ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07564

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/11/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07564
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   BELLUCCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia — Per sapere – premesso che:

   sui social network come Facebook ci si imbatte in inserzioni di ogni genere, ma può capitare anche di leggere annunci per la ricerca di famiglie per minori in affido, come quello pubblicato il 22 luglio 2019 della SER.CO.P.: «Nadia ha 13 anni e frequenterà la terza media a settembre. Desidera essere accolta da una famiglia che si prenda cura di lei e che le consenta di rimanere nella sua scuola attuale. [...] Stiamo cercando una famiglia nel territorio rhodense o in zone limitrofe disponibile ad accoglierla, dall'autunno e per tutto l'anno scolastico. [...]»;

   SER.CO.P. è una azienda speciale consortile creata dai 9 comuni del Rhodense quale strumento di gestione associata per i servizi sociali;

   da anni, infatti, molti comuni hanno affidato la gestione dei servizi sociali ad aziende consortili, con risultati purtroppo non sempre ottimali, sia dal punto di vista dei conti pubblici, che degli interventi rivolti a minori, disabili e anziani;

   è il caso, ad esempio, del fallimento delle scelte operate nei confronti di tre minori, in carico all'Uonpia da anni, nonostante le segnalazioni di gravi episodi di disagio e malessere manifestati dai ragazzi, culminato nel tentativo di suicidio di una di loro;

   come denunciato nell'istanza alla corte di appello di Milano: «le gravi incongruenze in ordine alle diverse versioni delle diagnosi di X e Y evidenziate anche dalla dott.ssa Appoggetti imponevano e impongono l'esperimento di una CTU volta ad accertare la condizione dei ragazzi, a cominciare dalle differenti conclusioni in ordine al Q.I. che spaziano dalla demenza ad indici superiori alla media (con conseguenze sia sulla considerazione dei ragazzi, sia sulla concessione di eventuali indennità e sostegni anche economici al genitore affidatario del minore con deficienze psichiche che rientri nei parametri della legge 104)»;

   in alcuni passaggi della relazione della dottoressa Appoggetti si legge: «Il contenuto di ciascuna relazione [clinica prodotta dalla Uonpia (NPI) relativamente a X] risulta poco consequenziale e presenta incongruità ed incoerenze nelle diagnosi sia categoriali, che funzionali che non trovano alcun sostegno nei dati clinici riportati e nei punteggi dei test effettuati. [...] Anche nel caso di Y [...] la revisione del materiale clinico e delle relazioni (SerCop, Uonpia) ha messo in luce importanti contraddizioni e difformità tra dati che rendono la valutazione confusiva e il percorso diagnostico scarsamente attendibile, fin nelle sue conclusioni. Anche in questo caso si deve ricordare come una valutazione incoerente, carica di difformità nei risultati riportati, ha una elevata probabilità di condurre ad una conclusione diagnostica inattendibile i cui esiti e le cui conseguenze possono essere, su una minore in piena fase evolutiva – assolutamente determinanti. [...] vista l'entità delle incoerenze e delle contraddizioni su più livelli e le ricadute sulla diagnosi finale – esse non possono essere classificate o giustificate come "refusi".» –:

   accertata la gravità dei fatti esposti in premessa, se e quali immediate iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo per fare luce sull'operato della Ser.Co.P. e Uonpia e, in generale, delle aziende consortili a cui i comuni hanno affidato la gestione dei servizi sociali, analizzando alcuni indicatori, come, ad esempio la percentuale: di abbandono scolastico; di minori che hanno compiuto atti di autolesionismo; di minori seguiti dopo il compimento della maggiore età; di minori con disabilità;

   di quanti elementi disponga il Governo circa la spesa per la presa incarico di un minore dei suddetti comuni e se risulti vi sia stato un aumento di spesa negli ultimi dieci anni;

   quali iniziative di competenza intenda assumere per verificare se le gravi criticità riscontrate nel caso giudiziario esposto in premessa si siano ripetute in analoghi casi di affido di minori o siano state oggetto di segnalazioni/esposti giudiziari.
(4-07564)