ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07736

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 440 del 09/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/12/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/12/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07736
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n. 440

   CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   come noto, in data 8 dicembre 2020, a fronte di un'alta marea di 138 centimetri, il Modulo sperimentale elettromeccanico (Mose) non è stato attivato, comportando l'allagamento del centro storico di Venezia, dei suoi esercizi commerciali, residenze, e palazzi di valore storico;

   nella notte del 4 dicembre 2020, a fronte di previsioni di acqua alta tra i 120 ed i 130 centimetri, il sistema Mose è stato attivato, salvaguardando regolarmente tutto il territorio veneziano;

   come riportato dal provveditore delle opere pubbliche del Nord Est, il Mose non è stato attivato poiché le previsioni operative avevano individuato un'alta marea di massimo 130 centimetri, soglia – secondo il protocollo operativo adottato – entro la quale non è necessaria l'attivazione dell'Opera;

   responsabile dell'opera sono un Commissario straordinario che, ai sensi dell'articolo 4, comma 6-bis, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, è nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e – in modo più ampio – il Presidente dell'autorità della Laguna di Venezia, carica istituita ai sensi dell'articolo 95 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, ed anche la nomina del suddetto Presidente è effettuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

   come dimostrato plasticamente dagli avvenimenti dell'8 dicembre 2020, che hanno mortificato la manifesta utilità del Mose ed umiliato l'intero territorio veneziano, i protocolli operativi stabiliti sulla base della gestione romana dell'opera sono per l'interrogante inadeguati alle effettive necessità del territorio;

   tale situazione di mala gestio deriva dall'affidamento della gestione dell'opera ad individui che, secondo l'interrogante, non hanno alcuna conoscenza teorica, e men che meno pratica, del contesto idrogeologico tipico della Laguna Veneziana, con la conseguenza che l'attivazione del Mose è affidata a previsioni effettuate senza una reale accortezza della realtà effettiva della Laguna e a enti completamente slegati dalle autorità territoriali con più competenze, come la regione Veneto e la città di Venezia;

   è evidente che la soglia dei 130 centimetri per l'attivazione dell'opera è del tutto inadeguata a bloccare l'invasione dell'alta marea nel centro di Venezia, che inizia ad allagarsi già con 110 centimetri –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere, anche normative, per modificare la soglia di attivazione minima del Mose a 110 centimetri di alta marea e per attribuire la gestione del Mose e della Laguna in capo alla città di Venezia ed alla regione Veneto.
(4-07736)