ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07844

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 17/12/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 17/12/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 27/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 17/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07844
presentato da
MANTOVANI Lucrezia Maria Benedetta
testo presentato
Giovedì 17 dicembre 2020
modificato
Domenica 27 dicembre 2020, seduta n. 446

   MANTOVANI, DEIDDA, GALANTINO, CIABURRO. — Al Ministro per gli affari europei, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel gennaio 2019, la Commissione europea ha invitato le autorità competenti ad adattare la legislazione nazionale per garantire che pagassero le tasse sugli utili da attività economiche, come le altre società nel Paese e in linea con le norme dell'Unione europea;

   nel novembre 2019 la direzione generale Competition, ovvero la direzione generale della Commissione europea deputata a vigilare sul rispetto delle regole comunitarie in tema di concorrenza e libero mercato, annunciava di aver aperto un'indagine approfondita per verificare se l'esenzione fiscale garantita dalla legge italiana ai porti sia in linea con il regolamento europeo in tema di aiuti di Stato, così come previsto dall'articolo 108, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

   la comunicazione della Commissione europea 2020/C7/03, pubblicata in Gazzetta ufficiale europea, dichiara che: «la Commissione conclude in via provvisoria che l'esenzione dall'imposta sul reddito delle società di cui beneficiano le autorità di sistema portuale italiane costituisce un aiuto di Stato incompatibile ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e che l'aiuto in questione si configura come aiuto esistente»;

   la Commissione europea ha chiesto all'Italia, in data 4 dicembre 2020, di abolire le esenzioni dall'imposta sulle società concesse alle autorità portuali sul proprio territorio, allineando il proprio regime fiscale alle norme dell'Unione europea sugli aiuti di Stato, entro il 1° gennaio 2022;

   come riportato in data 9 dicembre 2002 dal quotidiano Italia Oggi secondo il Commissario alla concorrenza Verstager: «L'esenzione dall'imposta sulle società concessa ai porti italiani fornisce loro un vantaggio selettivo in violazione delle norme dell'Unione europea», ha aggiunto Vestager, «in particolare l'esenzione fiscale non persegue un chiaro obiettivo di interesse pubblico, come la promozione della mobilità o del trasporto multimodale. Il risparmio fiscale generato può essere utilizzato dal porto per finanziare qualsiasi tipo di attività o per sovvenzionare i prezzi praticati dai porti ai clienti a scapito dei concorrenti e di una concorrenza leale»;

   sempre dalle colonne del sopra citato quotidiano è possibile leggere quanto dichiarato dal presidente di Federlogistica, Luigi Merlo il quale ha acceso i riflettori sulla necessità di un intervento da parte del Governo: «è necessario che la risposta del Governo italiano sia ferma e immediata», ha affermato. «Imporre sulle autorità portuali forme di tassazione analoghe a quelle delle società private, senza entrare nel dettaglio delle attività regolate, significherebbe distruggere l'intero sistema sul quale si regge la portualità italiana. Il rischio è imporre extracosti che si ripercuoterebbero sull'efficienza del sistema e sulle società concessionarie»;

   vi è piena consapevolezza dell'inderogabilità e della necessità di armonizzare l'ordinamento italiano, anche alla luce di quanto già recepito in materia da Paesi Bassi, Belgio e Spagna, a quanto previsto dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea –:

   se il Governo abbia elaborato in via preventiva i perimetri all'interno dei quali le attività, gestite dalle autorità di sistema portuale, dovranno essere qualificate come imponibili, indicando altresì i ricavi e i costi da prendere in considerazione al fine di non creare elementi di incertezza normativa in un momento particolarmente difficile per l'economia e l'occupazione.
(4-07844)