ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07665

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 436 del 01/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 01/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/12/2020
Stato iter:
26/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2021
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/01/2021

CONCLUSO IL 26/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07665
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Martedì 1 dicembre 2020, seduta n. 436

   UNGARO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con la legge 11 marzo 2015, n. 35, è stato ratificato l'accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Turchia in materia di previdenza sociale, che ha sostituito la convenzione europea di sicurezza sociale ratificata da entrambi gli Stati;

   l'accordo si applica ai lavoratori dipendenti, autonomi, dipendenti pubblici e agli iscritti alla «gestione separata», e modifica le disposizioni in materia di legislazione applicabile e distacchi; in base all'articolo 3, l'accordo si applica, a prescindere dalla loro cittadinanza, alle persone che siano o siano state soggette alla legislazione di una o di entrambe le parti contraenti, nonché ai familiari e superstiti di tali persone;

   l'articolo 4 prevede che le persone residenti nel territorio di una delle parti contraenti godano degli stessi diritti e siano soggette ai medesimi obblighi previsti dalla legislazione dello Stato contraente nel cui territorio risiedono, come se fossero cittadini di tale Stato;

   nonostante quanto stabilito dall'articolo 4, risulta all'interrogante che ai lavoratori italiani distaccati in Turchia al seguito di imprese italiane e ai loro familiari (che rientrano nel campo di applicazione soggettivo dell'accordo in base all'articolo 7), non verrebbe garantita la parità di trattamento in materia di assistenza sanitaria e che tali lavoratori sarebbero costretti a contrarre assicurazioni private per non rischiare di restare senza le cure necessarie in caso di malattia od infortunio;

   risulta inoltre all'interrogante che le competenti autorità turche giustifichino tale grave violazione dell'accordo sulla base della mancata stipula tra le parti contraenti dell'accordo amministrativo che normalmente esplica le modalità di attuazione dell'accordo di base;

   con la risposta all'atto di sindacato ispettivo presentato al n. 4-00289 dell'11 gennaio 2019, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale confermava l'acquisita disponibilità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a riprendere il negoziato, di cui però non si conosce esito –:

   quali urgenti iniziative i Ministri interrogati ciascuno secondo le proprie competenze, intendano assumere, a 5 anni dall'entrata in vigore dell'accordo sulla sicurezza sociale tra Italia e Turchia, al fine di garantire la sollecita stipula degli accordi amministrativi necessari ai fini dell'applicazione dell'accordo in tutti i suoi contenuti; quali iniziative nelle more della definizione di tali accordi amministrativi, intendano adottare al fine di garantire ai lavoratori italiani distaccati in Turchia e alle loro famiglie la copertura sanitaria garantita dall'accordo di base.
(4-07665)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 457
4-07665
presentata da
UNGARO Massimo

  Risposta. — Onorevole Deputato Ungaro rispondo alla sua interrogazione n. 4-07665 sull'accordo sulla sicurezza sociale tra Italia-Turchia e la stipula degli accordi amministrativi necessari ai fini dell'applicazione dell'accordo.
  Il Governo italiano è a conoscenza delle problematiche che impediscono ad alcuni connazionali che si trovano in Turchia di accedere alle prestazioni in materia di assistenza sanitaria, invalidità, vecchiaia e reversibilità in condizioni di parità di trattamento. A seguito della conclusione con la Turchia di un accordo sulla previdenza sociale ratificato nel 2015, è stato costante l'impegno per addivenire alla definizione degli accordi amministrativi necessari a dare piena applicazione alle sue disposizioni.
  Per quanto di competenza, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si è adoperato, anche tramite l'Ambasciata d'Italia ad Ankara, per promuovere i contatti del competente Ministero del lavoro e delle politiche sociali con le controparti turche, mantenendo alta l'attenzione su una questione di rilievo per la tutela degli interessi dei connazionali in Turchia. Tale attività ha consentito di registrare progressi nei negoziati fra le parti. Pur nel contesto di accresciute difficoltà legate all'emergenza sanitaria in corso, prosegue il lavoro negoziale per giungere, in tempi auspicabilmente brevi, alla finalizzazione di un accordo amministrativo applicativo dell'accordo ratificato nel 2015.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ricardo Antonio Merlo.