ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07862

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 443 del 18/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOVECCHIO GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07862
presentato da
LOVECCHIO Giorgio
testo di
Venerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   LOVECCHIO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel 2005 l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ha raccomandato a tutti i Paesi di stilare un piano pandemico aggiornandolo costantemente seguendo linee guida concordate;

   il piano pandemico, redatto nel 2006, consisteva nell'identificare, confermare e descrivere casi di influenza causati da nuovi sottotipi virali, in modo da riconoscerne tempestivamente l'inizio della pandemia;

   dalla puntata dell'11 maggio 2020 della trasmissione televisiva «Report» («Disorganizzazione Mondiale») risulterebbe una lista europea dei piani pandemici fornita dall'Ecdc con datazione 2010 e il piano italiano non sarebbe mai stato aggiornato né applicato e che la responsabilità sarebbe stata del direttore generale per la Prevenzione del Ministero della salute, carica ricoperta negli ultimi anni da Claudio D'Amario e Ranieri Guerra, nonostante quest'ultimo abbia sostenuto di aver aggiornato il piano nel 2016;

   nella puntata del 18 maggio 2020, «Copia e Incolla», la redazione di Report avrebbe effettuato una analisi dei metadati dei pdf di tutte le versioni del piano pandemico pubblicato negli ultimi 14 anni sul sito del Ministero della salute (versioni recuperate dall'archivio storico del web Wayback Machine) dimostrando che il documento risulterebbe essere quello del 2006;

   13 maggio 2020 la direzione Europa dell'Oms pubblica un documento titolato «An unprecedented challengeItaly's first response to Covid-19», evidenziando le diverse criticità della gestione italiana della pandemia e delle stesse linee guida usate per decidere i casi su cui effettuare i tamponi. Un pool di ricercatori dell'Oms, avrebbero dimostrato che il piano pandemico vigente in Italia era del 2006, e soltanto riconfermato nel 2017;

   il rapporto, approvato dal direttore europeo dell'Oms Hans Kluge e dalla chief scientist dell'Oms centrale Soumya Swaminatham, viene rimosso il giorno dopo, 14 maggio 2020, dal sito dell'Oms Europa;

   successivamente alla rimozione del documento, Report avrebbe ottenuto documentazione e fonti rilevanti relative a presunte pressioni sugli estensori del rapporto per ammorbidirne i contenuti già prima della pubblicazione sul sito Oms Europa, al fine di evitare un potenziale danno di immagine per il Ministero della salute e per il dottor Guerra;

   lo stesso rapporto veniva pubblicato il 13 agosto 2020 dal giornale britannico «The Guardian», assieme ad un dossier di 65 pagine, compilato dal Generale dell'esercito, Pier Paolo Lunelli, dal titolo «Italy's pandemic plan “old and inadequate”, Covid report finds» (il piano pandemico in Italia è vecchio e inadeguato) specificando che 10.000 degli oltre 35.000 decessi in Italia, sarebbero avvenuti per mancanza di protocolli anti-pandemici sufficienti;

   la misteriosa scomparsa del dossier dell'Oms, viene denunciata anche dal Luca Fusco, presidente del «Comitato Noi denunceremo», che assiste le famiglie delle vittime del Covid-19 e chiederanno conto in diverse sedi del mancato aggiornamento del piano pandemico;

   il 2 novembre 2020, Report, con il servizio «Virus e segreti di Stato», illustra la dinamica dei fatti e le responsabilità della rimozione, nonché le mancate risposte del Ministro Speranza, del capo delle comunicazioni globali dell'Oms Gabriella Stern e del dottor Tedros, DG OMS, sulla rimozione del rapporto;

   l'Oms avrebbe utilizzato fondi da un grant del governo del Kuwait per produrre il rapporto «An unprecedented challenge» con l'obiettivo, come si legge nel rapporto stesso, «to share it with other countries finding their way through the Covid-19 epidemic» ma la rimozione, avrebbe causato un danno a tutti gli stakeholders internazionali che avrebbero potuto giovare di quel rapporto per salvare vite umane nei loro rispettivi Paesi;

   in data 5 novembre 2020, risulterebbe che la Procura di Bergamo abbia audito il dottor Guerra relativamente alla preparazione pandemica del Paese. Non risulterebbe invece alcuna iniziativa dell'Oms né verso il dottor Guerra, né di tutela dei ricercatori che hanno stilato il rapporto, né di smentita alle ricostruzioni di Report –:

   quali iniziative a carattere d'urgenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di chiarire, per quanto di competenza, le responsabilità riportate sotto il profilo amministrativo.
(4-07862)