Legislatura: 18Seduta di annuncio: 459 del 18/02/2021
Primo firmatario: LACARRA MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/02/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/02/2021
LACARRA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
in Italia 5 milioni di persone soffrono di incontinenza e il 60 per cento sono donne;
tale patologia è ancora vissuta come un vero stigma sociale, e in tale ottica il Ministero della salute con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 maggio 2006, ha indetto il 28 giugno la «Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell'incontinenza»;
la giornata è stata promossa dai pazienti e voluta dal Ministero della salute e ha le seguenti finalità: «Nell'ambito di tale giornata, le amministrazioni pubbliche e gli organismi di volontariato s'impegnano a promuovere, attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, quali il contributo di specialisti, che effettueranno controlli medici gratuitamente, l'attenzione e l'informazione sui problemi delle persone incontinenti e di quanti sono coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e private che allarghino le possibilità di guarire dalla malattia, o quantomeno conviverci con dignità»;
in Italia l'incontinenza incide pesantemente sulla qualità e quantità di vita provocando nelle persone colpite isolamento sociale, ansia e depressione che fanno sì che solo una piccola minoranza si rivolga al medico di famiglia. La patologia, invece, come evidenziano i massimi esperti nel settore, nella stragrande maggioranza dei casi può essere curata con successo tramite la rieducazione perineale, la chirurgia mininvasiva, la neuromodulazione, e altre terapie;
stime indicano che lo Stato, tramite regioni e Asl spende oltre 420 milioni di euro l'anno (più Iva al 4 per cento e costi della filiera) per i soli pannoloni, mentre tramite l'implementazione di percorsi riabilitativi i costi si ridurrebbero drasticamente. I costi globali del settore, tra pubblico e privato sociale ammontano a circa 2,5 miliardi di euro annui, come stima l'Associazione pazienti Fincopp – Federazione italiana incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico);
l'incontinenza è, come detto, un vero e proprio tabù medico ed è pertanto importante divulgare le problematiche e le possibili soluzioni. A tal proposito, sarebbe fondamentale attivare appositi «Centri»;
un tavolo sull'incontinenza è stato istituito nel 2015 (decreto ministeriale 2 ottobre 2015) dalla Ministra alla salute pro tempore e ha prodotto l'accordo della Conferenza Stato-regioni del 24 gennaio 2018, che prevede l'attivazione dei «Tavoli di lavoro regionali sull'incontinenza» e l'apertura dei Centri di 1°, 2° e 3° livello in ogni regione;
per monitorare l'operatività delle regioni e l'attivazione dei «Tavoli regionali» con l'apertura dei «Centri Riabilitativi di 1°, 2° e 3° livello», si ritiene utile ed indispensabile attivare presso il Ministero della salute un «Tavolo permanente e ristretto sull'incontinenza urinaria, fecale e disturbi al pavimento pelvico» con la partecipazione delle associazioni pazienti;
il «Tavolo» non comporta al Ministero alcun onere economico, poiché le riunioni possono svolgersi da remoto e con oneri economici a carico dei partecipanti –:
se intenda chiarire le ragioni a causa delle quali non è ancora stato attivato il «Tavolo» sull'incontinenza come richiesto dalle associazioni pazienti;
se intenda intraprendere immediate iniziative al fine di attivare il suddetto «Tavolo».
(4-08303)