ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07812

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRASSINI REBECCA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
DE MARTINI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
FOSCOLO SARA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07812
presentato da
FRASSINI Rebecca
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   FRASSINI, BOLDI, DE MARTINI, FOSCOLO, LAZZARINI, LOCATELLI, PANIZZUT, PAOLIN, SUTTO, TIRAMANI e ALESSANDRO PAGANO. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   una serie interminabile di errori, intoppi, stalli, rinvii e ritardi: è la paradossale Odissea che stanno vivendo – ma sarebbe più corretto dire, subendo – oltre venticinque mila medici che hanno partecipato all'ultimo concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria;

   l'incapacità degli organi di Governo è emersa sin dalle prime fasi del concorso, già in sede di predisposizione del bando, i cui requisiti di ammissione hanno provocato ricorsi – tra gli altri – dei candidati iscritti al corso di formazione in medicina generale;

   nel corso dell'estate, si sono registrati ritardi nella pubblicazione delle informazioni essenziali per sostenere il concorso, come quelle sul numero dei candidati, sul numero dei posti disponibili per le scuole, sulla data del test e sulle procedure di sicurezza da mettere in atto per tutelare i partecipanti dal rischio di contagio da Sars-CoV-2. Tali informazioni sono state divulgate, nella loro interezza, solamente in data 16 settembre 2020, ad appena 6 giorni dalla prova, svoltasi il successivo 22 settembre;

   si è arrivati così alla fase successiva, relativa alla graduatoria, che, dopo ulteriori ritardi, annunci e smentite, è stata pubblicata il 26 ottobre 2020. Peraltro, la graduatoria è stata pubblicata senza il relativo cronoprogramma che – tanto per cambiare – è stato rimandato da un avviso del Ministero dell'università e della ricerca al successivo 9 novembre 2020;

   consta agli interroganti che il 2 novembre 2020, senza alcuna forma di preavviso, il portale online ha consentito ai candidati in graduatoria di selezionare le sedi in cui immatricolarsi sulla base della loro posizione. Questa procedura, la cui data di avvio avrebbe dovuto essere annunciata nel cronoprogramma, è rimasta attiva per circa mezz'ora. Dopo di ciò, il portale è stato resettato: il Ministero ha annullato le scelte operate dai candidati, alludendo a un presunto bug informatico che è andato così ad aggiungersi ai precedenti bug burocratici;

   tra il 28 novembre e il 1° dicembre 2020, dopo un'ulteriore serie di annunci e smentite, è stato effettivamente consentito ai candidati di selezionare le sedi di interesse. Da lì in poi, peraltro, un nuovo stallo, relativo alle assegnazioni. A quanto consta agli interroganti, queste ultime saranno comunicate solamente in data successiva al 15 dicembre 2020, dopo la decisione del Consiglio di Stato su un ulteriore ricorso giurisdizionale che nel frattempo era stato promosso da alcuni candidati contro l'annullamento di un quesito della prova (il numero 87) che lo stesso Ministro dell'università e della ricerca ha definito via Facebook «difficilmente interpretabile»;

   dunque, a oltre due mesi dallo svolgimento della prova, svoltasi il 22 settembre 2020, i candidati medici che hanno partecipato al concorso rimangono nell'incertezza più assoluta, costretti ad attendere l'assegnazione alle scuole di area sanitaria;

   la situazione è chiaramente «kafkiana» e lo diventa ancora di più se si considera che il nostro Servizio sanitario nazionale ha urgente bisogno di nuovi medici, per sopperire alle carenze di organico, per preparare la campagna vaccinale e per fronteggiare la maggiore pressione dovuta alla pandemia da Covid-19 –:

   se i Ministri interrogati non ritengano di dover intervenire con la massima priorità e urgenza per sbloccare la situazione di stallo e per consentire alle migliaia di medici che ne hanno diritto di avviare il loro percorso di specializzazione.
(4-07812)