Legislatura: 18Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Primo firmatario: LOCATELLI ALESSANDRA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 16/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORGHI CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 MOLTENI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 11/05/2021 SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/05/2021
CONCLUSO IL 11/05/2021
LOCATELLI, CLAUDIO BORGHI, MOLTENI e ZOFFILI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
sono notizie di stampa dell'ultima settimana i continui episodi di risse tra adolescenti tutti minorenni che si danno appositamente appuntamento tramite i canali dei social network;
il fenomeno che ha fatto più scalpore, non fosse altro per la sua entità, ovvero la partecipazione di centinaia di giovani, e perché è stato solo il primo in ordine temporale, è stato quello che è avvenuto sulla Terrazza del Pincio, nel pieno centro di Roma, ma l'elenco di episodi similari si sta allungando di ora in ora e riguarda tutta Italia;
da quel giorno sui canali social si è rincorso un vero e proprio tam-tam finalizzato a replicare la bravata e, infatti, al Pincio l'episodio si è ripetuto anche il sabato successivo ed è sconvolgente dover constatare che il ragazzo più grande avesse solo 14 anni, poi ci sono stati altri casi analoghi a Gaeta, in provincia di Latina, dove sono intervenute le forze dell'ordine in via Marina di Serapo, dopo una segnalazione al 113, che hanno messo in fuga i giovani, tutti tra i 15 e i 25 anni;
a Venezia, circa una quarantina di giovani si sono trovati in campo Bella Vienna, alle spalle di Rialto, subito dopo la chiusura dei locali alle 18, e hanno partecipato a una maxi rissa, alcuni di loro erano palesemente in stato di alterazione psico-fisica da alcolici, con lo stesso schema, intorno alle 18 di domenica 13 dicembre 2020, è cominciata una rissa tra ragazzi in piazza Volta, a Como, dove sono dovute intervenire le forze dell'ordine, Polizia di Stato e polizia locale, per sgomberare la piazza e sedare gli animi;
sempre in provincia di Como, c'è stato un episodio anche ad Albate, in piazza Tricolore, dove sono stati coinvolti anche degli adulti sui cinquanta anni contro un gruppo di giovani e la peggio è toccata ad un agente della polizia locale che è finito in ospedale per un violento calcio in faccia;
ad aggravare la circostanza c'è il contesto dovuto alla pandemia da COVID-19 e il fatto che, dai video e dalle immagini che sono state diffuse con riguardo ai diversi episodi, la maggior parte dei ragazzi che partecipavano non indossavano la mascherina oppure la portavano abbassata ed è il motivo che ha fatto intervenire le forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa per disperdere gli assembramenti;
alla luce di tutti i fatti avvenuti, oggi si può affermare che l'ipotesi più concreta sia quella che la rissa organizzata non sia stata casuale, come stanno cominciando a pensare i magistrati che stanno indagando, ma che i protagonisti possano essersi dati volutamente appuntamento sui canali social forse per un regolamento di conti, legato a precedenti discussioni o, semplicemente, per una moda del momento –:
se ritenga opportuno intervenire quanto prima per contrastare il fenomeno illustrato in premessa e quali misure intenda adottare per arginarlo al più presto.
(4-07799)
Risposta. — L'interrogante, con l'atto di sindacato ispettivo in esame richiede quali misure siano state adottate, in un'ottica di prevenzione e contrasto al fenomeno riconducibile ad alcuni episodi di risse conseguenti ad assembramenti di gruppi di giovani, organizzati appositamente con il ricorso a canali di social network.
Più in particolare vengono richiamati alcuni recenti episodi accaduti a Roma, Gaeta, Venezia e Como.
Al riguardo, si rappresenta che il primo di essi, avvenuto a Roma il 5 dicembre 2020, è relativo a un nutrito gruppo di giovani (qualche centinaio), che si sono riuniti sulla terrazza del Pincio. Nella circostanza, a seguito di aggressioni che hanno coinvolto alcuni componenti dei gruppi convenuti sul posto, sono intervenute pattuglie della Polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri.
Tale intervento sinergico delle forze dell'ordine, poste a presidio degli snodi nevralgici della Capitale, come pianificato in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha consentito il ripristino dell'ordine pubblico e il rispetto delle prescrizioni relative all'emergenza sanitaria in corso.
Un successivo confronto tecnico-operativo è stato realizzato subito dopo, il 7 dicembre 2020, sempre in ambito di comitato provinciale, al fine di esaminare tutti gli elementi informativi raccolti ed analizzare l'accaduto.
L'attività investigativa svolta ha consentito di identificare e deferire all'autorità giudiziaria 4 giovani per il reato di «lesioni aggravate», nonché di sanzionare amministrativamente altre 15 persone per violazioni inerenti alla normativa anti-Covid.
