ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07787

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/12/2020
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 21/12/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 10/09/2021
Stato iter:
10/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/09/2021
CINGOLANI ROBERTO MINISTRO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/01/2021

SOLLECITO IL 09/03/2021

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 10/09/2021

RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/09/2021

CONCLUSO IL 10/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07787
presentato da
FIORINI Benedetta
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   FIORINI, MURELLI, VINCI e CAVANDOLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   durante il primo weekend di dicembre 2020 l'Italia si è ritrovata nella morsa del maltempo. Gravemente colpite sono state le regioni del Nord, tra cui anche l'Emilia-Romagna dove si sono verificati allagamenti, esondazioni e frane. Le immagini trasmesse dalle emittenti televisive hanno evidenziato la gravità degli eventi che le previsioni meteorologiche avevano previsto;

   in poche ore sono stati centinaia gli interventi dei vigili del fuoco e della Protezione civile impegnati a soccorrere la popolazione, rimuovere detriti e alberi, arginare frane e intervenire a supporto di abitazioni, ma anche di negozi e aziende travolte dal fango e già duramente colpite dai danni economici della pandemia;

   ad aggravare la già complicata situazione dei soccorsi non sono mancate le complicazioni legate al COVID-19, infatti, i soccorritori hanno dovuto porre maggiore attenzione ai positivi e quarantenati da isolare rispetto agli altri sfollati;

   al momento, è ancora presto per stimare i danni ma secondo Coldiretti Modena, da una prima conta, sono stati coinvolti 4 mila ettari di campagne e 200 aziende agricole per la rottura dell'argine del Panaro nei pressi di Gaggio;

   infatti, la mattina del 6 dicembre 2020, la falla ha provocato l'inondazione del territorio che da Castelfranco Emilia arriva a Nonantola e alle porte di Modena;

   la voragine di 55 metri è stata tamponata in emergenza in attesa di un intervento risolutivo. La zona della rottura è vicina a quella di un analogo evento verificatosi il 19 gennaio 2014 che ha alluvionato Bastiglia e Bomporto. La relazione tecnica post alluvione segnalava che i rischi erano dovuti alle tane scavate dagli animali;

   tecnici, esperti e comitati negli anni hanno evidenziato i rischi del nodo idraulico nel modenese ma sono rimasti inascoltati, vista la situazione attuale;

   da quanto riportato da organi di stampa, le casse di espansione del Panaro, a cui manca ancora il collaudo dopo circa 40 anni dalla costruzione, non sarebbero state attivate pienamente per alleggerire la pressione sull'argine spezzato;

   la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha presentato atti di sindacato ispettivo per evidenziare la carenza della messa in sicurezza di ponti e fiumi, in previsione delle stagioni invernali, per evitare danni a persone e a cose;

   alla popolazione colpita, sia famiglie che attività produttive, oltre al supporto momentaneo, servono risarcimenti immediati per tornare quanto prima nelle abitazioni e riprendere le attività lavorative –:

   quali iniziative siano state intraprese per affrontare la grave situazione di dissesto idrogeologico delle zone alluvionate e se, in seguito all'allerta, siano stati effettuati sopralluoghi nell'area coinvolta;

   se l'entità dei danni causati dalla rottura dell'argine sarebbe stata inferiore con il pieno utilizzo delle casse di espansione e quale sia lo stato del procedimento di collaudo, i motivi del ritardo, il cronoprogramma e i costi, considerando anche gli eventuali ammodernamenti e adeguamenti necessari dalla progettazione ad oggi;

   se le abitazioni e gli insediamenti produttivi vicini alle casse di espansione siano al sicuro da rischi di alluvione con l'utilizzo a pieno dell'opera come progettata;

   se sia veritiero che siano stati alcuni cittadini castelfranchesi, trovatisi allagati al mattino, ad aver allertato le autorità e quali siano le procedure di alert verso i residenti nelle adiacenze di via Tronco a Castelfranco Emilia e a chi siano affidate;

   se e quali controlli siano stati eseguiti per il controllo della fauna selvatica (nutrie e istrici) in attuazione delle norme vigenti;

   se non si convenga sulla necessità di provvedere tempestivamente con interventi strutturali e periodici sui ponti e fiumi della zona, oltre che di adottare iniziative, per quanto di competenza, in ordine alle responsabilità di questo disastro che era già annunciato;

   se e quali iniziative urgenti di ristoro siano state previste per le popolazioni e le attività colpite dagli eventi in premessa.
(4-07787)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 10 settembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 562
4-07787
presentata da
FIORINI Benedetta

