolosi, tramite la tracciabilità degli stessi. Con l'articolo 6 del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, se ne è decretata la soppressione, non essendo, oltretutto, mai entrato definitivamente in funzione. Questo prevedeva la digitalizzazione dei previdenti adempimenti documentali, basati sul Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) e sul registro di carico e scarico dei rifiuti e sul formulario di identificazione dei rifiuti (Fir);

   sempre con il suddetto decreto, si è istituito il registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Ren), gestito direttamente dal Ministero, cui sono tenuti ad iscriversi i soggetti di cui all'articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

   per quanto ad oggi sia stato emanato il decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, questo si limita a tracciare il perimetro entro cui dovrà muoversi la copiosa decretazione attuativa, cui spetta l'ambizioso compito di forgiare un sistema in grado di colloquiare con l'utenza privata e pubblica. Inoltre, mancano sanzioni specifiche, certe ed efficaci, all'infuori di quanto ad oggi previsto all'articolo 258 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in tema di violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri e dei formulari in grado di garantire il rispetto della normativa; nondimeno non viene chiaramente evidenziato quale sia lo strumento per assicurare il tracciamento degli spostamenti dei rifiuti, il cui transito, come è stato più volte ricordato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti ed illeciti ambientali, è uno dei principali business della criminalità organizzata –:

   se il Governo intenda comunicare la tempistica relativa all'emanazione dei decreti ministeriali di cui all'articolo 188-bis, del decreto legislativo n. 152 del 2006 in relazione al funzionamento del sistema di tracciabilità, così da consentire il tracciamento digitale dei rifiuti su tutto il territorio nazionale, nonché l'interoperabilità con i sistemi degli utenti, pubblici e privati; se si intendano adottare iniziative al fine di disporre deroghe per garantire la ripresa delle verifiche di idoneità dei responsabili tecnici, che costituiscono attività di pubblico interesse.
(4-08378)