ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07715

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 439 del 04/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: COVOLO SILVIA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 03/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 04/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07715
presentato da
COVOLO Silvia
testo di
Venerdì 4 dicembre 2020, seduta n. 439

   COVOLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la tempesta «Vaia» del 26-30 ottobre 2018 è un evento che si è verificato sul nordest italiano (interessando quasi esclusivamente l'area montana) a seguito di una forte perturbazione di origine atlantica che ha portato sulle regioni del nord-est persistenti piogge a partire dal 26 ottobre 2018. A questo si è aggiunto anche un fortissimo vento caldo di scirocco che, soffiando tra i 100 e i 200 km/h per diverse ore, ha distrutto 42.500 ettari di foreste e abbattuto oltre nove milioni di metri cubi di piante;

   le zone più colpite in Veneto sono state quelle dell'Agordino, del Cadore, del Feltrino, del Comelico, e del Vicentino (Altopiano di Asiago/Sette Comuni);

   sono stati rasi al suolo migliaia di alberi in particolare sull'Altopiano di Asiago/Sette Comuni (Val d'Assa e Piana di Marcesina), e, per quanto riguarda il bellunese, in Val Visdende, nell'alto Agordino (Rocca Pletore, Colle Santa Lucia, Caprile e Alleghe);

   a due anni da «Vaia» le amministrazioni comunali altopianesi si trovano di fare i conti con un esbosco che proseguirà ancora per circa 18 mesi e, nello stesso tempo, a dover avviare il ripristino delle strade silvopastorali, logorate dal passaggio dei camion forestali, e dei boschi e percorsi naturalistici sconvolti dalla tempesta; il tutto con la data di scadenza dello stato di emergenza prevista, da ultimo, per la fine del 2021;

   a seguito dello scatenarsi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e delle relative misure straordinarie di contenimento disposte mediante i vari decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, le attività di recupero del legname e pulizia dei boschi sono state notevolmente rallentate;

   questa catastrofe ha un grossissimo impatto ambientale ed economico per i territori interessati, mettendo in difficoltà la già fragilissima economia montana e i comuni interessati dalla tempesta, dove per almeno i prossimi trent'anni non si potranno più tagliare gli alberi e vendere legname –:

   quali provvedimenti urgenti il Governo intenda adottare, affinché sia prorogato lo stato d'emergenza fino alla fine del 2022 per consentire il termine dell'esbosco e il ripristino delle strade locali e dei percorsi naturalistici.
(4-07715)