  Risposta. — Con riferimento alle iniziative intraprese per affrontare le criticità connesse al rischio idraulico nelle zone colpite dall'alluvione provocata dalle esondazioni del torrente Tiepido in prossimità della confluenza nel fiume Panaro, la regione Emilia Romagna ha reso noto che, nell'immediato, sono stati attuati gli interventi di emergenza e soccorso, l'assistenza alla popolazione e il primo ripristino dei servizi pubblici essenziali.
  Lo scorso 7 dicembre la regione ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 24, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018, e ha stanziato 2 milioni di euro da destinare alle attività produttive colpite dall'alluvione.
  Sono, inoltre, in programma interventi finanziati in attuazione della pianificazione di bacino che, in particolare per il fiume Panaro, prevedono l'adeguamento del sistema arginale alla portata con tempo di ritorno cinquantennale con franco idraulico di un metro. Detti interventi sono stati in parte finanziati con le risorse stanziate dal decreto-legge n. 74 del 2014, convertito in legge n. 93 del 2014 per un importo di 20 milioni di euro, a copertura delle opere individuate come prioritarie nell'ambito di un progetto generale giunto al livello definitivo.
  Il progetto definitivo ha recentemente concluso positivamente il procedimento autorizzativo unico ai sensi dell'articolo 53, comma 1, lettera
a), legge regionale 21 dicembre 2017, n. 24. I lavori saranno appaltati a breve.
  Per quanto riguarda il Ministero della transizione ecologica, le risorse assegnate all'Emilia Romagna sono distribuite nel Fondo per la progettazione
ex articolo 55 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 che, come previsto dall'articolo 1, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 luglio 2016, consiste in 100 milioni di euro assegnati dal Cipe con delibera n. 32 del 2015 punto 1.4.
  Sono stati messi a disposizione della regione Emilia-Romagna circa 2,5 milioni di euro, destinati all'avanzamento delle attività progettuali fino al livello esecutivo di n. 20 interventi, che comportano opere da realizzare di importo complessivamente pari ad oltre 113 milioni di euro.
  In particolare, a dicembre 2019, a valere sul predetto «Fondo», è stato assegnato il finanziamento di 589.500 euro, per la progettazione di un intervento denominato «Manutenzione straordinaria dell'alveo e delle arginature dalla cassa di espansione al Po». L'intervento in questione prevede l'esecuzione di lavori ricadenti nei comuni di Bomporto, Camposanto, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Modena, Nonantola, Ravarino, San Cesario sul Panaro, Spilamberto, per un costo complessivo pari a 15 milioni di euro.
  Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 febbraio 2019 è stato adottato il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale. L'articolo 2, comma 1, di detto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prevede un piano stralcio 2019 recante elenchi settoriali di progetti e interventi immediatamente eseguibili, aventi carattere di urgenza e indifferibilità.
  Nell'ambito del suddetto Piano, sono stati assegnati alla regione Emilia-Romagna oltre 21 milioni di euro. Tali risorse hanno già consentito il finanziamento nella regione di n. 18 interventi, per i quali, nel 2019, è stata erogata l'anticipazione del 60 per cento dell'importo totale assegnato.
  Del predetto piano Piano fa parte anche la messa in sicurezza del fiume Panaro dalla strada provinciale 16 all'abitato di Marano sul Panaro, nel comune di Vignola. L'intervento, in corso di esecuzione per un importo di 1.280.000 euro è finanziato con delibera Cipe n. 35 del 24 luglio 2019, quale secondo stralcio di un intervento di complessivi 6.400.000 euro (fonte ReNDiS).
  In data 26 ottobre 2020 è stato sottoscritto il sesto atto integrativo all'accordo di programma del 3 novembre 2010 tra il Ministero dell'ambiente, oggi della transizione ecologica, e la regione Emilia-Romagna, finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, con il quale sono stati finanziati, a valere su risorse di bilancio del Ministero, n. 10 interventi per un totale di 15 milioni di euro, già trasferiti.
  Le risorse sono state prioritariamente attribuite agli interventi la cui progettazione è già stata finanziata con il «Fondo progettazioni» di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 luglio 2016.
  

Il Ministro della transizione ecologica: Roberto Cingolani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inondazione

conseguenza economica

corso d'acqua