ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07658

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 435 del 30/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07658
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Lunedì 30 novembre 2020, seduta n. 435

   CUNIAL. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 19 maggio 2020 viene nominato Giuseppe Lasco come nuovo condirettore generale di Poste Italiane;

   egli era già vicedirettore generale di Poste Italiane dal marzo 2019; Lasco ha, in Poste, precedentemente ricoperto la carica di responsabile della divisione Corporate Affairs;

   durante la sua carriera in precedenza ha maturato una lunga esperienza nella guardia di finanza, dove ha iniziato la sua carriera, ricoprendo incarichi di direzione e coordinamento in particolare nel settore della polizia tributaria;

   le cronache ricordano Giuseppe Lasco tra gli indagati dell'inchiesta «Calciopoli» del 2006. La procura di Napoli ipotizzava che il capitano Lasco, ex comandante della IV sezione verifiche i del comando provinciale di Roma, «violando i doveri e abusando delle sue qualità, rivelava a Luciano Moggi notizie riguardanti le indagini penali sul doping amministrativo». A seguito delle indagini però fu dichiarato estraneo ai fatti;

   dal 2007 Lasco ha lasciato la guardia di finanza e ha ricoperto anche diversi incarichi in Terna S.p.a.: è stato Chief Risk Officer e Chief Information Security Officer del Gruppo Terna, con il compito di supportare il consiglio di amministrazione ed il vertice aziendale nella gestione di tutti i processi di rischio aziendali e dal 2012 fino ad aprile 2017 è stato capo della divisione Corporate Affairs del Gruppo Terna S.p.a.;

   contemporaneamente alla nomina di Del Fante come amministratore delegato di Poste Italiane, a seguito della scadenza del suo mandato in Terna Spa, anche Giuseppe Lasco viene assunto come responsabile della divisione Corporate Affairs di Poste Italiane;

   il 18 febbraio 2020 Giuseppe Lasco dichiarava alla stampa che: «Al giorno d'oggi l'elemento fondamentale per valutare la qualità della comunicazione di un gruppo industriale, ma anche di un personaggio pubblico o di un leader politico è la reputazione.[...] Il valore reputazionale andrebbe a mio avviso inserito come voce di bilancio nell'attivo dello stato patrimoniale di un'azienda, perché rappresenta un valore assoluto. Nel caso del Gruppo Poste Italiane, la reputazione, la trasparenza e la qualità dei nostri servizi sono elementi vitali del nostro piano industriale»;

   nel 2018 lo stesso si compiace del risultato ottenuto da Poste Italiane con l'ottenimento della certificazione IMQ-CSQ del sistema di gestione per la prevenzione della corruzioni;

   il 28 ottobre 2020 è stata formalizzata querela in danno di Giuseppe Lasco da parte dell'ispettore Carollo, del Fraud interno di Poste Italiane, con il quale viene documentata una minaccia ricevuta dal querelante in data 5 gennaio 2018;

   il 29 e 30 ottobre 2020, l'ispettore Carollo è stato sentito dagli inquirenti su vicende illecite, denunciando l'intimidazione nei confronti del medesimo praticata tramite invio di lettera di contestazioni cui fornire riscontro;

   l'interrogante con precedenti atti di sindacato ispettivo (le interrogazioni nn. 4/06471-4/06901-4/07392) ha trattato le vicende dell'ispettore Carollo e le sue denunce connesse all'attività ispettiva –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, affinché, in considerazione della rilevanza pubblica di un'azienda come Poste Italiane e dei servizi che le competono, vi siano criteri particolarmente rigorosi dal punto di vista dell'onorabilità, della competenza e della trasparenza, nella selezione della dirigenza.
(4-07658)