ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07576

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MARINO BERNARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07576
presentato da
MARINO Bernardo
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   MARINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   l'11 agosto 2020 il consiglio regionale della Sardegna, convocato per discutere sulla riforma della sanità, ha affrontato il tema relativo all'apertura delle discoteche nell'isola. Pochi giorni prima, il 7 agosto 2020, il Governo aveva decretato lo stop e la chiusura di tutte le discoteche, lasciando però alle regioni la possibilità di decidere diversamente;

   in Sardegna, dove già erano stati riscontrati contagi diffusi, in particolare nelle località di Carloforte e Porto Rotondo, le discoteche continuavano a restare aperte a seguito di una precedente decisione assunta dal presidente della regione, Christian Solinas, attraverso un'ordinanza che consentiva l'apertura delle sale da ballo fino alla fine del mese di luglio 2020. A scadenza dell'ordinanza non viene assunto un provvedimento contrario e le discoteche restano aperte;

   l'11 agosto 2020 la regione Sardegna decide di tenere aperte le discoteche. Una libertà maturata anche a seguito di un parere che parrebbe essere stato espresso dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che supporta la regione dall'inizio della pandemia. Parere che, però, non è mal stato reso pubblico;

   da una serie di dichiarazioni rilasciate da alcuni consiglieri regionali della Sardegna agli inviati della trasmissione televisiva Report si deduce che la decisione dell'amministrazione Solinas fosse motivata soprattutto dalle pressioni che gli stessi ricevettero, da parte di alcuni imprenditori del settore interessato, in merito alla necessità di tenere aperte le discoteche per evitare contraccolpi di carattere economico, nonostante un aumento importante del numero dei contagi;

   l'importanza di rendere pubblico il parere del Cts che avrebbe supportato tale decisione è stata ribadita in più sedi, attraverso atti di sindacato ispettivo specifici e domande dei cronisti. Tutti rimasti senza risposta;

   la gestione complessiva della pandemia in Sardegna, al di là del caso specifico, presenta numerose lacune e le misure assunte dalla regione non appaiono congrue a fronteggiare l'avanzare dei contagi che – nel corso delle ultime due settimane – hanno causato allarme e difficoltà estreme nei principali presidi ospedalieri dell'isola –:

   se il Governo intenda, per quanto di competenza, chiedere l'acquisizione del parere del comitato tecnico scientifico che viene citato nelle premesse dell'ordinanza n. 38 emanata l'11 agosto 2011 dal presidente della regione Sardegna;

   se il Governo non ritenga di approfondire gli aspetti generali della gestione della fase due della pandemia nell'isola, al fine di chiarire se sussistano le condizioni per il commissariamento della sanità nella regione Sardegna.
(4-07576)