ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 453 del 18/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08061
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Lunedì 18 gennaio 2021, seduta n. 453

   GRIPPA, NESCI e BARBUTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 21 dicembre 2020 presso il sito della società «Esplodenti Sabino» a Casalbordino, in provincia di Chieti, si è verificata una violenta esplosione che ha fatto purtroppo registrare anche tre vittime;

   come si legge sul sito della società, l'azienda si occupa di demilitarizzare «tutti i tipi di munizionamento convenzionale, bombe di aereo, sistemi d'arma, razzi, mine navali». Il «95 per cento dei materiali recuperati» dalla demilitarizzazione «viene riutilizzato in campo civile»;

   per consentire l'intervento dei vigili del fuoco e mettere in sicurezza la zona, la strada statale 16 è stata interrotta e anche il traffico sulla ferrovia adriatica tra Fossacesia e il porto di Vasto veniva immediatamente sospeso. In merito all'accertamento delle cause dell'esplosione, è stato aperto un procedimento presso la sede della procura della Repubblica di Vasto. Come primo provvedimento adottato dalla prefettura di Chieti, si appreso della sospensione della licenza di esercizio per la Esplodenti Sabino;

   la direzione generale per le valutazioni ambientali, divisione IV, rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in collaborazione con il Servizio rischio industriale di Ispra, ha aggiornato al 30 settembre 2020 l'inventario nazionale degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, di cui originariamente al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334;

   l'azienda sopra riportata è sottoposta agli obblighi di cui al decreto legislativo del 26 giugno 2015 n. 105 che prevede l'attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose - direttiva Seveso. L'elenco degli stabilimenti a rischio in ogni regione è pubblico e disponibile sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; in Abruzzo, risulta che gli impianti classificati sono attualmente 23;

   in tali impianti sono obbligatori, ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 105 del 2015 (prima del 2015 tali obblighi erano previsti nel decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 poi abrogato), il Rapporto di sicurezza, il Piano di emergenza interno e il Piano di Emergenza esterno (aggiornato almeno ogni tre anni e approvato dalla prefettura). Gli ultimi due documenti devono essere elaborati in collaborazione, rispettivamente, del personale delle aziende e dei cittadini. Nel caso di Casalbordino, da una prima verifica sul sito istituzionale, non risulta consultabile all'interrogante, né rintracciabile alcun Piano di emergenza esterno;

   con l'ultimo incidente, si ripropongono le criticità inerenti ai mancati adempimenti previsti dall'applicazione della direttiva Seveso, indi del citato decreto legislativo n. 105 del 2015. Adempimenti che solo di recente sono stati compiuti; come nel caso dei laboratori di fisica del Gran Sasso e, nel chietino, di quelli dello stoccaggio Stogit di Cupello, vicino a Vasto, per i quali i Piani di emergenza esterni sono stati predisposti dalle prefetture solo dopo gli esposti delle associazioni e dopo anni di vulnus. Nel passato, in Abruzzo, si sono verificati altri incidenti che hanno coinvolto siti «Seveso» –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e se questo risulti veritiero;

   se siano in possesso di un quadro completo ed esaustivo inerente alla documentazione dei siti abruzzesi prevista dalla normativa in vigore e in caso affermativo, se intenda fornire i dati a riguardo;

   in caso negativo quali iniziative di competenza intendano adottare in raccordo con la regione Abruzzo, affinché tali dati siano pubblici e ne sia garantita la consultazione;

   se siano a conoscenza dei dati relativi agli incidenti verificatesi nei siti in Abruzzo, contestualmente al relativo aggiornamento degli elenchi nazionali e quali siano il numero di ispezioni svolte negli ultimi dieci in anni sui siti in questione; se intendano fornire i dati inseriti nella banca dati sugli esiti di valutazione dei rapporti di sicurezza e dei sistemi di gestione della sicurezza previsti dapprima dall'articolo 15, comma 4, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e quindi dal decreto legislativo n. 105 del 2015;

   se i Ministri interrogati, nell'ambito delle rispettive competenze, non intendano adottare le opportune iniziative, al fine di verificare se i soggetti (e gli enti locali) preposti si siano adeguati al rispetto e alla tenuta trasparente della documentazione di sicurezza prevista dalla normativa nazionale, e in caso di inadempienza, quali iniziative di competenza intenda adottare.
(4-08061)