ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07581

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 430 del 20/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: VARCHI MARIA CAROLINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 20/11/2020
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 20/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07581
presentato da
VARCHI Maria Carolina
testo di
Venerdì 20 novembre 2020, seduta n. 430

   VARCHI, PRISCO e MASCHIO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   l'11 febbraio 2019 veniva indetta la procedura concorsuale relativa a «754 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria maschile e femminile»;

   il 18 ottobre 2019 venivano pubblicati i risultati delle prove di esame e la relativa graduatoria, con 1500 posti a concorso;

   a distanza di oltre un anno, tale procedura concorsuale è ancora aperta e l'emergenza sanitaria in corso con i conseguenti provvedimenti assunti per il contenimento dei contagi hanno aggravato, se possibile, la situazione di quanti speravano di poter entrare a far parte del corpo di polizia penitenziaria;

   il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (cosiddetto «Cura Italia») ha previsto, infatti, la sospensione delle procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego, compresa la loro indizione, per 60 giorni;

   nel frattempo, la situazione all'interno degli istituti penitenziari, che da tempo versano in condizioni emergenziali dal punto di vista del sovraffollamento e della carenza di organico, rischia di degenerare sotto il peso dell'emergenza sanitaria, tra sommosse, tentate evasioni e aggressioni ai danni della popolazione carceraria;

   lo stesso Ministro Bonafede, in risposta a un recente atto di sindacato ispettivo, ha riconosciuto un divario tra organico del Corpo di polizia penitenziaria previsto (41.667 unità) e organico effettivamente presente (37.654) pari al 9,63 per cento;

   nonostante ciò, il cosiddetto «decreto Rilancio» ha autorizzato l'assunzione di sole 650 nuove unità, mentre i partecipanti al concorso indetto nel 2019 sono ancora in attesa dell'avvio delle procedure inerenti lo scorrimento della loro graduatoria –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per consentire l'immediato scorrimento delle graduatorie dei concorsi ancora in atto;

   se non ritenga improcrastinabile adottare iniziative per procedere ad assunzioni straordinarie nel corpo di polizia penitenziaria, mediante l'ampliamento dei posti messi a concorso, in considerazione dell'attuale situazione di estrema difficoltà che non consente, peraltro, l'espletamento di nuove procedure concorsuali.
(4-07581)