ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08035

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 452 del 15/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 15/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08035
presentato da
LUPI Maurizio
testo di
Venerdì 15 gennaio 2021, seduta n. 452

   LUPI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Poste italiane è una società quotata nell'indice FTSE Mib della Borsa di Milano ed è controllata per il 35 per cento da Cassa depositi e prestiti e per il 29,3 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze. Sino al 30 aprile 2026 la società è affidataria del servizio postale universale, ovvero deve fornire alcuni servizi essenziali di consegna lettere e pacchi su tutto il territorio nazionale;

   in questi giorni a causa del COVID-19 gli uffici postali italiani sono intasati e in numerose città italiane si assiste a file interminabili di persone anziane al freddo per ore, come riportato da alcuni organi di stampa locale da nord a sud;

   Milanotoday descrive: «Code infinite fuori dagli uffici postali. Fuori, perché all'interno l'ingresso è contingentato a causa dell'epidemia COVID. Non solo, ma in alcune sedi gli orari sono stati ridotti, e questo provoca l'aumento dell'afflusso negli uffici che invece hanno conservato gli orari abituali. Con la stagione fredda, l'attesa all'esterno è particolarmente poco sopportabile, soprattutto da parte degli utenti più anziani. E così i sindaci del Rhodense hanno deciso di scrivere una lettera per chiedere alla direzione generale di Poste italiane di ampliare gli orari di apertura»;

   InfoCilento dichiara: «Da Capaccio Paestum a Sapri, passando per Agropoli e Vallo della Lucania è caos presso le Poste. Da tempo, infatti, si segnalano lunghe file all'esterno degli uffici postali, e attese eccessive. Se il problema nei mesi scorsi era comunque alleviato da condizioni climatiche sopportabili, con il freddo e la pioggia i disagi si avvertono maggiormente. Inoltre è inevitabile, visti gli spazi ridotti, che si creino assembramenti. Insomma una situazione ritenuta per molti inaccettabile»;

   le code, tra l'altro, sono per la maggior parte di cittadini che devono ritirare raccomandate o comunicazioni della pubblica amministrazione (multe, atti e altro) –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, affinché sia posto rimedio a questa situazione insostenibile per i cittadini, aggravata dal rischio di contagio e dal disagio dovuto alle basse temperature che si riscontrano in questi giorni nel nostro Paese.
(4-08035)