ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/04896
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/11/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 22/01/2021
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
PISANO PAOLA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 22/01/2021

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07506
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   FRAGOMELI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'applicazione per smartphone di «Immuni» è nata dalla collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, le regioni e il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19;

   Immuni è stata sviluppata allo scopo di contribuire a contenere e contrastare la diffusione dell'epidemia di Covid-19. L'App, attraverso l'utilizzo della più moderna tecnologia, è in grado di avvertire gli utenti che hanno avuto un'esposizione a rischio contagio, anche se sono asintomatici;

   grazie all'uso della tecnologia Bluetooth Low Energy, ciò avviene senza raccogliere dati sull'identità o la posizione dell'utente, dal momento che non richiede, né è in grado di ottenere, alcun tipo di dato sensibile o elemento di geolocalizzazione;

   per mezzo della funzionalità di contact tracing, nel momento in cui un utente scopre di essere positivo al virus, Immuni consente di allertare, in maniera del tutto anonima, le persone con cui tale utente è stato a stretto contatto e che potrebbe quindi aver contagiato; questo è vero, però, solo nel caso in cui anch'essi abbiano installato l'applicazione Immuni sul proprio smartphone;

   venendo informati tempestivamente – potenzialmente ancor prima di sviluppare i sintomi del Covid-19 – gli utenti possono contattare le strutture sanitarie predisposte e, al contempo, evitare di contagiare altre persone, contribuendo fattivamente a ridurre la diffusione del Coronavirus;

   Immuni è stata resa disponibile in tutta Italia a partire dal 15 giugno 2020; dopo un debutto con 500 mila download nel primo giorno e due milioni in una settimana, ad oggi, il numero di download totale ammonta a 9.280.194, pari ad una media del 12,5 per cento della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni (dati del Ministro della salute, aggiornati al 22 ottobre 2020);

   affinché Immuni possa raggiungere il desiderato livello di efficacia, il Governo ha calcolato che il suo utilizzo debba essere esteso ad almeno il 60 per cento della popolazione italiana;

   a parere dell'interrogante, anche a causa della propaganda sovranista, che ha colpevolmente collegato l'utilizzo di Immuni ad una presunta mancanza di tutela della privacy, tale applicazione non ha raggiunto il livello di implementazione ottimale, soprattutto in considerazione dell'avvento della seconda ondata di Covid-19;

   a parere dell'interrogante, infine, la piattaforma su cui si basa l'applicazione Immuni – per sua stessa natura – può essere ulteriormente e vantaggiosamente sviluppata allo scopo di integrare ancora più servizi che possono ritenersi fondamentali nella gestione quotidiana dell'emergenza Covid da parte dei cittadini –:

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per garantire la più ampia possibilità di utilizzo e diffusione di Immuni, al fine di garantire la massima tracciabilità, nel più assoluto rispetto della privacy;

   se il Governo non ritenga utile sviluppate ulteriormente l'app Immuni, sempre nell'assoluto rispetto della privacy, dotandola di ulteriori funzionalità utili per i cittadini e per le istituzioni preposte al contenimento del contagio quali, ad esempio: strumenti per la semplificazione degli adempimenti digitali e per il superamento dell'autocertificazione cartacea; mappatura degli spostamenti per le necessità scolastiche e lavorative – aggiornabile in tempo reale nel momento in cui si verifichino episodi di contagio – finalizzata all'organizzazione in sicurezza dei mezzi per il trasporto locale; strumenti per la comunicazione diretta dei provvedimenti governativi in materia di lotta alla pandemia e per la divulgazione di informazioni puntuali e tempestive in merito a divieti e nuove regole adottate sui singoli territori.
(4-07506)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-07506
presentata da
FRAGOMELI Gian Mario

