ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07550

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: TONELLI GIANNI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
26/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2021
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/01/2021

CONCLUSO IL 26/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07550
presentato da
TONELLI Gianni
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   TONELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   hanno destato profondo sconcerto e indignazione le immagini pubblicate da ilGiornale.it relative ad un servizio a cui sono stati chiamati giovedì 12 novembre 2020 90 agenti del reparto mobile di Roma;

   secondo quanto riferito, gli agenti sarebbero stati costretti a lavorare quasi 20 ore consecutive senza sosta, senza pasti adeguati e soprattutto sarebbero stati esposti a gravissimi rischi sanitari per l'emergenza da Covid-19 in corso, in sintesi, come riportato dalla stampa, costretti dal Viminale a subire un trattamento «indegno» e «disumano»;

   le immagini dell'interno dell'aereo sovraccarico di immigrati e poliziotti, tutti assembrati e in spregio ad ogni misura anti-contagio e di distanziamento interpersonale, hanno fatto immediatamente il giro del web, suscitando enorme scalpore e rabbia per l'indegno trattamento riservato agli agenti delle forze dell'ordine, da sempre in prima linea anche in questo momento di emergenza;

   stando al racconto pubblicato sui quotidiani, ad aggravare la situazione è stata anche l'impossibilità per gli agenti di poter consumare dei pasti decenti durante il lunghissimo servizio di 20 ore, costretti infatti a stare sulla pista di atterraggio, senza poter bere un caffè o accedere a un distributore automatico di bevande o a mangiare sull'«asfalto» un pranzo al sacco, ormai freddo e a orari impossibili;

   il vergognoso trattamento a cui sono stati costretti agli agenti del reparto mobile di Roma non solo ha messo a gravissimo rischio la salute degli stessi e dei loro familiari, ma ha dato un'immagine disonorevole delle istituzioni che rappresentano e che dovrebbero invece tutelarli –:

   quali siano i motivi per i quali gli agenti del reparto mobile della questura di Roma siano stati costretti a svolgere il proprio servizio nelle indegne condizioni di cui in premessa, come riportato dalla stampa, e se siano state individuate eventuali responsabilità;

   quali immediate iniziative intenda attivare affinché non si verifichino più analoghi episodi e affinché gli agenti siano maggiormente tutelati a fronte dei gravissimi rischi, anche sanitari, a cui sono esposti quotidianamente.
(4-07550)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 457
4-07550
presentata da
TONELLI Gianni

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato parlamentare indicato in esame, si rappresenta quanto segue.
  In via generale occorre premettere che il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno organizza regolarmente trasferimenti a mezzo aereo dei migranti giunti irregolarmente sulle coste italiane verso i centri di permanenza per il rimpatrio (C.p.r.) presenti sul territorio nazionale; tali trasferimenti riguardano i destinatari di provvedimenti di respingimento o espulsione e avvengono previa assegnazione di posti nelle succitate strutture (entro i limiti della loro disponibilità) e al termine del periodo di quarantena con esito negativo del tampone.
  Si evidenzia che l'organizzazione dei trasferimenti in questione è influenzata da molteplici varianti riconducibili alle tempistiche richieste dallo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di trasporto aereo (nel caso di vettori privati) o per la disponibilità dell'aeromobile (nel caso di velivoli della Guardia di Finanza utilizzati sulla base di apposita concessione). La complessità organizzativa dei trasferimenti comporta la necessità di una pianificazione preventiva dell'evento e, frequentemente, una sua rimodulazione in caso di circostanze sopravvenute (ad esempio problematiche di ordine pubblico in occasione degli sbarchi o dei trasferimenti in aeroporto, esiti dei tamponi, calcolo dei periodi di quarantena, orario di discesa degli stranieri dalle navi quarantena).
  Nell'attività di pianificazione deve inoltre essere assicurata la collocazione degli stranieri nei Cpr in tempo utile per la celebrazione delle udienze di convalida del trattenimento e per il rimpatrio con il primo
charter a disposizione in calendario; occorre quindi ottimizzare nel modo migliore le operazioni di volo, prevedendo la presenza a bordo del maggior numero di stranieri possibile.
  In merito al caso specifico riferito nell'interrogazione, si rappresenta che a seguito di un contemporaneo aumento di capienza nei Cpr di Milano e Torino, si è organizzato il trasferimento a mezzo aereo di 81 stranieri sbarcati il 12 novembre 2020 dalla nave Suprema, in rada presso il porto di Augusta, secondo il seguente itinerario: Roma Fiumicino (imbarco degli 84 operatori di scorta) – Catania (imbarco 40 stranieri) – Milano (discesa degli stranieri destinati a quel Cpr) – Catania (imbarco di ulteriori 41 stranieri destinati ai Cpr di Torino e Roma) – Torino (discesa degli stranieri destinati a quel Cpr) – Roma (discesa degli stranieri destinati a quel Cpr e fine servizio).
  Tutti gli stranieri scortati erano stati sottoposti a tampone con esito negativo nel pomeriggio dell'11 novembre 2020. Poiché sia le forze dell'ordine che i cittadini stranieri indossavano i dispositivi di protezione individuale – in particolare mascherine FFP2 e guanti, così come previsto dalle disposizioni ministeriali in materia, la distribuzione del personale di polizia all'interno dell'aeromobile da 184 posti è stata stabilita, per ogni fila di tre posti, con un cittadino straniero al centro e due operatori di polizia ai posti laterali.
  La lunga durata delle operazioni di accompagnamento, cui si fa riferimento nell'atto di sindacato ispettivo, è stata causata da un evento assolutamente imprevedibile, quale la comunicazione giunta nella mattinata del 12 novembre 2020 della positività al tampone di una operatrice in servizio presso il Cpr di Torino, meta della seconda tratta del trasferimento. Tale circostanza ha determinato la necessità di sottoporre a tampone tutti gli ospiti di quel Centro e tutti gli operatori che vi prestavano servizio, con ovvie ricadute sull'operazione di trasferimento.
  In particolare, si è reso necessario attendere il via libera da Torino, giunto intorno alle ore 20.00, per poter autorizzare la questura di Siracusa alla notifica dei provvedimenti e al trasferimento dei cittadini tunisini presso l'aeroporto di Catania.
  Si informa anche che nel corso delle operazioni sono stati garantiti agli operatori due pasti completi a bordo dell'aeromobile, oltre a un cosiddetto «sacchetto» a cura della questura di Torino, fruito con ritardo a causa della descritta criticità.
  Su un piano più generale si assicura che il Ministero dell'interno è fermamente impegnato nel garantire la massima tutela della salute al personale di polizia impiegato in servizi potenzialmente a rischio. A tal fine la direzione centrale di sanità del dipartimento di pubblica sicurezza fornisce costantemente gli idonei dispositivi di protezione individuale (D.p.i.) a tutti gli operatori della Polizia di Stato, indicandone il corretto utilizzo anche in relazione alle diverse tipologie di servizio, ai potenziali rischi di esposizione ed alla fase epidemiologica territoriale.
  I dispositivi di protezione individuale distribuiti rispondono alle più consolidate evidenze scientifiche ad oggi disponibili e garantiscono, se usati in maniera appropriata, un'efficace misura di protezione per l'operatore di Polizia.

Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.