ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07860

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 443 del 18/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 18/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07860
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Venerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   dal 1992 l'università per stranieri di Perugia si è specializzata nell'insegnamento della lingua e cultura italiana agli stranieri, nella comunicazione (istituzionale, politica e pubblicitaria) e nelle relazioni internazionali, organizzate in un unico dipartimento;

   la riduzione monodipartimentale dell'ateneo è avvenuta negli ultimi anni ed ha contribuito ad una progressiva diminuzione del ruolo stesso del dipartimento, che, nei fatti, secondo quanto riportato nel numero di Micropolis di ottobre 2020 (supplemento umbro del quotidiano Il Manifesto), è risultato essere una sorta di duplicato del Rettorato, il quale tende a limitarne l'autonomia;

   negli ultimi anni, tre direttori del dipartimento si sono dimessi in conflitto con i propri rettori, l'Alta Scuola di lingua e cultura è stata smantellata, la politica delle progressioni accademiche ha finito per prevalere sugli interessi dell'Istituzione;

   l'università per stranieri di Perugia, nell'ultimo decennio, è stata attraversata da diverse inchieste giudiziarie e difficoltà finanziarie. Il recente caso «Suarez» rappresenta solo l'ultimo di una serie di filoni di inchiesta che hanno portato l'università sotto i riflettori;

   il bilancio consuntivo del 2018 non è stato approvato dal collegio dei revisori dei conti;

   mentre nella relazione del Nucleo di valutazione ci si sofferma, in particolare, sulle criticità relative alle politiche di reclutamento e sulle criticità protratte per diminuzione della capacità di autofinanziarsi da parte dell'ateneo. Il trend negativo è stato confermato sul bilancio preventivo del 2019, che evidenzia una condizione di progressivo impoverimento delle risorse, dell'offerta didattica e del patrimonio di studenti dell'ateneo e, nonostante questo, l'ateneo ha bandito 4 concorsi da PO nel 2019, conclusisi con la mancata chiamata dell'unica vincitrice esterna;

   ancora il 22 settembre 2020, quando il caso Suarez era già scoppiato, il direttore di dipartimento ha fatto approvare altri tre posti da ordinario per rassegnare subito dopo le dimissioni;

   rispetto al bilancio unico di previsione 2020-2022, il collegio dei revisori ha raccomandato una prudente attuazione delle azioni di reclutamento che tenga conto del decremento previsto delle iscrizioni e della sostenibilità finanziaria che, ad oggi, sembra essere garantita prevalentemente dall'utilizzo delle riserve di patrimonio netto;

   ciò che occorre sottolineare è la mancanza di una risposta adeguata da parte dei vertici dell'ateneo rispetto a quanto accadeva al suo interno e alla gestione dello stesso;

   dopo il «caso Suarez» l'università si ritrova di fatto senza una direzione: la rettrice ha rassegnato le dimissioni; il direttore generale non intende fare un passo indietro; solo il 14 dicembre 2020, su esplicita richiesta dell'Anac, il consiglio di amministrazione dell'ateneo ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del direttore generale, che conserva il suo posto da EP, nonostante la sospensione dal ruolo di otto mesi della Procura;

   da quanto si apprende il regolamento per la disciplina della chiamata dei professori di I e II fascia dell'università per stranieri di Perugia non recepirebbe le direttive Anac e ministeriali relative al codice etico e al codice di condotta e l'ateneo non si sarebbe dotato di una disciplina che regoli il conflitto di interessi nei casi che coinvolgano il rettore;

   a parere dell'interrogante un rilancio dell'università per stranieri di Perugia può passare soltanto dalla capacità delle sue forze interne di liberare l'istituzione dalla morsa degli interessi di potere extra universitario che ne hanno limitato la crescita e ne stanno iniziando a decretare la dissoluzione. L'unica soluzione per gestire tale transizione sarebbe quella di un commissariamento da parte del Ministero dell'università e della ricerca –:

   di quali elementi sia a conoscenza il Ministro interrogato circa i fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere, compresa l'ipotesi di un commissariamento dell'ateneo qualora sussistano i presupposti di legge, al fine di rilanciare l'università per stranieri di Perugia, importante patrimonio per l'Umbria e per il Paese.
(4-07860)