ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07748

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 440 del 09/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: CANTALAMESSA GIANLUCA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/12/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/12/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07748
presentato da
CANTALAMESSA Gianluca
testo di
Mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n. 440

   CANTALAMESSA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   Monte Echia è uno spuntone roccioso, interamente in tufo giallo, ubicato nella zona di Pizzofalcone, nel quartiere San Ferdinando di Napoli: il sito archeologico di Monte Echia, caratterizzato da alcuni resti della grande Villa di Licinio Lucullo, offre il belvedere che è una delle vedute più caratteristiche del Golfo di Napoli;

   il belvedere è attualmente in fase di ristrutturazione, e, nell'ambito dei lavori, si sta realizzando, dal 2005, l'ascensore di Santa Lucia che vorrebbe permettere un rapido collegamento coi sottostanti Borgo Santa Lucia e Borgo Marinari, oggi è costituito dalle rampe di Pizzofalcone;

   il comitato di Portosalvo e altre associazioni ambientaliste napoletane muovono da tempo numerose obiezioni circa la realizzazione dell'impianto di elevazione, in cemento armato, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, archeologico e culturale, il Monte Echia appunto, dal quale prende origine tutta la storia della città;

   l'enorme ascensore pubblico in costruzione altera – come sostiene il professor Giulio Pane, architetto e storico dell'architettura – il panorama e ignora le principali prescrizioni stabilite dal codice dei beni culturali e del paesaggio; inoltre si tiene inutilizzato lo storico ascensore adiacente al medesimo impianto in costruzione, che, con gli stessi finanziamenti europei, poteva essere recuperato al medesimo uso senza provocare danni al sito culturale;

   l'ascensore di Pizzofalcone taglia la visuale panoramica per una lunghezza di dodici metri, è costato circa 1 milione e 200 mila euro finanziati con il «Patto per Napoli», dopo una gestazione ultraventennale, dovrebbe entrare in funzione agli inizi del 2021, ospitando anche un bar;

   è già previsto che, solo dopo che il suddetto ascensore sarà entrato in funzione, inizieranno dei lavori di consolidamento del costone tufaceo di Monte Echia, finanziati con il ricorso a fondi derivanti dal Piano strategico per la città pari a circa 1 milione di euro;

   secondo quanto sostiene il geologo Riccardo Caniparoli i danni e i crolli alla Galleria Vittoria a Napoli, sono stati causati dai dissesti del Monte Echia – legati anche a progetti poco idonei per la linea 5 del metrò;

   risulta all'interrogante che i cittadini attendono dalle istituzioni il rispetto delle norme e l'autorizzazione per l'ascensore di Monte Echia ha creato non poca indignazione nella capacità di disattendere i provvedimenti che tutelano il territorio metropolitano e impediscono le modifiche che recano pregiudizio al paesaggio –:

   in relazione a quanto esposto in premessa, quali iniziative intenda assumere il Governo, per quanto di competenza, in ordine al progetto in questione, anche in considerazione dei cospicui fondi statali citati;

   se non ritenga opportuno chiarire, per quanto di competenza, la vicenda in maniera definitiva, in modo da pare una risposta ai tanti cittadini che aspettano un segnale da parte delle istituzioni, e indicare il modo in cui si intenda riprendere l'attività di ripristino dello status quo come prescritto dal codice dei beni culturali e del paesaggio, anche noto come codice Urbani.
(4-07748)