ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 440 del 09/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: BATTILOCCHIO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07738
presentato da
BATTILOCCHIO Alessandro
testo di
Mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n. 440

   BATTILOCCHIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   con provvedimento del 23 aprile 2020, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha deciso di dare conoscenza al Governo italiano del ricorso presentato nel marzo 2017, da alcuni agenti del Corpo, forestale dello Stato, soppresso dal decreto legislativo n. 177 del 2016 in esecuzione della cosiddetta legge Madia, legge n. 124 del 7 agosto 2015, invitandolo, in via preliminare, a esplorare la possibilità di una regolamentazione amichevole;

   entro il 19 novembre 2020, il Governo italiano avrebbe dovuto far pervenire alla cancelleria della Cedu le proposte di soluzione amichevole, in relazione all'ipotesi di violazione della convenzione europea individuata dalla stessa, riguardante la privazione di alcuni diritti fondamentali del personale del soppresso Corpo forestale dello Stato transitato all'Arma dei Carabinieri e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, quali quello di una piena libertà di partecipare ad associazioni sindacali e di scioperare;

   l'Unione generale lavoratori – Federazione nazionale corpo forestale dello Stato (Ugl-Cfs) e il sindacato autonomo polizia ambientale forestale (Sapaf) hanno presentato al Comitato europeo per i diritti sociali – Ceds, il reclamo n. 143 del 2017 inerente la violazione degli articoli 1§2, 5 e 6§2 della Carta sociale europea (rivista), alla luce dell'articolo G e dell'articolo E letto in combinato disposto con gli articoli 5 e 6§2 della stessa Carta, a seguito della mutato status da civile a militare del personale del Corpo forestale transitato nell'Arma dei Carabinieri per effetto del succitato decreto legislativo;

   il 26 novembre 2019 veniva pubblicata dal Ceds, la decisione sul merito del reclamo n. 143/2017 nelle cui conclusioni viene riportato: «Per queste ragioni, il Comitato conclude: – Con nove voti contro cinque, che l'articolo 1§2 della Carta non è applicabile; – Con dodici voti contro due, che c'è una violazione dell'articolo 5 della Carta; - Con tredici voti contro uno, che c'è una violazione dell'articolo 6§2 della Carta.»;

   l'articolo 5 (diritti sindacali) della Carta sociale europea riporta: «Per garantire o promuovere la libertà dei lavoratori e dei datori di lavoro di costituire organizzazioni locali, nazionali o internazionali per la protezione dei loro interessi economici e sociali ed aderire a queste organizzazioni, le Parti s’ impegnano affinché la legislazione nazionale non pregiudichi questa libertà né sia applicata in modo da pregiudicarla. La misura in cui le garanzie previste nel presente articolo si applicheranno alla polizia sarà determinata dalla legislazione o dalla regolamentazione nazionale. Il principio dell'applicazione di queste garanzie ai membri delle forze armate e la misura in cui sonno 11 applicate a questa categoria di persone è parimenti determinata dalla legislazione o dalla regolamentazione nazionale.»;

   all'articolo 6 (diritto di negoziazione collettiva), si legge: «Per garantire l'effettivo esercizio del diritto di negoziazione collettiva, le Parti s'impegnano: 2. a promuovere, qualora ciò sia necessario ed utile, le procedure di negoziazione volontaria tra i datori di lavoro e le organizzazioni di datori di lavoro da un lato e le organizzazioni di lavoratori d'altro lato, per disciplinare con convenzioni collettive le condizioni di lavoro» –:

   quali siano le proposte di soluzione amichevole che il Governo italiano intenda far pervenire alla Cedu e le tempistiche per la loro trasmissione;

   con quali modalità e tempistiche il governo darà seguito alle conclusioni del Ceds pubblicate il 26 novembre 2019 sul merito del reclamo n. 143/2017.
(4-07738)