Legislatura: 18Seduta di annuncio: 461 del 23/02/2021
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-ITALIANI IN EUROPA
Data firma: 23/02/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO 23/02/2021 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 25/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 25/01/2022 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 25/01/2022
RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/01/2022
CONCLUSO IL 25/01/2022
LAPIA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:
i Giganti di Mont'e Prama sono sculture scoperte nel 1974 in località Mont'e Prama (comune di Cabras, Sardegna). Si tratta, in sostanza, di reperti molto delicati che nel loro complesso assumono un valore storico e culturale inestimabile, sia per il comune di Cabras che per tutta l'isola: vanno dunque senza dubbio tutelati e preservati;
il sito, nel complesso, ha da tempo la necessità di urgenti ed estesi interventi di tutela e di indagine archeologica da parte delle istituzioni regionali e nazionali preposte, allo scopo di conoscerne tutte le sue potenzialità e di promuovere al contempo un'adeguata valorizzazione: l'urgenza si fa più pressante in un momento in cui la pandemia da Covid-19 ha costretto tutte le aree culturali del nostro Paese a fermare gli ingressi dei visitatori, diminuendo drasticamente i fondi necessari alla loro tutela e conservazione;
la Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari e Oristano, al fine di effettuare un lavoro di restauro delle statue di cui in narrativa, intende ad oggi trasportarle nei laboratori attrezzati di Cagliari. Tutto ciò ha suscitato la ferma indignazione del sindaco del comune di Cabras, Andrea Abis, e dei suoi abitanti, i quali richiedono che i lavori di restauro delle statue siano effettuati in loco, evitando trasporti eccezionali in altra sede: questo al fine di tutelarne l'integrità ma anche per valorizzare il sito stesso, ove sono già presenti i reperti storici;
il timore del primo cittadino e dei residenti, infatti, sarebbe quello che una volta tradotte le statue a Cagliari, le stesse possano subire un tempo di permanenza estremamente lungo e che, alla fine, potrebbero addirittura non far più ritorno presso l'originaria sede. Dal momento che il sito rappresenta una preziosa risorsa per il comune di Cabras e tutta l'area circostante, ciò arrecherebbe seri danni all'immagine del luogo ed all'economia turistica;
nei giorni scorsi la soprintendente di Cagliari, dottoressa Maura Picciau, si è recata presso il Museo Giovanni Marongiu di Cabras al fine di effettuare l'ispezione preliminare alle statue: ispezione che prelude al trasferimento presso il laboratorio del museo archeologico nazionale di Cagliari come già sopra descritto. Il sindaco del comune di Cabras, Andrea Abis, ha emanato un'ordinanza di chiusura del museo stesso in data mercoledì 10 febbraio 2021 «per una questione – come lo stesso ha affermato alla stampa – di ordine pubblico». La visita ispettiva, pertanto, non ha avuto luogo come previsto;
lo scontro che si è creato tra la Soprintendenza ed il comune di Cabras, nella persona del sindaco Abis, rischia adesso di avere risvolti giudiziari, in quanto secondo quanto riportato dalla stampa regionale, la dottoressa Maura Picciau avrebbe presentato un esposto presso il Nucleo per la tutela del patrimonio – Carabinieri;
i cittadini di Cabras continuano a manifestare il loro fermo dissenso anche con azioni di protesta pubblica come quella che si è svolta sabato 13 febbraio 2021 nel centro della città;
il Ministro interrogato a seguito di tale protesta ha assicurato a mezzo stampa, che le sculture faranno ritorno nel sito di Cabras una volta completata l'opera di restauro –:
se il Ministro non intenda promuovere, di concerto con la Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari ed Oristano, la regione Sardegna ed il comune di Cabras, la redazione di un accordo sottoscritto da tutte le parti in causa, accordo, che si renderebbe opportuno al fine di rassicurare la comunità di Cabras ed i suoi amministratori circa il riposizionamento delle sculture, dopo la fine dei lavori di restauro, presso il loro sito originario.