Per quanto concerne gli episodi avvenuti a Gaeta (Latina), riguardanti due segnalazioni di rissa, si evidenzia che, nel primo caso, relativo all'aggressione di un diciannovenne di Gaeta da parte di un gruppo di ragazzi, l'attività investigativa svolta ha consentito di deferire all'autorità giudiziaria tre dei cinque aggressori, di età compresa tra i 17 e i 18 anni.
Nel secondo episodio, la Polizia di Stato, prontamente intervenuta sul posto, non ha trovato riscontri a quanto segnalato, ma in ogni caso ha proceduto all'identificazione di alcuni giovani presenti.
Con riferimento all'episodio della rissa avvenuta a Venezia, richiamato nell'interrogazione, si informa che sul luogo (Campo Cesare Battisti, ex Campo Bella Vienna) sono intervenuti due equipaggi della polizia locale, un equipaggio dell'Arma dei carabinieri e un equipaggio della volante lagunare della questura di Venezia, che hanno provveduto all'identificazione di diversi appartenenti ai gruppi coinvolti, al fine di prevenire ulteriori criticità.
Sui fatti verificatisi a Como, con particolare riferimento all'episodio avvenuto in piazza del Tricolore, dalle indagini è emerso che due giovani sono stati aggrediti da un gruppo di cinque uomini adulti, tra i quali era presente anche un soggetto già noto alla questura, con diversi precedenti penali e di polizia.
Sul luogo sono intervenute le volanti della questura e gli uomini della polizia locale ed al termine degli accertamenti è stata trasmessa all'autorità giudiziaria un'informativa di reato, unitamente alle analisi delle immagini acquisite tramite i sistemi di videosorveglianza, nonché ai verbali di sommarie informazioni rese dai soggetti identificati. Le indagini sono tuttora in corso.
Nel complesso appare opportuno evidenziare che mentre gli episodi accaduti a Roma si collegano a un evento organizzato sui social e quindi, in qualche modo, preparato, altri episodi relativi a risse tra giovani, come nel caso di Venezia e Como, non hanno nulla a che fare con il ricorso ai social media, non sono stati organizzati preventivamente e costituiscono dunque eventi episodici legati a motivazioni estemporanee e a contesti locali. Di conseguenza, essi sembrano presentare matrici tra loro diverse e non vanno letti come un fatto unitario.
Fermo restando quanto appena rilevato e in relazione al fenomeno richiamato nell'interrogazione in esame, preme evidenziare come il Ministero dell'interno, tramite la Polizia postale e delle comunicazioni, svolga una quotidiana attività di monitoraggio della rete, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati informatici, nonché alla segnalazione agli organi competenti di eventi e contesti significativi sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Occorre rilevare, altresì, come l'attuale emergenza sanitaria causata dal Covid-19 con il conseguente lockdown abbia contribuito ad aumentare, in modo significativo, la presenza online degli utenti della rete, sia minori che adulti, con conseguente incremento delle iniziative intraprese a vario titolo sui social network, talvolta connotate da finalità illecite.
In tal senso, l'attività di controllo virtuale del web è assicurata sia a livello centrale che periferico, attraverso le articolazioni territoriali.
Si segnala che oltre al monitoraggio continuo della rete, la polizia postale, anche con l'utilizzo degli strumenti forniti dalla didattica a distanza, è impegnata nella realizzazione di campagne di educazione al corretto uso delle tecnologie, con l'obiettivo di istruire gli adolescenti sulle conseguenze derivanti dalle diverse tipologie di condotte tenute online.
In tale contesto si evidenzia, nell'ambito delle attività di prevenzione, l'avvio di un'innovativa campagna di sensibilizzazione, denominata Progetto «Blue box», concepita proprio al fine di fornire supporto ai minori e alle famiglie nel caso in cui emergano problematiche connesse all'uso improprio del web e dei social network, nonché a episodi di bullismo e autolesionismo. Allo scopo di costruire un rapporto di fiducia con i minori, mettendoli in guardia dai pericoli del web e fornendo loro ogni utile indicazione, le questure hanno organizzato specifici eventi presso le scuole e i luoghi di aggregazione giovanile, servendosi di postazioni mobili utilizzate per raccogliere eventuali segnalazioni, anche in forma anonima.
Si assicura, in conclusione, che il Ministero dell'interno continuerà a mantenere costante ed elevata l'attenzione sulle problematiche rappresentate nell'interrogazione, al fine di adottare ogni ulteriore efficace iniziativa nell'ambito della prevenzione e del contrasto al fenomeno.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ivan Scalfarotto.