ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07784

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: MUGNAI STEFANO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/12/2020
RIPANI ELISABETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07784
presentato da
MUGNAI Stefano
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   MUGNAI, D'ETTORE e RIPANI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 1959, ossia oltre sessanta anni fa, quando, a Figline Valdarno (Firenze), la Pirelli avvia il proprio stabilimento e comincia la produzione di «Steel cord» (cordicella metallica);

   nel 1975 l'azienda di Figline prende il nome di «Azienda Cord Metallico Spa della Società pneumatici Pirelli Spa», per identificare al meglio la propria produzione;

   nel 2013 si ha l'annuncio imprevedibile: la produzione dello «Steel cord» non rientra più nei piani della Pirelli, l'azienda valuta pertanto l'esternalizzazione;

   nel 2014 la Pirelli si libera di questo ramo vendendolo all'unico competitor europeo, Bekaert;

   nel 2018, come racconta la stampa, si aprì la vertenza della Bekaert di Figline Valdarno, che decise di delocalizzare e chiudere lo stabilimento con una procedura che prevedeva, dopo poco più di due mesi, la cessazione dell'attività e 318 licenziamenti;

   nel 2019, come appare dalle notizie delle agenzie stampa, Bekaert avvia una nuova procedura di licenziamento. Lo rende noto la stessa azienda, spiegando di aver avviato «come già previsto nell'accordo di ottobre scorso, e cioè entro i 75 giorni precedenti la scadenza della Cigs, la nuova procedura di licenziamento collettivo per il personale che sarà ancora in forze al 31 dicembre 2019»;

   in data 31 ottobre 2019, (come da comunicato stampa del Ministero dello sviluppo economico) presso il Ministero dello sviluppo economico si è tenuto il tavolo di monitoraggio riguardante il progetto di reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno della società Bekaert S.p.a. La riunione era presieduta dal vice capo di gabinetto del Ministero dello sviluppo economico Giorgio Sorial. Sono emerse durante la riunione due manifestazioni di interesse e due piani industriali pervenuti. La prima manifestazione di interesse proviene da parte della società Trafilerie Meridionali S.p.a., un'azienda abruzzese che opera da 60 anni nella produzione di bead wire. La seconda manifestazione di interesse proviene da parte di una cooperativa dei lavoratori;

   in data 30 settembre 2020, un gruppo di 100 lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno, come apparso sulla stampa locale, ha inviato una lettera all'allora neo presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, per chiedergli di «impegnarsi da subito, appena insediato, per risolvere questa cruciale vertenza che si trascina ormai dal 22 giugno 2018». Il 5 gennaio 2021 prossimo infatti terminerà la proroga-COVID della cassa integrazione guadagni (Cig) che riguarda al momento 178 persone;

   il 2 dicembre 2020 le sigle sindacali unitariamente dichiarano, come apparso sulla stampa: «Sulla reindustrializzazione ci sono stati impegni ben precisi presi da Governo e Regione ad ora completamente disattesi, come quello di una convocazione entro ottobre. Su Bekaert servono risposte urgenti: sono finiti i tempi. Se fosse impossibile la proroga oltre marzo della cassa straordinaria, la multinazionale belga aprirebbe la procedura di licenziamento entro il 15 di dicembre: un regalo amaro per 170 famiglie»;

   il 3 dicembre 2020 risponde sulla stampa la regione Toscana. La regione è in contatto con il Governo, e segnatamente con il Ministero dello sviluppo economico, per cercare una soluzione alla vertenza che riguarda i 170 operai della Bekaert. Ad annunciarlo è il consigliere per il lavoro Valerio Fabiani che segue la questione per conto del presidente della regione, Eugenio Giani –:

   se il Governo intenda convocare rapidamente un tavolo nazionale e istituzionale sulla crisi della Bekaert come annunciato nei primi giorni del mese di dicembre 2020 dalla regione Toscana;

   se il Governo intenda assumere iniziative al fine di prevedere la proroga della cassa integrazione straordinaria per i 170 lavoratori dello stabilimento, visto l'approssimarsi della scadenza della suddetta.
(4-07784)