ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07525

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 17/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIORAMONTI LORENZO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 17/11/2020
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 17/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07525
presentato da
FASSINA Stefano
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   FASSINA, FIORAMONTI e MURONI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la Commissione europea ha proposto un radicale cambio di passo verso la neutralità climatica al 2050 incrementando la riduzione delle emissioni climalteranti (rispetto al 1990) al 2030 dal 40 per cento all'attuale 55 per cento e, a partire da ciò, il Parlamento europeo ha approvato di incrementare tale riduzione al 60 per cento;

   il piano europeo Next Generation UE per il recupero dell'attività economica in seguito al crollo conseguente alla pandemia del Covid-19 prevede 750 miliardi di euro per investimenti, dei quali almeno il 37 per cento in piani di sostenibilità ambientale e, tra queste, infrastrutture che favoriscano la sostenibilità economica, ambientale ed energetica per l'Europa delle future generazioni;

   il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) del 2019, assume come obiettivo di riduzione il 38 per cento, programmando la graduale cessazione della produzione elettrica con carbone entro il 2025. Il termine della produzione elettrica da carbone, tuttavia, è compensata da un piano di interventi che sostanzialmente si traducono nella predominanza dell'utilizzo del gas naturale, per il quale si prevede la costruzione di nuovi impianti di turbogas a sostituire le centrali a carbone;

   il meccanismo economico con cui si garantisce il servizio di copertura elettrica del Paese è il capacity market. Quello scelto dal Governo dispone il pagamento della capacità produttiva messa a disposizione per il sistema, in alternativa al pagamento della corrente elettrica realmente erogata. L'offerta di capacità è messa all'asta sulla base di prezzi base. Questo nei fatti garantisce un guadagno all'azienda fornitrice indipendentemente dalla corrente realmente venduta. Terna mette all'asta la disponibilità di potenza elettrica da parte degli operatori, con una base d'asta pari a 75.000 euro per Megawatt in caso di nuova potenza e meno della metà nel caso di impianti di generazione preesistente. I contratti sono di 3 anni per risorse esistenti e di 15 per risorse nuove. Questo meccanismo appare appositamente concepito per incentivare la costruzione di nuove centrali a turbogas;

   il quadro derivante dal Pniec 2019 e dal conseguente capacity market, fortemente sbilanciato sul gas naturale, appare superato dalle decisioni comunitarie del 2020, in relazione sia al percorso di avvicinamento alla neutralità climatica al 2050 che ai piani di ripresa economica contemplati nella Next Generation EU –:

   se il Governo intende adeguare in tempi brevi il Piano nazionale integrato energia e clima alle nuove necessità richieste dai rinnovati obiettivi europei in tema di emissioni climalteranti, alzando in maniera coerente con l'Unione europea gli obiettivi di abbattimento previsti per l'Italia, portandoli dall'attuale 38 per cento ad almeno il 55 per cento deliberato dalla Commissione;

   in tal senso, se il Governo intende adottare iniziative per diminuire il ruolo del gas nella produzione di energia, aumentando al contempo la capacità degli accumuli e favorendo la penetrazione massiccia delle fonti rinnovabili, anche attraverso l'autoproduzione e le comunità energetiche conseguentemente a quanto richiesto al quesito precedente;

   se il Governo non intenda adottare iniziative affinché sia prevista una moratoria sulle aste dell'attuale capacity market in attesa della necessaria revisione del Piano nazionale integrato energia e clima da allineare ai nuovi obiettivi;

   se il Governo stia effettuando una valutazione prospettica, non limitata alla mera fase contingente, della quantità e della qualità del lavoro connesso alla transizione energetica, in raffronto con il permanere delle fonti fossili previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima 2019.
(4-07525)