ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07527

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: FIORAMONTI LORENZO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 17/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07527
presentato da
FIORAMONTI Lorenzo
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   FIORAMONTI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il problema dell'esposizione all'uranio impoverito irrompe sulla scena internazionale nel 2000 ed è una vicenda ormai nota all'interno del nostro ordinamento che ha coinvolto i soldati impiegati nei territori balcanici all'interno dei quali 300 tonnellate di uranio furono depositate sotto forma di ordigni;

   prosegue senza sosta la richiesta di giustizia da parte delle vittime e dei loro familiari nei confronti delle istituzioni, le quali perdurano nella loro assenza e nel loro silenzio. Ad oggi, molte delle evidenze fin qui apportate si è tentato di negarle, in quanto ciò equivarrebbe ad ammettere che le decisioni adottate prima dei conflitti post-guerra mondiale siano state prese con superficialità, tali da viziare l'efficacia delle scelte di uno Stato democratico e mettere in discussione la sua tenuta;

   ad oggi, l'Osservatorio militare rileva ben oltre 7.500 malati e 383 deceduti, con riferimento ai quali sono 160 i procedimenti chiusi con condanna dell'amministrazione per il mancato riconoscimento della causa di servizio. Data l'evidenza numerica dei casi, non si comprende come ancora non sia possibile concedere anche a questi il prestigioso riconoscimento «ruolo d'onore» e di «vittima del dovere» con gli annessi risarcimenti in particolare per quanto riguarda tutte quelle vittime che la stessa Corte di cassazione riconosce come malate o uccise dall'uranio impoverito. Un riconoscimento, dunque, che continua a tardare. Diverso trattamento è invece quello che ha riguardato alte cariche interne all'apparato militare a cui il beneficio è stato concesso con più facilità, per i meriti riconosciuti sugli scenari di guerra non dissimili da quelli conseguiti dalle stesse vittime dei corpi più semplici –:

   se il Ministro interrogato sia conoscenza dei fatti esposti in premessa e non ritenga opportuno adottare iniziative urgenti per garantire un adeguato riconoscimento e, risarcimento a tutti quei volontari e sottufficiali che potrebbero sentirsi valutati e giudicati con un metro diverso da quello utilizzato per valutare l'operato e la condizione di altre alte cariche militari.
(4-07527)