ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: SILLI GIORGIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 17/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/12/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07830
presentato da
SILLI Giorgio
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   SILLI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri . – Per sapere – premesso che:

   la cosiddetta «seconda ondata» della pandemia da COVID-19 ha determinato la necessità di predisporre nuove misure restrittive;

   tali misure restrittive hanno comportato la limitazione della libertà di movimento delle persone, circoscritta alla sussistenza di specifici e comprovati motivi;

   le misure hanno, altresì, inciso sul settore del commercio, stabilendo la chiusura dei centri commerciali, almeno, nei giorni festivi e prefestivi;

   è evidente che le misure restrittive comportano un notevole calo del giro di affari delle attività del commercio;

   per far fronte a tale calo, il Governo ha predisposto, ad oggi, 4 decreti-legge volti a prevedere misure di ristoro per le attività danneggiate, individuate attraverso i codici Ateco;

   è emersa, sin da subito, l'esclusione dai ristori di molteplici settori del commercio. Ha avuto notevole risonanza, in particolare, l'esclusione del settore del commercio di calzature;

   proprio per tali ragioni, con il susseguirsi dei decreti-legge «ristori», il Governo ha tentato di completare il novero delle attività del commercio, al fine di garantire a tutti il giusto sostegno;

   ad oggi, tuttavia, permane la rilevante (ed avviso dell'interrogante ingiustificata) esclusione dai ristori del codice Ateco 477130, relativo al «commercio biancheria, camiceria e maglieria»;

   il settore, invero, è composto sovente da piccole attività familiari, che si sono viste private (soprattutto, ma non solo, nelle regioni in cui sono applicate le misure più restrittive) di gran parte delle risorse necessarie al proprio sostentamento;

   inoltre, le attività che si occupano della commercializzazione di tali articoli non sono che lo sbocco finale di una filiera molto importante dal punto di vista economico, che rappresenta altresì una bandiera del made in Italy;

   il settore, peraltro, non è certo insignificante dal punto di vista occupazionale e, dunque, la definitiva chiusura di tali attività non può che avere effetti negativi dal punto di vista della perdita di numerosi posti di lavoro;

   la problematica è stata sottolineata, altresì, dalla Confcommercio di Grosseto, che ha sollecitato la definizione di indennizzi anche per le categorie ancora escluse dalle misure di sostegno economico, in particolare i negozi di camicie e maglierie –:

   se sia intenzione del Governo adottare iniziative volte a porre tempestivamente rimedio all'esclusione segnalata in premessa, prevedendo che in particolare alle attività di cui al codice Ateco 477130 («commercio biancheria, camiceria e maglieria») venga riconosciuto un sostegno, sotto forma di contributo a fondo perduto, in ragione delle conseguenze negative delle misure restrittive in vigore.
(4-07830)