ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07540

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 17/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07540
presentato da
ANZALDI Michele
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   ANZALDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   un articolo dell'agenzia di stampa «Dire» ha riferito dell'intenzione della Presidenza del Consiglio di procedere alla ristrutturazione della sala stampa del palazzo, secondo «un progetto presentato dal portavoce Rocco Casalino, ed esaminato dal premier Giuseppe Conte», che «prevede una drastica semplificazione della location delle conferenze stampa del Governo, e delle postazioni in cui lavorano i giornalisti che seguono i lavori dalla sede del Governo», oltre al cambiamento dello «sfondo che fa da cornice simbolica alle dichiarazioni del Governo»;

   lo stesso articolo ha riferito che «il premier Giuseppe Conte ha approvato il progetto, che ha apprezzato a partire dalla sua idea ispiratrice, quella di una “casa di vetro”. Dal premier è venuta tuttavia una forte raccomandazione: “Non spendere troppo. Anzi, spendere il meno possibile”». I virgolettati del Presidente del Consiglio hanno confermato l'esistenza di un progetto di restyling con finalità principalmente estetiche, visto che il presidente del Consiglio raccomanda di «non spendere troppo»;

   a seguito delle proteste dell'interrogante per l'inopportunità di procedere a costosi lavori di ristrutturazione in un momento critico per tanti italiani, come quello della pandemia, che non soltanto mette a rischio la vita delle persone, ma crea anche grandissime difficoltà economiche e vede famiglie, lavoratori e imprenditori che non riescono ad arrivare alla fine del mese, la Presidenza del Consiglio ha diffuso una nota ufficiale, trasmessa a tutte le agenzie di stampa, nella quale tra l'altro è scritto: «In merito ai lavori programmati nella Sala stampa di Palazzo Chigi, la Presidenza del Consiglio dei ministri chiarisce che si tratta di opere obbligatorie per l'adeguamento alle vigenti normative antincendio e in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tali opere si rendono inoltre necessarie e urgenti a causa delle attuali condizioni degli impianti di aerazione, elettrici, idraulici e dei servizi igienici»;

   la nota ufficiale di Palazzo Chigi, nel momento in cui rende pubblica la necessità di lavori «per l'adeguamento alle vigenti normative antincendio e in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro», ad avviso dell'interrogante sostanzialmente dichiara che attualmente la sala stampa del palazzo, dove ogni giorno transitano e lavorano decine di giornalisti e dipendenti della Presidenza del Consiglio, non rispetterebbe le normative di sicurezza, con conseguenti gravissimi rischi per chi la frequenta;

   a quanto risulta da chi frequenta la sala stampa, l'attuale assetto della struttura risale a diversi anni fa, non risultano essere intervenute modifiche di recente, né si ha notizia di cambi di normative in materia di antincendio e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro –:

   se risponda al vero che la sala stampa di Palazzo Chigi non rispetti le vigenti normative antincendio e in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e perché non sia stata immediatamente chiusa al pubblico e ai lavoratori, nel momento in cui sia stato verificato il mancato rispetto delle norme, e perché ancora oggi la sala risulti aperta e accessibile;

   se sia stato individuato il responsabile della mancata vigilanza sul rispetto delle norme e quali provvedimenti siano stati eventualmente adottati;

   a quanto ammonti il preventivo di spesa per i lavori di ristrutturazione previsti e se risponda al vero che siano previsti anche cambiamenti di carattere estetico, come il cambio dello «sfondo che fa da cornice simbolica alle dichiarazioni del Governo».
(4-07540)