ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07535

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07535
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   le Isole Eolie dal 2000 fanno parte dei siti Patrimonio mondiale dell'Unesco nella categoria dei beni ambientali da tutelare, sia per le caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche, sia per i caratteri peculiari della diversità biologica presente;

   sono poi numerose le aree del territorio eoliano inserite nella rete europea di Aree protette Natura 2000 e in tutto l'arcipelago, già istituite Riserve naturali regionali da parte della regione Siciliana per la tutela dell'ingente patrimonio naturalistico. E l'isola di Lipari risulta assoggettata ad un regime vincolistico scaturente dal vincolo idrogeologico ai sensi del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267;

   tutto il territorio dell'arcipelago è poi esposto a rilevanti fenomeni di erosione e anche la spiaggia di Canneto nel Comune di Lipari, in provincia di Messina, non ne è immune. Si tratta di un tratto di costa non solo di rilevanza naturalistica e ambientale ma anche economica, costituendo essa un eccellente polo attrattivo per il turismo eoliano;

   proprio allo scopo di contrastare i fenomeni erosivi, il litorale di Canneto è stato oggetto di interventi di protezione costiera dopo la violenta mareggiata del 1981, con la messa in opera di scogliere sommerse parallele alla riva, costituite da tetrapodi in calcestruzzo, oggi in parte sprofondati e necessitanti di ulteriore intervento, pena il rischio di ingenti danni al litorale stesso, alla strada costiera e alle case private su essa insistenti;

   dopo un iter lungo un decennio sono attualmente in atto lavori che prevedono un ampliamento del lungomare e della carreggiata stradale con avanzamento dell'attuale muro di protezione dell'abitato di circa tre metri e contestuale riduzione dell'ampiezza della spiaggia, il tutto in una situazione di accertata grave erosione delle coste e senza aver preventivamente effettuato alcun lavoro di messa in sicurezza costiera;

   le preoccupazioni manifestate dal comitato regionale per la Sicilia dell'Unione Consumatori, residenti e liberi cittadini trovano il proprio fondamento nello stesso studio di prefattibilità del progetto, ove espressamente viene più volte ripetuto che la realizzazione delle opere potrebbe innescare dei seri fenomeni erosivi della spiaggia nel caso in cui non vengano preventivamente effettuati dei ripascimenti e le opere di sicurezza a mare. Nuove opere di ripascimento e di messa in sicurezza non risulta siano state eseguite e non si ha contezza dell'eventuale stato di progettazione e della copertura finanziaria delle stesse;

   la realizzazione di tali interventi, in mancanza di un'accurata tutela del patrimonio naturalistico, rischia di compromettere lo stesso riconoscimento dell'Unesco quale bene ambientale di primario valore;

   non risulta infine previsto alcun intervento di sospensione dei lavori con sistemazione e fruibilità della spiaggia per la stagione balneare del prossimo anno utile al rilancio dell'isola dopo la pandemia Covid-19 –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e li ritengano conformi alle norme nazionali di tutela delle coste;

   se non si ritenga di adottare iniziative volte a sottoporre ad esame della Commissione Unesco i suddetti interventi o per verificare se la stessa abbia esitato il proprio parere sui lavori;

   se i Ministri interrogati, in considerazione del fatto che tale intervento comporta un rischio di accentuazione dei fenomeni erosivi e conseguentemente della sicurezza del tratto costiero sul quale è localizzata la frazione di Canneto nel comune di Lipari, non intendano attivare, per quanto di competenza, ogni iniziativa utile alla salvaguardia di beni e persone in quell'area, nonché verificare il cronoprogramma dei lavori che, per quanto esposto in premessa, vorrebbe per logica, prima l'opera di messa in sicurezza e ripascimento del litorale e poi i lavori di allargamento della carreggiata stradale.
(4-07535)