ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 437 del 02/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/12/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07681
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 2 dicembre 2020, seduta n. 437

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:

   in un articolo apparso il 20 novembre 2020 su Panorama, il giornalista Fausto Biloslavo riporta una citazione attribuita a fonti governative che getta ombra sull'operato del Governo in merito alla vicenda dei pescherecci italiani sequestrati in Libia;

   seppur a seguito dello scandalo la Marina si sia addossata tutta la responsabilità del mancato intervento, la fonte rivela che la decisione politica in merito all'intervento era di spettanza del Ministro della difesa Lorenzo Guerini e che questo è stato informato dell'accaduto soltanto alle 8 del mattino del giorno dopo, quando oramai i pescherecci erano attraccati al porto di Bengasi;

   secondo la ricostruzione del giornalista, l'allarme sarebbe arrivato a bordo della nave militare Durand de La Penne alle 21:35. Secondo le dichiarazioni della fonte governativa, l'iter da seguire avrebbe previsto che il Capo di Stato maggiore della marina Giuseppe Cavo Dragone avrebbe chiamato il Capo di Stato maggiore della difesa, Enzo Vecciarelli. Vecciarelli avrebbe, poi, dovuto informare sia il Ministro della difesa che, il consigliere militare del Presidente del Consiglio, ammiraglio Carlo Massagli;

   il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha confermato di essere stato interessato del caso solo a tarda notte, dopo il tramonto dell'opzione militare. Successivamente, verso l'una, sono state attivate le soluzioni diplomatiche ed è stata avvisata l'ambasciata italiana a Tripoli;

   per ricapitolare la vicenda del mancato intervento, come emerge anche da fonti di stampa, la Farnesina è stata avvisata a cose già fatte, «il Ministro della difesa dormiva» e il Presidente del Consiglio dei ministri non risponde alle domande e agli atti di sindacato ispettivo sul tema;

   occorre, quindi, fare chiarezza sul fatto che la decisione di non intervenire sia stata presa in autonomia dai vertici militari, senza il coinvolgimento dei responsabili politici, o sia avvenuta con il consenso degli esponenti politici di Governo;

   secondo Guido Paglia, il problema sarebbe da ricercare nel fatto che il Capo di Stato maggiore della difesa Vecciarelli ha tenuto per sé il comando operativo di «Mare Sicuro» in luogo del Capo di Stato Maggiore della Marina. Sarebbe spettato a Vecciarelli, quindi, tenere i contatti con i vertici politici e informarli sulla vicenda, nel rispetto della catena gerarchica di comando;

   a giudizio dell'interrogante, dalle numerose dichiarazioni rese da ex alti ufficiali sulla vicenda, appare implausibile che il Ministro della difesa o un esponente del Governo non abbiano impartito l'ordine di non intervenire per impedire il sequestro dei pescatori di Mazara del Vallo;

   tendenzialmente, i vertici militari informano il Governo delle situazioni più delicate prima di agire al fine di ottenere un mandato politico da trasformare in ordini da impartire ai subalterni –:

   chi e quando abbia assunto la decisione di non intervenire;

   se il Ministro della difesa sia stato avvisato del fatto, quando e da chi;

   se il Presidente del Consiglio dei ministri sia stato avvisato del fatto, quando e da chi.
(4-07681)