ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07732

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 440 del 09/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: PITTALIS PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07732
presentato da
PITTALIS Pietro
testo di
Mercoledì 9 dicembre 2020, seduta n. 440

   PITTALIS. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si apprende da fonti giornalistiche il ministro interrogato, con riferimento alla critica situazione in cui versa la magistratura onoraria, avrebbe reso una dichiarazione quantomeno discutibile, affermando come essa abbia la finalità di contenere il numero dei togati, pena la perdita di prestigio e la riduzione delle retribuzioni della Magistratura professionale;

   questa dichiarazione, purtroppo, manifesta, con le parole, una disattenzione, se non anche una sorta di disfavore, già ampiamente radicato nelle azioni del Governo. Sia consentito all'interrogante osservare peraltro — a margine — che il prestigio della magistratura professionale non si ottiene, certamente, relegando in una posizione di minorità o discredito la magistratura onoraria, bensì con un impianto organico di riforme, riguardanti, fra l'altro, il rapporto fra magistratura e politica da un lato, e fra magistratura e media dall'altro;

   i magistrati onorari rappresentano una categoria di lavoratori precari costantemente dimenticati dalle riforme degli ultimi anni: immessi nelle funzioni con concorso a titoli e poi prorogati con mandati a termine, pagati in gran parte esclusivamente a cottimo per udienza svolta o procedimento definito, senza previdenza e diritto alla pensione, senza tutele per maternità, malattia o infortuni, i magistrati onorari sono stati destinatari di una normativa a singhiozzo, largamente incompleta sotto il versante dei riconoscimenti e delle tutele. E ciò nonostante il rilievo ordinamentale sempre più significativo assunto dai magistrati onorari, sui quali, nel corso del tempo, le disfunzioni del sistema giustizia sono venute a scaricarsi a mo' di parafulmini;

   la situazione appena descritta, già assai gravosa, è stata ulteriormente peggiorata dalla pandemia: in questo contesto, infatti, l'endemica assenza di tutele e garanzie si è rivelata in tutta la sua drammatica portata. Da questo punto di vista, la denuncia presentata dalla Consulta dei magistrati onorari merita di trovare una eco in quest'aula e nelle nostre coscienze, e una risposta nelle nostre azioni concrete;

   non è superfluo ricordare come molti magistrati onorari siano rimasti negli uffici a garantire i servizi indifferibili e urgenti, le turnazioni di reperibilità e l'evasione del lavoro già preso in carico, svolgendo compiti che l'odierno sistema di pagamento a cottimo, ancorato quasi esclusivamente allo svolgimento delle udienze, non riconosce come remunerabili. Persino il contributo di solidarietà di 600 euro, previsto per tre mensilità, è stato, in moltissimi uffici, negato per la fase successiva all'11 maggio 2020 o decurtato delle misere indennità percepite per i pochi giorni di attività prestata, quasi a punire il magistrato virtuoso;

   nel corso di questa lunga crisi, sono stati presentati numerosi emendamenti, ordini del giorno e interrogazioni su questo tema: ma il Governo, a parte pochi riconoscimenti di contorno, non ha mai ritenuto di dar seguito alle istanze giunte dal Parlamento e dalle realtà del settore;

   il Governo non ha finora neppure ritenuto di dar seguito alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, che a luglio 2020 ha riconosciuto ai magistrati onorari il diritto a godere delle ferie retribuite, in modo analogo ai magistrati togati, così aprendo la via all'assimilazione fra le tutele dei lavoratori, pur tenendo ferma la differenza fra le due categorie;

   di fronte a questa chiusura, la magistratura onoraria ha annunciato il prossimo ingresso in stato di agitazione permanente, se il Governo non aprirà un confronto serio sul merito;

   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per fronteggiare le difficoltà connesse al regime giuridico e al trattamento economico della magistratura onoraria con particolare riguardo ai magistrati onorari già in servizio.
(4-07732)