ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07813

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07813
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   CIABURRO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   come noto, la crisi da Covid-19 ha ridotto i depositi di liquidità in capo a cittadini e imprese, obbligando lo stanziamento di risorse in forma emergenziale mediante continui e successivi decreti-legge;

   le forme di ristoro finora disposte con i predetti decreti-legge, come riportato dall'ufficio studi della Cgia di Mestre, hanno coperto mediamente solo il 25 per cento delle perdite subite, percentuale che scende al 2 per cento per le perdite subite dai ristoranti, al 3 per cento per quelle subite dai centri commerciali, e meno del 10 per cento per gli alberghi – senza menzionare i comparti che non hanno ancora ricevuto alcuna forma di ristoro;

   come riportato dal recente Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca centrale europea per il 2020, l'economia italiana è particolarmente sensibile al «cliff effect», effetto per il quale il simultaneo venir meno di gran parte delle moratorie sui prestiti, degli schemi di cassa integrazione, dei blocchi dei licenziamenti e degli aiuti diretti causerebbe un calo sostanziale dei meccanismi di sostegno dell'economia per il 2021, nonché il sostanziale collasso di interi settori dell'economia reale;

   nel caso italiano, le moratorie sui finanziamenti alle piccole e medie imprese sono state prorogate all'inizio del 2021, con una proroga per marzo 2021 unicamente per le attività turistiche e solo per i mutui, altre misure di carattere economico come finanziamenti alle imprese con garanzia statale e rinvii delle scadenze fiscali trovano spazio unicamente nella prima metà del 2021;

   secondo le stime più recenti, la decadenza del blocco dei licenziamenti al 31 marzo 2021, senza misure compensative a tutela delle imprese, comporterà esuberi per almeno 250.000 addetti, senza considerare i 420.000 occupati persi già a ottobre 2020, secondo i dati Istat, e senza considerare quei 600.000 posti di lavoro circa – secondo Banca d'Italia – salvati unicamente dalle misure anti Covid e dunque sensibili alla decadenza delle stesse nell'anno 2021;

   in assenza di clausole di salvaguardia e tutela per il tessuto imprenditoriale italiano, la recrudescente assenza di liquidità per le imprese, il venir meno di tutele e sussidi economici per quanto di modesta entità, sarà impossibile per le attività produttive sul territorio nazionale adempiere ai loro obblighi verso terzi, come ad esempio la corresponsione dei pagamenti per le forniture di materiali di lavoro, innescando un effetto a catena che rischia di incrementare il già incerto scenario economico delineato alle presenti premesse;

   a partire dal 1° gennaio 2021 entrerà in vigore il regolamento delegato (UE) n. 171/2018 della Commissione del 19 ottobre 2017, recante la nuova classificazione europea dello stato di inadempienza per le imprese nei confronti degli istituti di credito; il suddetto provvedimento integra il regolamento (UE) n. 575/2013;

   il predetto regolamento è caratterizzato da soglie estremamente basse: sarà sufficiente avere un arretrato di oltre 90 giorni nei confronti di una banca, superiore all'1 per cento dell'esposizione totale verso l'istituto di credito, con una soglia minima (scoperto) di 100 euro per le persone fisiche e di 500 euro per le imprese, per essere segnalati alla Centrale Rischi della Banca d'Italia, rendendo impossibile l'accesso al credito bancario;

   l'attuazione di tale normativa nel contesto economico italiano delineatosi per il 2021 è destinato a comportare il fallimento a catena di numerose attività produttive –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere, per:

    a) fornire una clausola di salvaguardia alle imprese in luce delle evidenze di cui in premessa;

    b) rinviare l'entrata in vigore del regolamento (UE) n. 171/2018 e collegati fino alla fine della crisi pandemica da Covid-19;

    c) scongiurare effetti di disoccupazione di massa alla fine del blocco dei licenziamenti.
(4-07813)