ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07595

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 430 del 20/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIZZINI GLORIA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07595
presentato da
VIZZINI Gloria
testo presentato
Venerdì 20 novembre 2020
modificato
Martedì 24 novembre 2020, seduta n. 431

   VIZZINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   Filippo Barreca è un ex esponente ai vertici della ‘ndrangheta di Reggio Calabria che inizia la collaborazione con la giustizia nel 1992. A fronte di questa, riceve una somma ragguardevole per sé e i suoi familiari che vengono anch'essi inclusi nel programma di protezione testimoni scaduto poi nel 2015 e non più rinnovato. Con tale somma, d'accordo anche con lo Stato, ha avviato una fruttuosa attività che lo ha reso rispettabile nel comune di 5.000 anime dove risiede sotto altra identità, reinserendosi così pienamente nella società civile;

   nel 2009 il Servizio centrale di protezione ha comunicato al signor Barreca di aver proceduto ad inserire al Centro Elaborazione Dati (Ced) le situazioni soggettive relative alla sua precedente identità di mafioso, riferendoli alle nuove generalità, nonché a comunicare le risultanze del casellario giudiziale all'ufficio del casellario presso il tribunale di Roma, riferendole ugualmente alle nuove generalità;

   tale scelta ha determinato il decadimento della situazione sociale ed economica di Barreca. Lo stesso servizio ha poi comunicato a Barreca che non poteva più essere titolare di situazioni giuridiche soggettive come imprese, società, esercizi commerciali, attività lavorative eventualmente assunte con le nuove generalità, invitandolo a cessare le situazioni di incompatibilità eventualmente sussistenti al momento di detta comunicazione. Banche ed istituti di credito hanno cominciato a ritirare tutte le sue posizioni di credito come imprenditore;

   dopo il parere favorevole della prefettura di Rieti, da cui dipende il collaboratore a livello territoriale, e della procura di Reggio Calabria, riguardo al fatto che la protezione per Filippo Barreca dovesse continuare e anzi essere rafforzata, improvvisamente, mentre cominciava a collaborare con il magistrato Salvini, nell'ambito delle indagini della Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, gli è negato il programma di protezione. Questo risulta essere stato fatto con la motivazione che Barreca si era allontanato dall'Italia violando le regole del programma per recarsi in Svizzera a depositare un brevetto e iniziare così da solo una sua attività economica. Barreca aveva avvisato il Nop del suo temporaneo allontanamento all'estero, ma la procura di Reggio ritirò il suo benestare alla protezione adducendo proprio questo suo allontanamento;

   Filippo Barreca ha rilasciato importanti testimonianze riguardanti molte questioni ancora irrisolte: in particolare la sua collaborazione con il magistrato Guido Salvini, nell'ambito delle indagini della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Caso Moro, ha portato a importanti rivelazioni sui rapporti Brigate rosse-'ndrangheta. Il tutto è stato riportato anche in un articolo pubblicato dal «Fatto Quotidiano» del 6 agosto 2020. Inoltre, secondo quanto si apprende sempre da fonti stampa, Filippo Barreca avrebbe prestato testimonianze importanti riguardo il disastro del Moby Prince;

   sulla tragedia del Moby Prince, nella quale sono morte 140 persone, è stata avviata una nuova indagine a seguito della conclusione dei lavori della commissione d'inchiesta del Senato della Repubblica nella XVII legislatura. Il procuratore capo Ettore Squillace Greco e la dottoressa Sabrina Carmazzi, sostituta procuratore di Livorno, sono i titolari dell'indagine sulla presunta strage del Moby Prince. Essendoci la possibilità della presenza di associazioni di stampo mafioso nel quadro dell'indagine, sembra che questa sia transitata alla direzione distrettuale antimafia di Firenze –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra citati;

   se intenda ripristinare la protezione al pentito Filippo Barreca, testimone chiave sull'attività della 'ndrangheta in Calabria che potrebbe fornire informazioni fondamentali per far luce sul caso Moro e sulla strage del Moby Prince;

   se il Governo intenda assegnare la protezione ai magistrati che stanno indagando sul caso Moby Prince.
(4-07595)