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di sapere quali iniziative si intendano adottare per garantire la più ampia possibilità di utilizzo e diffusione di Immuni e se si ritenga utile sviluppare ulteriormente l'App Immuni, dotandola di ulteriori funzionalità utili per i cittadini e per le istituzioni preposte al contenimento del contagio.
  In proposito rappresento quanto segue.
  L'App Immuni è stata resa disponibile in tutta Italia a partire dal 15 giugno 2020; dopo un debutto con 500 mila
download nel primo giorno e due milioni in una settimana, ad oggi, il numero di download totale ammonta a 9,8 milioni, pari ad una media del 18,5 per cento della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni (dati del Ministro della salute, aggiornati al 15 novembre 2020). Tali dati vengono pubblicati quotidianamente sul sito dell'App Immuni https://immuni.italia.it/dashboard.html e sono disponibili come open data in formato CSV e JSON su github.
  Chiarisco preliminarmente che – secondo uno studio condotto dall'università di Oxford – le App di esposizione al Covid-19 sono efficaci a prescindere dal numero delle persone che le scaricano nei rispettivi
smartphone. La soglia del 60 per cento della popolazione è infatti citata nello studio solo come dato di soglia massima, ma la stessa università di Oxford ha precisato che «anche con un numero inferiore di utenti» si può ottenere una riduzione del numero di casi di Coronavirus. In un più recente contributo scientifico, le Università di Oxford e Stanford hanno individuato nel 15 per cento una soglia già in grado ridurre le infezioni e i decessi ove il sistema di contact tracing sia abbinato ad altre misure tradizionali di contenimento. Ad oggi, in Italia, abbiamo superato questa soglia di numero di utenti, considerato che il numero di download corrisponde al 18,5 per cento dell'intera popolazione italiana di età maggiore di 14 anni.
  Dal punto di vista tecnologico, poi, l'applicazione ha ricevuto una valutazione favorevole da un rapporto dal Consiglio d'Europa e, in precedenza, ha ricevuto la massima valutazione dal Massachusetts institute of Technology di Boston.
  Per venire ai temi sollevati dall'interrogante in ordine alla possibilità di scaricare l'App Immuni, preciso che – dovendo considerare la complessità tecnologica del sistema – sono stati costantemente curati vari aggiornamenti, cosicché ad oggi l'app IMMUNI si può scaricare su circa 10.400 modelli di
smartphone. Questo significa che possono scaricare l'App Immuni una popolazione di circa 38 milioni di smartphone attivi (fonte università di Pavia).
  Considerando i numeri aggiornati a metà novembre 2020, si può affermare che il 25 per cento del totale dei cellulari su cui può essere scaricata l'App ha effettivamente installato l'App Immuni (pari ad oltre il 18,5 per cento della popolazione italiana età superiore a 14 anni) e la platea dei cellulari su cui è possibile scaricare l'applicazione rimane molto ampia.
  In ogni caso, si sta lavorando per permettere di scaricare Immuni anche da
AppGallery al più presto. Questo consentirà ai possessori di altri modelli di smartphone Huawei di usare Immuni e, più in generale, di incrementare ulteriormente la platea di modelli smartphone su cui poter scaricare l'app.
  Il nostro sforzo, peraltro, è sempre teso a sviluppare ulteriori soluzioni tecnologiche atte a garantire il massimo utilizzo dell'App Immuni, anche a quelli che al momento sono impossibilitati a causa di obiettive limitazioni tecniche dei dispositivi in loro possesso.
  In questa ottica, tenuto conto della complessità tecnologica del sistema, sono stati costantemente rilasciati vari aggiornamenti dell'App, tra cui quello in data 19 ottobre 2020 affinché l'applicazione possa scambiare dati con le omologhe di altre nazioni europee, in modo da salvaguardare la libera circolazione nell'Unione senza richiedere ai cittadini di scaricare un programma diverso per ogni Paese, consentendo, al contempo, che le 14 App di
contact tracing degli Stati dell'Unione possano scambiarsi vicendevolmente informazioni per rendere più efficace il tracciamento dei contagi.
  Proprio in quella data l'Italia ha effettuato il primo collegamento con le App di tracciamento di Germania e Irlanda, di recente aperta anche a Spagna e Lettonia.
  Infine, da ultimo, con l'articolo 20 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, è stato istituito presso il Ministero della salute un servizio nazionale di supporto telefonico e telematico alle persone risultate positive al virus SARS-Cov-2, che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi o che hanno ricevuto una notifica di allerta attraverso l'applicazione «Immuni», con la possibilità di offrire indicazioni operative utili e, anche, di caricare più agevolmente il codice chiave, in presenza di un caso di positività e anche attraverso il sistema tessera sanitaria ovvero tramite sistemi di interoperabilità, così da rafforzare il supporto e l'attività di prevenzione collegata e integrata con il sistema di
contact tracing.
  

La Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione: Paola Pisano.