ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07781

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FOSCOLO SARA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
DE MARTINI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07781
presentato da
FOSCOLO Sara
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   FOSCOLO, PANIZZUT, BOLDI, DE MARTINI, LAZZARINI, LOCATELLI, PAOLIN, SUTTO e TIRAMANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel corso della puntata di Striscia la notizia del 9 dicembre 2020, è andato in onda un servizio tutt'altro che rassicurante in merito alle mascherine prodotte nello stabilimento Fca di Mirafiori, distribuite presso le scuole italiane con tanto di logo della Presidenza del Consiglio dei ministri;

   a fronte delle segnalazioni pervenute da genitori e famiglie, che denunciavano il cattivo odore e la scadente consistenza dei dispositivi in questione, la troupe televisiva di Striscia la notizia ha sottoposto le mascherine chirurgiche ai tradizionali test e metodi di prova, selezionando tre confezioni a campione, riferibili a due lotti di produzione differenti;

   le prove eseguite hanno rivelato che:

    (i) il valore relativo alla capacità di filtrazione è risultato pari al 67 per cento per le mascherine riferibili al primo lotto e pari al 77 per cento per le mascherine riferibili al secondo lotto, rimanendo quindi in entrambi i casi al di sotto della soglia minima del 95 per cento stabilita dalla normativa tecnica UNI EN 14683:2019;
    (ii) le mascherine riferibili al secondo lotto hanno ottenuto un valore di respirabilità di 52,6 Pa/cm2, anch'esso disallineato rispetto allo standard richiesto dalla predetta normativa (< 40 Pa/cm2);

   dunque, in base ai test eseguiti dalla trasmissione, le mascherine di cui si discute, con il logo della Presidenza del Consiglio dei ministri – almeno quelle riferibili ai lotti campionati – non rispettano i requisiti minimi stabiliti dalla normativa vigente e, conseguentemente, non dovrebbero essere distribuite come mascherine chirurgiche, né al pubblico, né tantomeno agli studenti e agli alunni in ambito scolastico;

   invece, risulta che le suddette mascherine siano state effettivamente distribuite in questi mesi, che le stesse riportino sulla confezione la dichiarazione di conformità alla normativa tecnica e che l'Istituto superiore di sanità ne abbia validato la conformità stessa, rilasciando parere favorevole alla produzione, commercializzazione e utilizzo, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27;

   a fronte delle prove eseguite dalla trasmissione, Fca ha precisato che le mascherine prodotte nello stabilimento interessato vengono realizzate con i macchinari forniti dal Commissario straordinario Domenico Arcuri, con materie prime stabilite dalle autorità nazionali competenti –:

   se gli organi competenti abbiano mai sottoposto ad analisi le mascherine citate in premessa e, in caso negativo, per quali ragioni dette analisi non siano state condotte, nonostante le segnalazioni che ne hanno denunciato la scadente fattura e consistenza;

   se il Governo non ritenga opportuna l'esecuzione periodica di test a campione sulle mascherine chirurgiche, a prescindere dalla possibilità di ricorrere all'autorizzazione in deroga ai sensi del decreto-legge «cura Italia»;

   quali controlli e provvedimenti si intendano adottare a fronte dell'esito dei test citati in premessa.
(4-07781)