ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07503

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 427 del 13/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 13/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07503
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Venerdì 13 novembre 2020, seduta n. 427

   RAMPELLI. — Al Ministro per gli affari europei, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Amazon, il colosso dell'e-commerce, è finito nuovamente sotto i riflettori della Commissione europea e accusato di aver violato le norme antitrust, distorcendo la concorrenza nei mercati al dettaglio online: Amazon avrebbe abusato della sua posizione dominante sia in Germania che in Francia e utilizzato l'immensa mole di dati sugli utenti di cui dispone per avvantaggiarsi sui rivenditori più piccoli;

   in particolare, secondo la tesi dell'Antitrust, nella doppia veste di gestore della piattaforma per le vendite in cui sono «ospitati» anche rivenditori terzi e di venditore diretto di suoi prodotti sulla medesima piattaforma, Amazon godrebbe e approfitterebbe di una posizione di vantaggio a scapito degli altri rivenditori, che sono sia clienti che concorrenti;

   la società di Seattle, inoltre, utilizzerebbe impropriamente i dati privati dei rivenditori terzi per posizionarsi meglio con le sue offerte: secondo quanto riportato dai documenti pubblicati dall'organo di vigilanza europeo, Amazon sfrutterebbe le informazioni ricavate dalle attività di tali venditori per abbassare i prezzi, generare offerte e ottenere maggiore profitto, concorrendo in modo sleale con questi ultimi;

   quella che l'interrogante giudica una spudorata gestione dei dati consentirebbe ad Amazon di evitare i normali rischi di impresa e di sfruttare la posizione dominante per la fornitura di servizi, in violazione dell'articolo 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue) che vieta l'abuso di una posizione dominante sul mercato;

   l'accusa contro Amazon, se accertata, conferma l'impatto devastante delle politiche commerciali attuate dal colosso americano sul commercio, non solo francese e tedesco, ma anche italiano che sta subendo un vero e proprio sciacallaggio commerciale, particolarmente accentuato da quando è scoppiata l'emergenza pandemica;

   con l'avvicinarsi del Natale, peraltro, la campagna delle vendite di Amazon si è fatta assillante e invasiva e rischia di trovare terreno fertile nella chiusura dei negozi disposta con le misure di contenimento dei contagi;

   ma vi è di più, perché dove non arriva Amazon ci pensa il Governo italiano, permettendo di spendere sulla piattaforma anche il buono mobilità 2020 per acquistare una bicicletta, una ebike o un monopattino elettrico;

   sebbene non sia una novità, peraltro, non finirà mai disdegnare l'esiguità dell'importo versato al fisco da colossi come Amazon, che contano su un giro d'affari di miliardi di euro l'anno e con profitti che nel 2019 hanno raggiunto i 146 miliardi: nel 2019 Amazon ha versato 10,9 milioni di euro a fronte di un fatturato di 1 miliardo di euro;

   le tasse, naturalmente, si calcolano sugli utili e non sui ricavi, ma queste società non rendono noto come sono suddivisi i profitti nei diversi Paesi e attraverso operazioni tra filiali domiciliate in diversi Stati spostano gli utili nei Paesi dove il prelievo è bassissimo o inesistente, riuscendo a sottrarre al fisco tra il 2015 e il 2019 qualcosa come 46 miliardi di euro –:

   se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda promuovere per mettere gli esercizi di vicinato in condizione di concorrere con i colossi del web internazionale, salvaguardare il nostro tessuto economico e la pluralità delle offerte, anche attraverso il divieto di promozioni senza regole uniformi, come il black friday o il prime day, a tutela altresì dei consumatori e di un mercato sano;

   se e quali iniziative di competenza il Governo intenda promuovere per l'adozione di una normativa, anche fiscale e in materia di promozioni commerciali, equa ed uniforme per il commercio fisico e digitale, affinché entrambi possano operare ad armi pari nell'ambito dello stesso mercato di riferimento.
(4-07503)