(4-08344)
Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto notizie sul restauro di alcune statue dei Giganti di Mont'e Prama e di altri reperti presenti nel Museo archeologico di Cabras.
Più precisamente, l'interrogante chiede «se il Ministro non intenda promuovere, di concerto con la Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari e Oristano, la regione Sardegna ed il comune di Cabras, la redazione di un accordo [...] per rassicurare la comunità di Cabras ed i suoi amministratori circa il riposizionamento delle sculture, dopo la fine dei lavori di restauro a Cagliari, presso il loro sito originario».
Sulla base degli elementi acquisiti per il tramite della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna (SABAP-CA), si rappresenta quanto segue.
Attualmente, presso il Museo di Cabras è esposto un cospicuo numero di statue e di modelli di nuraghe provenienti dal sito di Mont'e Prama. Una parte è di competenza del Polo museale della Sardegna, la restante, composta dai reperti provenienti dalle indagini archeologiche condotte sul sito tra il 2014 e il 2016, della Soprintendenza.
L'intervento conservativo in oggetto, i cui costi sono a carico di questo Ministero, interessa materiali provenienti dagli scavi compiuti nel sito di Mont'e Prama nel 2016. La scelta di effettuarlo presso il laboratorio di restauro della SABAP-CA è la più idonea per assicurare l'assolvimento dei compiti di tutela in capo alla Soprintendenza stessa, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, così come sanciti dall'articolo 1 della legge n. 241 del 1990.
Il restauro non è più prorogabile e appare fondamentale anche per garantire la futura fruizione e valorizzazione dei reperti, che rivestono una grande rilevanza sul piano storico-archeologico e costituiscono fonte di grande interesse per il pubblico. L'intervento determinerà quindi un effetto positivo per l'offerta culturale e l'attrattiva turistica del Museo archeologico di Cabras, presso cui i reperti saranno ricollocati.
Sul punto, si evidenzia che, con la recente costituzione della Fondazione Mont'e Prama, è venuto meno il clima di tensione cui fa riferimento l'onorevole interrogante, legato al timore della comunità locale e dei suoi amministratori per il mancato riposizionamento delle sculture presso il loro sito originario dopo la fine dei lavori di restauro a Cagliari.
L'atto costitutivo della Fondazione è stato firmato il primo luglio, a Cabras, dal Ministro Dario Franceschini, il Presidente della regione autonoma della Sardegna, Christian Solinas, e il Sindaco di Cabras, Andrea Abis.
Il Ministero della cultura conferirà alla Fondazione: il complesso delle sculture di Mont'e Prama; Pimmobile realizzato in funzione dell'ampliamento del Museo archeologico di Cabras, con un finanziamento di tre milioni di euro nell'ambito del programma d'interventi previsti dal Piano strategico «Grandi progetti beni culturali», annualità 2015/2016; l'area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni e l'ipogeo di San Salvatore, Pertanto, una volta terminati i lavori di ampliamento del Museo, si assisterà al ricongiungimento dei reperti: vi verranno esposte non solo le statue attualmente presenti ma anche quelle al momento esposte a Cagliari.
Obiettivi della Fondazione saranno, tra gli altri: la predisposizione e attuazione del piano strategico di sviluppo turistico-culturale e di valorizzazione, anche paesaggistica, del «Sistema di valorizzazione integrata territoriale del SInis - Terra di Mont'e Prama»; il potenziamento dei servizi offerti al pubblico, sia in termini di accoglienza sia di promozione della conoscenza; la definizione di un piano di manutenzione programmato dei beni, conferiti, in accordo con la SABAP-CA; l'organizzazione di attività didattiche e formative capaci di avvicinare il pubblico al patrimonio culturale; l'ideazione e la realizzazione di iniziative di ricerca, studio, documentazione, informazione ed educazione, incentivando la collaborazione con università, accademie e centri di ricerca e restauro nazionali e internazionali.
La Sottosegretaria di Stato per la cultura: Lucia Borgonzoni.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):archeologia
protezione del patrimonio
opera d'arte