ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08300

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 459 del 18/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 01/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/02/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 05/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08300
presentato da
BENVENUTO Alessandro Manuel
testo di
Giovedì 18 febbraio 2021, seduta n. 459

   BENVENUTO, RIXI, LUCCHINI, BADOLE, D'ERAMO, PAROLO, PATASSINI, RAFFAELLI, VALBUSA e VALLOTTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 35 del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, cosiddetto mille proroghe, ha disciplinato il caso di estinzione per inadempimento del concessionario delle concessioni autostradali, sia future che esistenti, in sostituzione di eventuali clausole convenzionali, sostanziali e procedurali, prevedendo l'efficacia del provvedimento di revoca, decadenza o risoluzione della concessione in deroga alla condizione del pagamento da parte dell'amministrazione concedente delle somme previste dall'articolo 176, comma 4, lettera a), del codice dei contratti pubblici e prevedendo, anche, la possibilità del subentro dell'Anas nelle more dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a nuovo concessionario;

   un articolo del Corriere della sera del 29 gennaio 2021 ha informato circa una lettera inviata il 21 gennaio 2021 al Governo italiano dalla Commissione europea, direzione generale della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell'Unione dei marcati dei capitali, che, in seguito ad un numero considerevole di reclami e domande arrivati alla Unione europea, chiede chiarimenti entro 10 settimane sulle nuove normative legislative applicabili ai contratti di concessione autostradale, avvisando, nel contempo, di una possibile procedura d'infrazione;

   l'avviso solleva una violazione potenziale del diritto comunitario, per «modifiche unilaterali» alle regole;

   è chiaro il riferimento della lettera alla trattativa tra il Governo e i Benetton per portare Autostrade sotto il controllo pubblico; quali che siano le gravi responsabilità dell'azienda nel crollo del Ponte Morandi e i seri elementi a carico della società concessionaria, la Commissione europea chiede al Governo di giustificare la propria condotta, contestando la cancellazione della certezza del diritto, il sostegno a favore di società a controllo pubblico e il danneggiamento degli investitori di minoranza;

   secondo la Commissione europea le norme del decreto «milleproroghe», che congela le tariffe autostradali fino all'approvazione del nuovo piano economico finanziario, le norme che cambiano ex post il contratto fra Autostrade e il Governo, il potere di revocare la concessione versando un indennizzo minore o anche pari a zero, in caso di violazione degli obblighi della società, il potere di revoca rafforzato, l'assegnazione provvisoria ad Anas della concessione senza una gara pubblica che garantisca il rispetto dei principi di parità di trattamento e trasparenza, si configurano come lesione della certezza del diritto e restrizioni alle libertà del mercato interno, in particolare alla libertà di stabilimento e alla libera circolazione dei capitali;

   in pratica, in seguito al ricorso dei soci di minoranza di Atlantia guidati da Tei, la Commissione europea chiede al Governo di dimostrare che in Italia non è in corso una «deriva dirigista» che violi i diritti dei privati –:

   quali iniziative urgenti di competenza il Governo intenda adottare in ordine alla manovra sul caso Aspi, per evitare l'attivazione di una procedura di infrazione senza fare torto alle famiglie delle vittime del crollo del viadotto Morandi, e quali conseguenze dirette la lettera della Commissione possa avere sul processo di vendita della quota Aspi in corso, sugli atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Autorità di regolazione delle tariffe, sulle modifiche della convenzione Aspi, nonché sull'approvazione del relativo piano economico-finanziario.
(4-08300)